Kisses.

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Kisses.

T.

Il telefono suona incessantemente, leggo il nome sullo schermo e mi allontano dal gruppo cercando di non farmi notare.

"Hey!", risponde subito lui, senza neanche permettermi di dire pronto.

"Oh, hey..."

"Uhm, non sembri felice di sentirmi...", ribatte con tono abbastanza deluso.

Che cosa glielo fa pensare? Mi ha solo preso alla sprovvista!

"Oddio no, non fraintendermi, anzi, sono...felicissimo di...sentirti."

"Non sembra affatto..."

Mi mordo l'interno della guancia, reprimendo un sospiro, "Mancava qualcosa stasera..."

Ridacchia dall'altro capo del telefono, la situazione si sta finalmente sciogliendo, "Si, mancava qualcuno di estremamente logorroico, a cui avrebbero pregato di stare in silenzio."

"Si, esatto, tu...salvi sempre le situazioni, sai sempre cosa dire, mi sento...più al sicuro quando sei con me."

"Dai, ve la siete cavata bene. È stato divertente e profondo allo stesso tempo."

"Non lo so, sai che mi fa sentire a disagio parlare...parlare...parlare, essere sotto quel riflettore freddo. Preferisco fare il mio lavoro, e...parlare con quello."

"Lo so, Tarjei. Lo so bene."

"Ai Gullruten ero tranquillo perché...avevo te al mio fianco, e sapevo che non mi avresti mai lasciato sprofondare."

"Era un clima diverso, tutti ci volevano, tutti ci cercavano, la coppia del momento.", ride con un velo di malinconia.

"Era bellissimo...mi manca."

"Anche a me, rivivrei ogni secondo per il resto dei miei giorni."

Sospiro annuendo, "Come va...lì?"

"È pacifico e tranquillo."

"Ti farà bene, lo so."

"Si, lo credo anch'io, finché la pace dura meglio tenersela stretta. Tu dove sei? Che stai facendo?"

"Oh sono ancora qui, mi sono solo allontanato quando ho visto che mi stavi chiamando. Gli altri vogliono andare a bere qualcosa, ma io ho scuola domani, è meglio che vada a rintanarmi a casa."

"Se fossi lì con te sarebbe tutto più facile."

"Forse è meglio cosi, mi distrai.", mi lascio sfuggire una risatina nervosa.

Riesco a percepire che sta sorridendo, "Ah, ora è chiaro quale fosse realmente la tua scena preferita."

Corrugo le sopracciglia, ribattendo accigliato, "Ti sbagli, non è quella! Cioè, mi hai imbarazzato davvero da morire, tu e la tua vocina del cazzo, in quella scena specifica, ma no, non è quella. Ed ho risposto di quella tra Vilde e Magnus perché la trovo divertente."

"E qual è allora la tua preferita?"

"...la tua qual è?"

Scoppia a ridere, "Quando la tua lingua ha toccato per la prima volta la mia."
"Sei uno stronzo!!", ribatto cercando di non farmi influenzare dalla sua risata.

"Scherzavo, non ho una scena preferita da scegliere, sarebbe come scegliere un figlio preferito, semmai posso dirti il momento in cui mi sono sentito al massimo della felicità, l'essenza di un clima perfetto..."

"Prima e dopo aver registrato la scena in hotel, lo so Henrik, tutti quanti lo sanno..."

"Stavamo così bene, ricordi? Ti ero...già devoto in quel periodo."

"Forse è meglio dire soprattutto in quel periodo."
"Smettila, lo sono ancora oggi."

"Sai benissimo che le cose sono un po' cambiate..."

"Non hai risposto alla mia domanda...", cambia argomento all'improvviso.

Sospiro cercando di scacciare i brutti pensieri, prendendo la palla al balzo, "Quando...Isak...stava facendo gli addominali a terra, nel video per il compleanno da parte di Even, e..."

Mi interrompe con tono calmo e ovvio,"...si lanciano i bacini, si, dovevo immaginarlo."

È un bene che Henrik non possa vedere il mio viso. In questo momento dire di essere diventato bordeaux è riduttivo.

Il mio silenzio lo insospettisce, "Sei arrossito, vero?"

"NO, ti sbagli!!", ribatto violentemente.

Continua a ridere, mentre il mio tono di voce si destabilizza a causa dell'imbarazzo.

"Te ne posso mandare uno anche adesso, lo sai?"

"....sarebbe imbarazzante e fuori luogo!"

Sento un leggero smack dall'altro capo della cornetta, il tipico suono di un bacio, non riesco a credere che lo abbia fatto davvero.

"Lo hai preso?", continua con tono divertito.

"Ovvio che no, è una stupidaggine!"

La mano che non sta mantenendo la presa sul telefono si avvicina al punto in cui la voce di Henrik fuoriesce, per poi chiudersi in un pugno.

Quel pugno me lo porto al cuore, lasciando poi che la mano torni a rilassarsi. Socchiudo gli occhi, lasciando che una lacrima scivoli via.

Il suo bacio è arrivato, e non è una stupidaggine, perché sono questi i ricordi veramente importanti. Sono queste le cose, che potrebbero essere denominate stupide, ma a cui non permetterei mai di lasciare il mio cuore.

Il suo bacio è arrivato, l'ho afferrato e lo custodirò come se fosse la cosa più bella al mondo.

Henrik&Tarjei [Raccolta di One-Shots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora