Gullruten 2017

1.5K 82 49
                                    

Gullruten 2017


T.

E' sempre in ritardo, è più forte di lui. Assurdo. Se perdiamo l'aereo lo ammazzo. Abbiamo un sacco di cose da fare oggi! Mi giro verso l'ingresso dell'aeroporto vedendolo entrare di corsa con la sua valigia, il suo giubbotto militare e uno dei suoi cappelli imbarazzanti. Beh, poteva andare peggio, poteva mettere una bandana.

"Eccomi, eccomi! Scusate! Ho...perso il treno!"

"Ce l'hai fatta eh!", dice Marlon dandogli una pacca alla spalla.

"Dai, ragazzi non c'è tempo! Vi salutate dopo!", ci sgrida uno dei nostri accompagnatori quasi tirandoci. Julie ha incaricato qualcuno per accompagnarci, perché penso che sappia che da soli faremmo tanto casino e basta, perdendoci solo in mezzo all'alcool.

"Chissà che hai fatto ieri sera per essere così in ritardo, eh!", quasi urla un David divertito, mentre ci dirigiamo ai check in.

Roteo gli occhi scocciato. Seriamente? Chi se ne frega, no? Volete sapere cosa ho fatto IO ieri? Ho guardato la tv, e non ho dormito un cazzo. Sbuffo.

Rimango a fissare il vuoto durante tutta la procedura. Quando ci sediamo in attesa dell'imbarco Henrik mi affianca, "Hey, buongiorno, siamo taciturni oggi, nervoso?"
"Si vede tanto?"

Sorride, "Andrà tutto bene, Tar. Non ti lascerò solo un secondo!"
"Che culo!", ironizzo ridendo.

"Heeeyyy!!", ride a sua volta spingendomi dalla spalla.

"Sta solo attento a quello che ti esce dalla bocca!!"
"Che devo dire? Sono felicissimo e sovraeccitato per tutto questo. Non credo di riuscire a controllarmi!"

Rido, "La cosa non mi rilassa."

Sorride alzandosi per raggiungere l'imbarco, parliamo anche mentre saliamo sull'aereo e ci posizioniamo ai nostri posti, "Beh, stai bene, apparte questo?"
"Henrik, ci siamo visti due giorni fa, sto bene, non è cambiato molto in questo arco temporale.", sorrido sedendomi.

"Come va coi tuoi?"
Alzo le spalle, "Solito."

Accanto a me si sta per sedere David, ma Henrik lo ferma, "Puoi metterti al mio posto?"
"Ecco, già inizia a tenerselo tutto per sé!", scherza David sedendosi al posto di Henrik fingendosi scocciato.

Lui sorride e si mette accanto a me. Arrossisco leggermente abbassando lo sguardo sui libricini con le istruzioni di salvataggio in caso d'emergenza.

"Ho visto che tu e David avrete degli outfits perfetti."
"Oh, si, tu alla fine come hai risolto?"
"Ho trovato uno smoking."
"Niente bandana?", chiedo ridendo.

Scoppia a ridere a sua volta, "Purtroppo no.", sussurra.

Durante il viaggio trova mille motivi per sfiorarmi. O almeno cosi mi sembra. La sua mano è per la maggior parte del tempo sulla mia gamba. Mi accarezza. Non è una cosa nuova, Henrik è cosi. Affettuoso, dolce. Quando è agitato per qualcosa lo diventa il doppio. Continua a ripetere di voler arrivare in hotel per farsi una bella doccia. Lo ripete più e più volte. Credo che sia un segnale. Uno dei nostri segnali.

-

Guardo la camera che divido con David, consapevole che probabilmente non la userò. Finirò nella tela di Henrik, come sempre. Una tela di ragno vera e propria. E' come una droga, non puoi liberartene. Siamo riusciti ad arrivare in hotel dopo aver incontrato sulla strada moltissimi fans. Ci siamo fatti un bel giro per la città e domani continueremo. Ma adesso è arrivato il momento di prepararsi. Dobbiamo dare inizio alla serata. Dico a David che vado a cambiarmi in camera di Henrik, perché mi ha chiesto di prestargli il gel. E' una scusa del cazzo. David ride consapevole. Credo che lui sappia. Credo che tutti sappiano.

Henrik&Tarjei [Raccolta di One-Shots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora