Leonardo
Ho superato la porta d'ingresso del ristorante e ormai da qualche minuto sto fissando da lontano il tavolo dove siede Angelica. Sono fermo sulla soglia della sala del ristorante e non riesco a fare un altro passo per varcarla. Il panico mi ha assalito non appena l'ho intravista seduta pensierosa con in mano un bicchiere di vino. Probabilmente si starà domandando cosa diavolo sta succedendo. O forse più semplicemente sta maledicendo il momento in cui sono comparso alle sue spalle interrompendo il suo pranzo romantico con Alessandro.
Al solo pensiero che Angelica possa essere stata infastidita dalla mia comparsa o (peggio ancora) al pensiero che possa attendere con impazienza il ritorno di Alex al tavolo, sento scemare in me la determinazione e riaffiorare il Leonardo scontroso e glaciale che ha trasformato la sua capacità di insultare in un'arte tanto perfetta da fare invidia a Schopenhauer. Sono improvvisamente tentato di comportarmi come il solito stronzo senza spina dorsale, che dietro l'atteggiamento aggressivo e l'aria di sufficienza nasconde la folle paura di mostrarsi per quello che è e di non piacere.
Ma poi Angelica si volta nella mia direzione e mi vede. Nel suo sguardo non c'è alcun segno di fastidio o astio. Il suo sguardo è genuinamente interrogativo. Mi guarda inizialmente perplessa, ma poi i lati della sua bocca si alzano in un sorriso gentile, un sorriso che mi ha riservato in poche occasioni, ma che è bastato a farmi innamorare di lei.
Dentro di me qualcosa si scioglie e le mie gambe iniziano a muoversi da sole, portandomi da lei.
<<Mi scusi per l'attesa>> inizio a dire, cercando di inventarmi una scusa per l'assenza di Alessandro. <<L'avvocato Leoni è dovuto scappare. Ha ricevuto una chiamata urgente. Si scusa per non essere potuto rientrare a salutarla>>.
<<Oh>> sento dire ad Angelica, ma il suo tono stupito non sembra far trasparire alcuna delusione. <<Spero non sia successo nulla di grave>>prosegue poi la mia praticante con il volto sinceramente preoccupato.
<<No, non si preoccupi>> replico per poi affrettarmi a cambiare argomento al fine di evitare domande, per rispondere alle quali non saprei cosa inventarmi. <<Posso sedermi qui con lei?>> chiedo incerto, temendo di poter leggere la risposta negli occhi di Angelica, prima ancora di sentirla dalle sue labbra.
<<Certo, si accomodi. Lei deve pranzare? Qui fanno un risotto al pesce persico eccezionale!>> risponde con voce squillante la mia praticante indicando la sedia davanti a lei, in un gesto di cortesia. Sembra quasi non essere infastidita dalla mia presenza. Che Alessandro abbia ragione? Che Angelica possa avere piacere a stare in mia compagnia? Ma perché dovrebbe essere così se fino ad ora sono stato insopportabile?
<<Allora accetterò il suo consiglio e ordinerò un piatto di risotto al pesce persico>> dico alzando un dito per chiamare un cameriere e ordinare. A dire la verità ho già pranzato, ma se lo ammettessi, non saprei come spiegare ad Angelica la mia comparsa nel ristorante. Non posso certo dirle che Alex, come promesso, ieri mi ha mandato un messaggio per farmi sapere quale sarebbe stato il luogo dell'incontro e che oggi mentre passeggiavo per le vie di Como come un'anima persa, mi sono ritrovato davanti al ristorante, senza sapere come fossi arrivato lì.
<<Come sta suo nipote?>> domando dopo essermi seduto al tavolo, per cercare di rompere il ghiaccio e iniziare una conversazione. Ho molti più anni di Angelica, ma in questo momento tra i due sono io a sembrare un ragazzino imbarazzato e terrorizzato dai possibili momenti di silenzio.
<<Molto bene, grazie. Non ho occasione di vederlo di frequente, ma mi manda spesso messaggi vocali spassosissimi>> risponde Angelica allungando le labbra in un sorriso incantevole.
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Se confessi, ti sposo!
ChickLitAngelica Ferrari, una ragazza di ventisei anni che si è da poco laureata in giurisprudenza, è ancora confusa sul suo futuro lavorativo. Non trovando lavoro, inizia la pratica forense presso uno studio legale, nonostante non abbia mai desiderato dive...