Capitolo 28 - Incontro scontro

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Angy

Abbandono la mia scrivania con una certa agitazione in corpo. Quando Alessandro oggi è venuto a salutarmi nella mia stanza, sono inaspettatamente emerse delle circostanze rilevanti per la pratica Taciti.

Stavo infatti lavorando alla pratica del cliente, quando l'amico del mio capo ha notato il nome dell'assistito scritto sulla copertina del fascicolo e mi ha chiesto se si trattasse di un certo sig. Taciti, noto per essere un benefattore di animali abbandonati.

Conversando con Alessandro è emerso che il sig. Taciti, alcuni anni fa, è stato cliente anche dello studio Leoni per una questione di carattere penale.

Dopo aver sinteticamente spiegato ad Alessandro per quale ragione il sig. Taciti si sia rivolto allo studio di Leonardo, e in particolare dopo avergli raccontato che i vicini di casa del cliente stanno facendo la guerra al ricovero di animali, l'amico del mio capo mi ha confidato alcune circostanze che potrebbero essere molto utili per la gestione della pratica. Devo assolutamente parlarne con Leonardo, anche perché Alessandro ed io vorremmo fissare un appuntamento con il cliente per chiedere il suo consenso ad utilizzare i nuovi fatti emersi.

Non capisco per quale ragione il cliente abbia omesso di riferirci circostanze passate che non sono affatto ininfluenti per la gestione della pratica. Ma forse non dovrei stupirmi più di tanto: fin dall'inizio della pratica professionale il mio capo mi ha chiarito che, in occasione del conferimento dell'incarico, è necessario porre al cliente le domande che lo inducano a riferire gli elementi più utili per l'espletamento del mandato, poiché il più delle volte il cliente (per lo più ignaro delle problematiche connesse all'applicazione del diritto) omette circostanze rilevanti, riportandone altre invece del tutto insignificanti. Probabilmente il sig. Taciti deve aver pensato che la vecchia questione seguita dall'avvocato Leoni non sia pertinente con il procedimento di esproprio avviato dal Comune.

Sto uscendo dalla mia stanza per andare a parlare con il mio capo, quando lo incontro nel corridoio.

<<Angelica, puoi venire un momento nel mio ufficio? Vorrei parlarti>> mi anticipa Leonardo in un tono che non riesco a decifrare: non è gelido come quello del mio aguzzino, ma non è neppure caldo come quello dell'uomo che una settimana fa ha passeggiato con me sul lungolago di Como.

Mi scopro a pensare che mi manca da morire la voce vellutata e intensa di quell'uomo. Per quanto cerchi di evitare di rievocare l'indimenticabile domenica pomeriggio passata con Leonardo, il mio subconscio non riesce a fare a meno di farmi fantasticare sull'avvocato Adamante.

Scrollo impercettibilmente la testa per scacciare le mie fantasie dalla mente e tornare nel mondo reale, dove Leonardo è impegnato con un'altra donna e ora sta semplicemente aspettando che la sua collaboratrice lo segua nel suo studio per parlare di lavoro.

<<Stavo proprio per venire da te>> rispondo a Leonardo, mentre mi accingo a camminare dietro di lui. <<Vorrei parlarti della pratica Taciti>>, preciso.

Quando entro nella stanza di Leonardo, il suo profumo mi invade prepotentemente le narici e il mio cuore accelera i suoi battiti, senza che possa fare alcunché per governarlo. È un profumo deciso eppure delicato, che rispecchia perfettamente il carattere ambivalente del mio capo: freddo e risoluto sul lavoro, introverso e misurato nella vita privata (o almeno in quei pochi momenti della sua vita privata che ho avuto la fortuna di condividere con lui).

Leonardo si siede alla scrivania con un movimento disinvolto e sicuro, che dista anni luce dall'atteggiamento prudente e controllato che sembra avere nella vita privata, mentre io resto in piedi davanti a lui, rendendomi immediatamente conto che lo sto fissando con un'espressione che deve apparire incantata. Cerco quindi di darmi immediatamente un contegno, pur se non riesca a smettere di domandarmi chi sia realmente Leonardo: il professionista dall'aria irreprensibile e inavvicinabile che gira per lo studio, oppure l'uomo piacevole e per certi aspetti quasi timido che ho conosciuto fuori di qui? Chiunque sia realmente ha ben poca importanza: la verità è che trovo l'avvocato Adamante comunque tremendamente attraente.

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