"Ciao Ally, a domani"
"Ciao Sissi" saluto la mia amica sventolando pure il braccio in aria.
Metto le cuffiette, la musica al massimo volume e mi incammino verso la strada di casa.Casa mia dista circa trenta minuti a piedi, vabbè, mi alleno e in più evito di sprecare soldi per l'autobus.
Sono a metà strada, mentre le note di Bad at love rimbombano nella mia testa. All'improvviso sento una mano che mi tappa la bocca e spalanco gli occhi sorpresa. Poi una mano mi cinge la vita e mi blocca.
Cerco di divincolarmi, ma invano. Allora provo ad urlare, ma nulla. L'altra mano mi blocca metà del viso, quasi non riesco a respirare. Sono agitata e ho paura.Cosa mi succederà? Davvero mi stanno rapendo? Oddio no. Spero che sia solo uno stupido scherzo.
Chiudo gli occhi sperando che sia solo uno stupido scherzo. Sento le lacrime voler uscire, ma le trattengo. Cerco di divincolarmi ancora, ma nulla da fare è troppo forte per me. Mi tiene molto forte stretta a sè che quasi mi sento impotente. Ad un certo punto sento qualcosa pizzicarmi il collo e lentamente inizio a vedere tutto buio. I miei occhi iniziano a chiudersi lentamente, il mio corpo si sta rilassando e ora mi è venuto, improvvisamente, così tanto sonno.
"Andiamo mettila dentro, sbrigati idiota!" sento una voce fredda e roca urlare, poi chiudo gli occhi e mi addormento.
_____
Un disgustoso odore di muffa e di marcio mi pervade le narici. Apro lentamente gli occhi e la testa inizia a girarmi. Sento qualcosa di umido sotto di me, apro del tutto gli occhi e salto in aria.
Che schifo.
È tutto bagnato per terra e si vede la muffa in tutte le pareti, sembrano delle fogne.
Ad un tratto mi ricordo cosa è successo prima che perdessi i sensi. O mio dio! Sono stata rapita...Mi metto una mano sul retro del collo, in cui sento un leggero pizzichio. Ho capito, mi hanno messo della droga nel corpo per farmi addormentare.
Smetto un attimo di pensare e mi giro a guardarmi intorno.Non posso crederci. Sgrano gli occhi incredula. Altre ragazze, ci saranno altre venti o trenta ragazze qui dentro. Alcune mi stanno fissando, altre sono accovacciate a terra a piangere e altre, ancora, stanno cercando di tranquillizzare quelle che piangono.
"D-dove siamo?" Chiedo cercando di non avere la voce tremante. Mi rivolgo più all'aria che alle ragazze, perchè non saprei chi fissare e in più, non sono mai stata una persona socievole. Ho sempre preferito i libri alle persone, almeno loro non ti deludono. Le persone, invece, deludo e ti pugnalano alle spalle.
I miei pensieri vengono interrotti da una voce tremante "C-credo che s-siamo in una specie di cantina o r-roba simile" mi risponde una ragazza con i capelli color oro, occhi azzurri come il cielo e un viso da bambolina. È davvero molto bella.
Le faccio solo un leggero cenno della testa e vado verso di lei. Mi appoggio al muro di fianco a lei e vedo che sta tremando.
"S-siamo state rapite, vero?" Chiede in un sussurro.
"Credo proprio di sì" rispondo guardando il vuoto, vorrei piangere ma non ci riesco, ho troppa paura in questo momento. Invece, la ragazza dai capelli color oro scoppia a piangere e lentamente si accovaccia su se stessa e piange. Mi abbasso pure io e le metto una mano sulla spalla. Lei alza lo sguardo, ha tutto il trucco colato per le lacrime. Mi fissa e poco dopo mi abbraccia.Mi stringe forte e ricambio l'abbraccio. Stiamo in questa posizione per un tempo indeterminato e infine lei smette di piangere. Mentre si asciuga le lacrime mi porge una mano "P-piacere sono Madison, m-ma puoi chiamarmi Maddy" le stringo la mano e le faccio un leggero sorriso "Piacere mio, io sono Alissa, ma chiamami pure Ally"
Maddy ricambia il mio sorriso e poi si alza. Sta in piedi immobile. Mi giro a fissare tutte le altre ragazze, vedo che sono messe male come me o forse peggio.
Il tempo passa, continua e continua. Oramai mi sembra di stare qui da un'eternità. La stanza è buia, c'è solo un minuscolo quadrato come finestra, che tra l'altro è molto in alto e quindi una nana come non potrebbe mai arrivarci. Invece, la porta è una porta, insomma un rettangolo. Ha solo un quadratino di vetro in alto al centro che fa vedere che fuori c'è luce.
Dopo un po' sentiamo la porta aprirsi, facciamo tutte un passo indietro. Cioè, chi è in piedi indietreggia e chi è accovacciata su se stessa cerca di farsi ancora più piccola, con la speranza di scomparire.
"Avanti donzelle, mettetevi tutte in fila!" urla un uomo, riconosco la voce, è la stessa di quello che ha urlato poco prima che svenissi.
Senza esitazione ci mettiamo tutte in fila indiana, siamo tutte troppo impaurite per cercare di disubbidire.
Sempre lo stesso uomo ci indica di uscire fuori. Ci incamminiamo tutte lentamente. Quando sto per uscire incrocio per sbaglio lo sguardo del uomo. Ha uno sguardo vuoto, gli occhi sono neri come la pece, rabbrividisco e mi si gela il sangue quando i suoi occhi incontrano i miei e infatti abbasso subito gli occhi.
Maddy è davanti a me, non lo avevo notato prima ma è molto alta. Stiamo camminando ma ci fanno fermare e ci suddividono in gruppi, credo, da cinque o sei ragazze.
Purtroppo io e Maddy non siamo nello stesso gruppo, la vedo girarsi verso di me e guardarmi impaurita. Cerco di farle un sorriso rassicurante ma prima di poterci riuscire vengo interrotta dal uomo con gli occhi color pece.Mi si piazza davanti e mi squadra da testa a piedi con uno sguardo che fa disgusto e mi mette i brividi.
"Tu verrai con me" ordina in modo calmo ma freddo l'uomo.
"Cosa?No!" Ulro. Altri uomini con una pistola si girano verso di noi.Prima che possa accorgermene l'uomo mi tira uno schiaffo facendomi girare la testa a lato. Cerco di portarmi una mano sulla guancia ma lui mi afferra per il polso e mi trascina via dal resto delle ragazze.
Andiamo in un corridoio, mi prende per il collo e mi sbatte al muro, freddo e umidiccio, io lancio un piccolo urletto di dolore.Si avvicina al mio orecchio "Prova a disubbidire un'altra volta e ti uccido" mi sussurra con voce carica di rabbia. Chiudo gli occhi cercando di trattenere le lacrime, la sua presa sul mio collo si è fatta più stretta e quasi non riesco a respirare.
Quando credo che sto per morire per mancanza di ossigeno, l'uomo lascia la presa e in automatico io cado a terra sulle ginocchia. Inspiro profondamente e inizio a tossire, l'uomo si abbassa al mio livello.
Ora che c'è un po' di luce riesco a vedere meglio il suo volto. È un uomo di mezza età, è vestito elegante con giacca e cravatta, ha un orologio d'oro della rolex al polso sinistro e un anello con il teschio sul pollice.
Con le dita mi prende il mento e mi alza la testa in modo che possa guardarlo dritto negli occhi. Ha una leggero filo barba grigia, non posso negare che non sia bello, ma per me è solo un uomo che mi fa avere molta paura e temere per la mia vita.
Apro gli occhi cercando di sostenere il suo sguardo ma ad un certo punto sento di nuovo un pizzico sul collo. Inizio a vedere tutto sfocato e poi buio. I miei muscoli si rilassano troppo, di nuovo, e poi cado svenendo.
Credo di essere caduta addosso all'uomo perchè mi sento sollevare da terra. Infine i miei occhi si chiudono facendomi cadere in un sonno profondo.
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Escape
Romance[COMPLETA] Alissa, ragazza forte e audace ma con un passanto non tanto felice. La sua vita cambierà radicalmemte quando verrà rapita e venduta ad un'asta. Conoscerà il suo possessore, Dominik, il boss della mafia più temuta di tutta la Russia. Un u...