Capitolo 40

16.3K 392 72
                                    

"Trovatela. Subito!" Sento urlare dentro la stanza. Mi tappo la bocca, cercando di trattenere il più a lungo il respiro per evitare di essere scoperta.

Appena sento che tutti se ne sono andati dalla stanza, esco da sotto la scrivania e mi rialzo con fatica.
Con il cuore in gola ispeziono la stanza. È uno studio, ai lati della stanza ci sono due grandi librerie, in centro c'è la scrivania fatta di legno di mogano e sopra c'è soltanto un pc, ma che decido di non aprire.

Mi giro e dietro di me c'è un enorme finestra da cui si intravede il giardino e ancora più in lontananza c'è il bosco. Se riesco a raggiungerlo senza essere vista sono salva.

Devo decidermi in fretta sul da farsi, perchè non mi rimane molto tempo prima di essere scovata. Apro la finestra e guardo di sotto. Chiudo gli occhi e prendo un grande respiro cercando di calmarmi, ma il cuore continua a battere incessantemente quasi a farmi male. Stringo forte i pugni e poi allento la presa.

Salgo sulla finestra e mi butto giù, nel mentre prego di non rompermi qualche osso perchè altrimenti sarei morta sul serio. Atterro sull'erba in modo silenzioso, vedo che nel soggiorno ci sono degli uomini che stanno perlustrando la villa e d'istinto vado nascondermi dietro a dei cespugli.

Ho il fiato corto e sto sudando come non mai. Alzo di poco la testa per vedere se c'è ancora gente in quella stanza e quando non vedo più nessuno ne approfitto per correre in direzione del bosco.

Vi starete chiedendo in che guai io mi sia cacciata? In nessuno ovviamente, cioè, la colpa non è mia. Ma ci sono due motivi se sono qui.
Tutto è iniziato il giorno del mio compleanno.

28 Marzo, ore 9:00

"Tanti auguri a teee. Tanti auguri a teee. Tanti auguri ad Allyyy, tanti auguri a teee."

Nella mia camera da letto irrompono Daniel e Sissi cantando quell'odiosa canzoncina e con quattro cupcake in mano. Ciascuno di loro me ha due uno con una candelina normale e uno con un numero, che segnano i miei anni. Si avvicinano a me mentre io mi nascondo sotto le coperte e mi compro la testa con un cuscino.

"Sono le 7 del mattino, andate via e lasciatemi dormire" mi lamento.

"Sono le 9, ed è il tuo compleanno. Quindi alza quel bel culetto e soffia sulle candeline." Ordina con tono severe la mia migliore amica.

Tiro fuori la testa e fulmino Sissi con gli occhi. Mi giro verso Daniel che non smette di sorridere divertito, gli faccio la linguaccia e inspiro prima di soffiare.

"Aspetta, aspetta!" Mi frena Sissi "Esprimi un desiderio prima di soffiare" le spunta un sorriso e mi fa l'occhiolino.
Roteo gli occhi al cielo, poi li chiudo, esprimo il desiderio e spengo le candeline.

"E ora fatti una doccia e vieni di sotto." Continua autoritaria la mia amica.

"Sissignora" rispondo mettendo la mano davanti alla fronte come un soldato. Daniel scoppia a ridere mentre Sissi mi tira un cuscino e poi esce dalla stanza.

"Auguri moretta, diventata un po' blu" nota il biondino.

"Grazie Daniel" mi allungo verso di lui e lo abbraccio e gli lascio un piccolo bacio sulla guancia e mi dirigo in bagno a lavarmi.

La doccia è molto veloce. Mi asciugo i capelli e mi vesto con un semplice paio di jeans denim strappati sulle ginocchia. Una canottiera rossa aderente e con una felpa nera sopra.

Scendo giù e rimango a bocca aperta da quello che vedo. Un grosso, grossissimo orso di peluches, alto credo due o tre metri con un fiocco rosso fuoco annodato al collo.
Mi giro in direzione della mia migliore amica ed alzo un sopracciglio.

Escape Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora