Capitolo 12

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Una lacrima leggera ed innocente gli rigò il volto pallido, mentre una ragazza, non ancora in coma, ma in uno stato di trance, aveva sentito tutto perfettamente…

Improvvisamente, Draco si rese conto di una cosa: i capelli di Hermione erano di quel biondo platino che caratterizzava ogni Malfoy, ma erano rimasti boccolosi come erano sempre stati. Stava benissimo come sempre però! Draco non seppe spiegarsi il perché, ma non gli diede importanza. Se solo avesse letto con più attenzione quel benedetto libro che trattava dei sintomi del veleno...

I giorni passavano, e Draco impiegava il suo tempo nel medesimo modo: dalle otto di mattina, alle otto di sera divide a il suo tempo tra le lezioni, lo studio per gli esami di metà anno e la preparazione dell'Antidoto che avrebbe strappato Hermione dalle braccia della morte. Ormai non pranzava più, ma studiava duramente, e la sera dalle otto alle due di mattina stava con Hermione in infermeria. Dormiva cinque ore a notte quando non era tormentato dagli incubi, è ormai viveva solo della colazione e degli avanzi della sera che Blaise gli faceva trovare sempre nel dormitorio.

Erano passati dodici giorni dall’incidente, e il giorno dopo Hermione sarebbe morta. La pozione avrebbe dovuto fermentare tutta la giornata, poi avrebbero dovuto salvare la Grifondoro.

Anche quella giornata passò tra compiti, lezioni e tempo passato in infermeria con Hermione, e Draco si sentiva stanco e debole, così alle due meno dieci salutò la ragazza con una carezza e andò nel suo dormitorio. Al posto del solito vassoio con della carne ed una minuscola fetta del dolce del giorno, c'era solo un grande piatto vuoto, in cui c'erano solo briciole di ogni ben di Dio presente sulla Terra che, una volta, esso aveva dovuto contenere.

Probabilmente Nott si era di nuovo infilato di nascosto nella sua camera privata e doveva aver spazzolato tutto il contenuto del piatto!

Draco sospirò: proprio quella mattina si era svegliato tardi e non aveva fatto colazione, ma si mise nel letto senza lamentele e si addormentò, sperando con tutte le sue forze che non avesse sbagliato nulla nella preparazione dell'Antidoto, o si sarebbe ritenuto responsabile della morte di Hermione per sempre!

Durante la notte il ragazzo si svegliò tre volte, e tutte le volte riuscì ad addormentarsi con grande difficoltà tormentato dalla preoccupazione; riuscì a dormire solo un paio d'ore.

Al risveglio però, non era stanco; un sentimento molto più distruttivo della semplice stanchezza gli attanagliava il petto: l'ansia.

E subito all’ansia seguì il terrore, terrore di non riuscire a salvare Hermione, terrore di perderla, terrore che dopo tutto avrebbe dovuto guardarla morire senza averle potuto dire “ti amo”.

Per un attimo di tentato di tirarsi indietro, poiché se l'Antidoto avesse fallito, avrebbe voluto dire che aveva sbagliato qualcosa, ma se non ci avesse almeno provato avrebbe vissuto col senso di colpa del fatto che “potevo provarci”.

E allora cosa scegliere? La risposta, per quanto complicata, gli fu data dal cuore, che sostituì al terrore, il sentimento più forte di questo mondo: l'amore. Si: ci avrebbe provato!

Si preparò velocemente e si diresse alla Stanza delle Necessità, dove c'era la pozione, che portò al professor Lumacorno e con la quale riempirono cinque fialette misura standard, il cui contenuto di poi trasferito in una siringa.

Erano le 09:07 e secondo i tempi del Temporis mancavano ancora quattro minuti alla fine della ragazza.

Draco corse come un dannato per i corridoi e spalancò con una botta la porta dell'infermeria, dove trovò Harry Potter è Ronald Weasley alla destra di Hermione, mentre Ginevra Weasley alla sua sinistra le teneva la mano ormai gelida tra le sue, singhiozzando disperatamente.

<<È ghiacciata! Ha la mano freddissima!>> disse piangendo. La famiglia Weasley, apparte Bill e Charlie, era riunita attorno al lettino della riccia; George era tristissimo, e privo di quell’allegria che Draco gli aveva visto mancare solo alla morte del suo gemello Fred, il che faceva capire quanto tenesse alla Mezzosangue.

Il biondo consegnò la siringa a Madama Chips, che velocemente somministrò l'Antidoto ad Hermione; secondo il libro ci volevano trenta secondi perché avesse effetto. Le 09:10 erano appena scoccate, è un minuto dopo erano ancora tutti lì, a fissare la Grifondoro, nell'attesa di un anche minimo segno di vita che però non arrivò. Anche i professori erano arrivati, e la McGranitt, la Sprite, la Cooman, Lumacorno e Vitious circondavano il letto candido; insieme a loro, la nuova professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure, Jade Silver, è quella di Babbanologia, Zaira Punzo, aspettavano il risveglio della loro migliore allieva.

Alle 09:11 Hermione era ancora immobile, la carnagione chiarissima faceva invidia al lettino, e d'improvviso la mano che Ginny riscaldava si abbandonò completamente insieme al braccio, inerme e senza forze. La piccola Weasley scoppiò a piangere, rilasciando quei singhiozzi che aveva trattenuto nella speranza che la sua migliore amica ritornasse a respirare, e mentre gli altri due del Golden Trio la scortavano fuori piangendo anch'essi, lui sentì anche i suoi occhi inumidirsi e riempirsi di calde lacrime che troppo a lungo aveva trattenuto dentro di sé, pregando che fosse inutile piangere perché Lei, la SUA Hermione, sarebbe tornata tra loro, e a quel punto lui avrebbe potuto stringerla tra le braccia e trasformare quelle lacrime di dolore in stesse di gioia; ma nulla di tutto questo accadde, e il ragazzo si accasciò col capo sul grembo della ragazza, scoppiando finalmente a piangere e sfogando tutta la sua sofferenza, mentre continuava a ripetere disperato:<<Perdonami! Ti prego perdonami! Amore mio perdonami!>>

A quella vista gli insegnanti e gli altri Weasley uscirono dalla stanza, lasciando il ragazzo solo con il suo dolore, e dopo un po’ Draco si addormentò stremato dal pianto.
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Nessuno sapeva che quella sera la stessa ombra di poco tempo prima era tornata, consapevole che la ragazza fosse già in fin di vita, ed era stata con lei fino al giorno dopo, quando se ne era andata col cuore infranto.

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Ehi gente! Scusate l'assenza, ma ero in vacanza e non avevo il WiFi...
Allooooooora: il capitolo di oggi è un po' misterioso, non è vero? Rimane ancora da scoprire chi o cosa è l'ombra scura...
Il capitolo di oggi è dedicato a Mary__Malfoy che commenta sempre, e ringrazio ancora una volta MartyPotter02 e la_puffadolcifrutta, senza le quali io non avrei pubblicato né continuato questa storia...
Se non è di troppo disturbo chiederei di condividere la mia Dramione, perché per quanto i vostri commenti riescano a strapparmi un sorriso (o farmi morire dalle risate, dipende, eh, Jade_SilverGreen?😉), vorrei sentire il parere anche di altre persone...
Detto ciò: WOW! ABBIAMO SUPERATO LE 100 STELLINE E LE 500 VISUALIZZAZIONI ED IO DAVVERO NON SO COME RINGRAZIARVI...non lo meritavo, davvero...
Un bacio a tutti e...al prossimo capitolo!! (Sempre che continuiate a seguirmi)
Mezzosangue_Mudblood

But I can't help falling in love with you - Dramione [INTERROTTA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora