Stavo camminando nei corridoi pieni della nostra orribile scuola con Michael. Avevo notato che mi stava guardando in modo strano. Era come se stesse cercando di decidere se dire qualcosa o no, ma alla fine decise di volerlo fare. "Quella è la maglietta di Ashton?"
Mi guardai la maglietta con del panico. Indossavo ancora i vestiti della scorsa sera. Ashton era rimasto a dormire e mi aveva tenuto nel letto fino all'ultimo minuto, senza permettermi di prepararmi. Mi ero addormentata con i suoi vestiti quindi almeno non avevo dovuto cambiarmi. Mi posai una mano sul beanie che mi ero messa in testa prima di correre fuori casa questa mattina e mormorai "No..."
Ma Michael rise. "Si, decisamente si. Ero con lui quando li ha comprati la settimana scorsa. Adesso che ci penso, hai indossato le sue magliette per tutta la settimana. Perché?"
Sospirai, sapevo che alla fine la verità sarebbe venuta a galla. "Ho litigato con Sarah e sono rimasta a casa di Ashton per tutta la scorsa settimana, okay? Meglio?"
La sua faccia sbiancò, era sorpreso. Mi spinse dentro uno sgabuzzino dei bidelli e abbassò la voce, in caso qualcuno stesse sentendo. "Merda, sei rimasta con lui per tutta la settimana? Significa che sai di Luke?"
"Sinceramente, non ho mai visto i genitori di Luke. Ashton mi ha nascosto per tutto il tempo in camera sua. E intendi il fatto che vive con lui perché i suoi genitori l'hanno lasciato?"
"Wow, di solito non racconta a chiunque dei suoi genitori- Aspetta, lasciato?"
"E' quello che mi ha detto."
"Merda, Ashton... piccola..." Aprì la porta e si mise a correre verso l'entrata.
"Mikey, dove stai andando?" Urlai.
Ma lui non si girò, mi fece solo un cenno con la mano e urlò, "Ti chiamo dopo!"
Che diavolo aveva in mente?
*Ashton's POV*
Ero seduto in silenzio in uno dei miei nascondigli: la pizzeria. Quasi nessuno veniva qui, perché nessuno aveva voglia di sedersi ad un tavolo per mangiare una pizza. Solo poche persone sapevano che mi piaceva venire qui, una di queste era Michael.
Lo vidi correre attraverso la porta e si mise a sedere di fronte a me. Stava ansimando, era completamente senza fiato e stava anche un po' sudando.
Risi. "Cosa, sei venuto correndo fino a qui?"
"Si, in effetti si." Rispose con voce irritata.
Io stavo scherzando, non pensavo che avesse davvero corso dalla scuola a qui. "Posso chiedere perché?"
"Non l'hai detto a Zoe." Disse arrabbiato.
"Oh, quello." Piegai la testa, grattandomi il collo.
"Si, avevi promesso di dirle la verità."
"Beh, non sono particolarmente pronto." Borbottai.
"Ascoltami, quella ragazza è pazza di te. A questo punto, farebbe di tutto per te. Parla sempre di te e tu fai lo stesso. Perché le stai mentendo?" Disse con impazienza.
"Non sto proprio mentendo... solo che non le ho detto i dettagli."
"Questo si chiama mentire, Ash."
"Lei non mi ha detto delle sue cicatrici. E' la stessa cosa. C'è morte e distruzione in entrambi. Glielo dirò quando lei lo dirà a me."
"Perché hai paura?"
"Come fai a dire a qualcuno che i tuoi genitori sono morti, quindi tu hai mandato tuo fratello e tua sorella da una zia dall'altra parte del paese perché non riuscivi neache a guardarli? Non sono in contatto con loro da mesi e sono terrorizzato di rivederli." Blaterai.
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Feeling This | Ashton Irwin (traduzione italiana)
FanfictionDue disadattati che creano un legame grazie all'unica cosa che li ha portati insieme: l'amore che hanno l'uno per l'altra. Questa storia è una traduzione, l'orginale è di michkale. Tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.