twenty two - futures

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Era davvero conveniente avere un bel ragazzo con cui passare l'estate. Anche se aveva iniziato ad essere davvero impegnato perché il tour sarebbe iniziato presto, ma stava con me tutto il tempo che poteva. Ogni tanto uscivo con Catty, ma oltre a lei non avevo molte amiche. Quelle che avevo incontrato a scuola non avevano mostrato molto interesse, a meno che non ero con i ragazzi.

Era passato un mese dall'inizio dell'estate e avevo passato ogni secondo del mio tempo con Ashton o Michael. Cercavo sempre di stare con Michael il più possibile visto che non volevo che pensasse che mi ero dimenticata di lui.

Non vedevo Ashton da qualche giorno quindi avevo intenzione di sgattaiolare dalla sua finestra e fargli una sorpresa. Non era la prima volta che lo facevo e anche lui lo faceva sempre. La maggior parte delle volte ci mettevamo a scopare non appena lui entrava dalla finestra, entrambi volevamo disperatamente qualcosa durante la notte, ma questa sera volevo solo stare con lui.

Mi arrampicai verso la finestra –delicatamente. Ero riuscita a perfezionarmi così che nessuno avrebbe potuto sentirmi. Poi atterrai piano per terra. Ashton mi dava le spalle, stava camminando avanti e indietro, senza maglietta, ed era al telefono con qualcuno. Non aveva notato che ero sgattaiolata dentro ed era abbastanza tardi. Continuò a parlare al telefono e iniziò ad alzare la voce sempre di più.

"Voglio vederli." Disse. La sua voce era tremante ed era ovvio che stesse per piangere.

"No –ma- ascoltami! Sono la mia unica famiglia, ti prego." Si passò una mano tra i capelli e, nel processo, gli cadde la bandana. La lanciò all'indietro e atterrò sulla mia testa. Cercai di non ridere perché lui ancora non sapeva che ero qui e non volevo spaventarlo.

"Si, lo so di aver sbagliato, ma voglio sistemare tutto." Continuò. Misi insieme i pezzi di quello che stava dicendo e mi resi conto che stava parlando con sua zia, che al momento aveva la custodia di suoi fratello e sua sorella. Doveva aver capito che poteva sistemare tutto e che voleva rivederli. Sarebbe stato difficile per lui, ma sapevo che poteva farcela.

"Non hai assolutamente idea di cosa è stato per me dopo la loro morte! Ero ancora piccolo e tutti si aspettavano che mi prendessi cura di loro. Ci ho provato tanto, ma ho fallito e questo mi perseguita ogni fottuto giorno. Farò di tutto per sistemare le cose, permettimi solo di vederli." Non riuscivo a sopportare di vederlo così vulnerabile. Stava sbattendo il pugno al muro, le lacrime gli stavano probabilmente inondando il viso e mi faceva male vederlo così. Corsi subito verso di lui, stringendogli le braccia intorno alla vita e nascondendo il viso contro la sua schiena. Lui si irrigidì per un minuto, ma quando abbassò lo sguardo verso le mie braccia tatuate si rilassò e sembrò calmarsi un po'.

"Va bene, come vuoi. Li vedrò, giuro che lo farò. Ciao." Interruppe la chiamata e fece cadere il telefono per terra. Si portò le mani al viso, cercando di asciugarsi le lacrime, ma questo lo fece solo piangere di più. Gli diedi un bacio sulla schiena, cercando di calmarlo.

Lui si girò verso di me, ma non riuscì a guardarlo in volto perché lo nascose contro il mio collo. "Va tutto bene, Ash... era tua zia?" Chiesi.

Lui tirò su con il naso. "Si, abbiamo un concerto li vicino... e volevo solo vederli, sai? Perché è così difficile, mi mancano così tanto, Zoe Lee."

"Andrà tutto bene, è sempre così." Gli spostai i capelli dal viso e lui mi fissò.

"Cosa?" Chiesi, con un piccolo sorriso.

"E' solo che ti amo così tanto." Disse, prendendomi il viso tra le mani. "Non lo dico abbastanza, ma tu sei il mio mondo. E farei di tutto per te. Io e te per sempre?"

Feeling This | Ashton Irwin (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora