Mia, figlia di un carcerato e di una ex tossicodipendente, vive da sempre con sua nonna paterna in uno scomodo bilocale in affitto, precisamente al quarto piano di una palazzina situata in uno dei quartieri più malfamati della città.
Ha u...
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Serena
Il mattino era arrivato, al casale dei suoi eravamo già tutti pronti per salutarlo, per dirgli il nostro arrivederci...
Il suo amico e soldato Luca, era già qui! Sarebbero andati via insieme, e il mio cuore non sapeva se avrebbe retto una separazione del genere.
Lo guardai con attenzione.
Dalla testa ai piedi.
" Sai che sei bellissimo con questa divisa mimetica? " esordii, mettendomi le mani sui fianchi, un po' sorpresa dalla mia stessa affermazione. " Non ti ho mai beccato in divisa, ma adesso che ti vedo, beh...ti sta davvero bene! "
Inarcò un sopracciglio, esaminandosi velocemente con sguardo critico e scettico: " Davvero? "
" Sei il mio Caporale preferito." trillai raggiante, avvicinandomi a lui in stile gatta morta.
Lui assottigliò quei bellissimi e intriganti occhi verdi, fino a ridurli a due fessure. Che smeraldi meravigliosi.
" Mmm...perché ne conosci altri? " sospettò curioso.
Ridacchiai forte: " Forse, chissà! "
Marco Patrick incrociò le braccia al petto: " Ah sì? Chi sarebbe di grazia? Dimmi il suo nome! "
Scossi la testa divertita: " Scemotto! No, conosco soltanto te. Mi basti e mi avanzi! Vai...e fatti valere. "
Avevo il cuore in gola mentre gli dicevo quelle parole, che quasi mi strapparono le corde vocali.
Sospirò sonoramente, sfiorando la sua fronte contro la mia: " Tornerò presto da te, non avrai nemmeno il tempo di sentire la mia mancanza. Promesso. "
" Io prometto di aspettarti. " annunciai, con voce quasi rotta dall'emozione. " Se potessi venire con te però, verrei senza pensarci un solo attimo. "
" Lo so, perché tu sei una leonessa e non temi mai nulla. Sei più coraggiosa di me, alle volte. " mormorò lui, ad un soffio dalla mia bocca. Rimasi a fissarlo semplicemente negli occhi dopo quelle parole, in silenzio.