Mia, figlia di un carcerato e di una ex tossicodipendente, vive da sempre con sua nonna paterna in uno scomodo bilocale in affitto, precisamente al quarto piano di una palazzina situata in uno dei quartieri più malfamati della città.
Ha u...
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Corindonini & Corindonine <3 lo so, sono in un mostruoso ritardo nella pubblicazione...ma in questo periodo oltre ai miei svariati impegni, mi è difficile scrivere! Ho un blocco dello scrittore micidiale! Spero che il capitolo sia comunque di vostro gradimento <3
Buona lettura...
Serena
La mia prima notte di nozze...
...un sogno ad occhi aperti.
L'incontro con mio padre e l'uomo che ormai amavo più di me stessa e Jonathan Corindone, era adanto a buon fine contro ogni pronostico. Le nostre due famiglie s'erano ritrovate a confrontarsi e a fare la pace.
Un miracolo.
Il nostro amore, mio e di Marco Patrick, aveva riportato la pace dov'era impossibile e sembrava impossibile penetrarvi. Aveva spazzato via il buio, ogni scheletro nell'armadio, e avevamo pulito e fatto ordine ovunque, gettato luce su ognuno di noi.
Il nostro amore era così forte da influenzare tutti colore che ci stavano attorno. E l'amavo, ancora di più per questo, Marco Patrick era il migliore esempio che potessi seguire, il mio migliore amico, il mio protettore, era tutto il mio mondo.
Aveva perdonato mio padre ancor prima di me, e m'invogliava a fare lo stesso. Lui, mio marito, riusciva sempre a tirare fuori la parte migliore di me.
E adesso, desideravo soltanto perdermi fra le sue braccia. In lui.
Nuovamente.
Ora che mi aveva resa una donna in grado di poter sfiorare e toccare con mano il Paradiso...
...dopo che mi aveva amato per la prima volta, in quel modo così speciale e unico,
le tracce di quella ragazzina un po' acerba che mi ero trascinata addosso fino a ieri, adesso sembravano essere scoparse, arrese, cadute ai miei piedi, assieme a quelle catene che fino a quel momento avevano imprigionato il mio cuore in una gabbia di finzione e ingiustizia, che mi avevano impedito di volare.
Ero una donna nuova, adesso.
Una donna libera.
Ricordando ogni nostro momento scoppiavo ancora a ridere piena d'entusiasmo, scalciando fra le lenzuola, colta da qualcosa di raggiante e meraviglioso che mi partiva dallo stomaco e che m'illuminava tutta. Sembravo una cometa pronta a sprizzare energia e attraversare l'Universo.
Marco Patrick mi aveva presa in braccio davanti la soglia del nostro loft, perché sì...il suo loft adesso era diventato il nostro, e mi aveva adagiata sul nostro letto...cosparso di petali di rose rosse, fatto proprio quel pomeriggio dalle sue sorelle e da sua madre, nei minimi dettagli.
