Mia, figlia di un carcerato e di una ex tossicodipendente, vive da sempre con sua nonna paterna in uno scomodo bilocale in affitto, precisamente al quarto piano di una palazzina situata in uno dei quartieri più malfamati della città.
Ha u...
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Eva Sofia
Quando il mio gemello e mio padre rientrarono insieme in soggiorno e si scambiarono un'occhiata significativa, capii cosa s'erano detti.
Beh, a dire la verità non ci voleva un genio per capirlo.
In quel momento, Marco Patrick scosse la testa lentamente sussurrando qualche parolina a fior di labbra, mio padre annuì in risposta e sospirò sonoramente.
Evidentemente, il mio gemello doveva aver preso una decisione che a mio padre non piaceva affatto o meglio...non condivideva, ma in quel frangete sembrava comunque rassicurarlo e appoggiarlo. Inforcai meglio gli occhiali da vista, che mi erano scivolati verso la punta del naso. Quando ero in famiglia mi sbarazzavo sempre delle lentine. Indossarle tutto il giorno non era per niente salutare ed era una vera e propria tortura, in pratica dopo un po' l'occhio iniziava ad arrossarsi arrivando ad una tinta rosso pomodoro!
" Noi abbiamo già pranzato, sia chiaro! Non venivate e così ci siamo abbuffati senza di voi! La pasta di Monia era troppo buona per lasciarla raffreddare. " cinguettò Vale, mentre dava corpose cucchiaiate alla vaschetta di gelato che teneva saldamente nell'altra mano.
Mi chiedevo sempre come facesse a non avere problemi di linea! Mia sorella aveva un metabolismo incredibile, tutto quello che mangiava non l'assimilava, anzi...smaltiva in fretta! Fin troppo!
Al contrario del mio...di metabolismo, che non appena notava anche solo da lontano un chicco in più di pasta me ne faceva pentire amaramente per interi giorni!
" Meglio così." sbottò nostro fratello in risposta. " Tanto non avevo fame. "
Quando mai...
Era dimagrito parecchio, non se ne rendeva conto? Di questo passo sarebbe diventato trasparente!
La mamma scoccò un'occhiata a papà: " Tutto bene? " chiese guardinga, come se da un momento all'altro si aspettasse una discussione sostanziosa! Un esplosione di voci mai sentita!
" Come sempre. " commentò con tono leggero e sereno mio padre, cingendole le spalle con un braccio per rassicurarla del tutto. Trassi anch'io un profondo respiro.
Mamma si aggrappò a papà dolcemente, poi fece una smorfia: " Sai di fumo..." sottolineò severa.
Lui la guardò bonariamente, carezzandole dolcemente il viso con le dita: " Amore? Non fumo da ventiquattro lunghissimi anni! "
" Gli hai parlato? " sussurrò, cercando di non farsi ascoltare da mio fratello e da nessuno dei presenti, ma io ero troppo vicina alla loro posizione per non sentire.
" Sì, non ti preoccupare. " la rabbonì, scoccandole un tenero bacio in fronte.
" Quella moto deve stare alla larga da Marco Patrick però, ok? "
Lui sghignazzò e poi sfoderò un sorrisetto meraviglioso e luminoso: " Amore, sei sempre la solita. Nostro figlio e grande e vaccinato, qualche giro in moto potrà fargli solo del bene, specie se assieme alla donna che ama, non trovi? Non ti preoccupare ti ho detto, non dovrà accadergli per forza qualcosa. Hai scordato come sono finito in coma? Non di certo per la mia moto! Ho mai fatto incidenti in moto? No. Smettila quindi di avere questa folle fobia! Non ti fa bene! "
