"Cal lì, sì di più" gli indico il punto preciso.
"Qui?"
"Sì, bravo...ah ma sei scemo? Mi hai schizzato tutta!"
Per vendicarmi faccio la stessa cosa. Immergo il pennello nel barattolo della vernice rossa e lo agito in aria per sporcarlo. Sì, sono dispettosa...molto dispettosa.
"Ehi! Piccola io non l'ho fatto apposta!"
Si gira verso di me, che nel frattempo mi ero rimessa a dipingere nel punto in cui mi ero fermata.
"Non chiamarmi così"
"Okay...piccola" inizia a ridere e io non gli dò molta retta, continuo a fare quello che stavo facendo.
Dopo un po' però, mi giro di nuovo e lo guardo, è troppo buffo con metà del corpo dipinta di rosso.
"Che c'è? Perché ridi?"
"Oh niente niente...vieni qua"
Smetto di ridere, anche se beh, è un po' impossibile e gli faccio segno di avvicinarsi.
Lui incerto cammina verso di me e poi mi si ferma di fronte così io, con il pennello che avevo in mano, quando meno se lo aspetta, gli disegno i baffi con la vernice.
"Ehi, che fai!?"
"Perfetto! Ti donano sai? Fatteli crescere"
"Dovrei?...aspetta avvicinati, ancora...ancora!" mi dice stavolta lui con un tono di malizia.Non so cosa aspettarmi...
Quando siamo a pochi centimetri di distanza, piega la testa e posa le sue labbra sulle mie, un bacio veloce, non come i soliti. Subito dopo si allontana, mentre io rimango ancora con le labbra schiuse e gli occhi chiusi.
"Perfetto! Ora li hai anche tu" dice tutto soddisfatto, così lo fulmino con una delle mie solite occhiatacce e lo colpisco sulla spalla, più arrabbiata per il breve bacio che per i baffi di vernice.
"Ehi piccioncini, venite ad aiutarci con le cingomme?"
Okay, voi probabilmente non starete capendo niente. Vernice rossa? Cingomme? Forse è meglio fare un salto indietro...
"Ripetimi perché mi sono fatto convincere" mi chiede Luke sottovoce.
"Sssh parla piano cazzo! Lo vuoi svegliare?"Forse un altro po', ecco qui va bene...
Vi è mai capitato di non chiudere occhio fino alle 4:00 di mattina? State lì, distesi nel letto e fissate il soffitto, in testa vi vengono in mente mille pensieri, cose che dovete che fare, cose che sono successe, o magari... cercate di ricordarvi solo quello che avete fatto il giorno precedente. Beh, se siete come me invece, vi divertite a mettervi paura da soli, un vero e proprio hobby. Poi, ad un certo punto, uscite dal vostro stato di trace mattutino e scompare la paura. Niente più killer con la motosega, bambole o quadri con strani tizzi che vi fissano, esorcismi e mostri sotto il letto, in mente avete solo una cosa, un IDEA stratosferica.
Scendo dal letto cercando di non fare rumore, non voglio svegliare Calum che rispetto a me, dorme beatamente come un bambino. Lo invidio.
Inutile dire che la stanza è completamente buia, cerco di orientarmi alzando le braccia ma non serve a molto perché sbatto il piede contro qualcosa. Vorrei urlare dal dolore ma mi trattengo, piuttosto mi giro per vedere se ho svegliato il ragazzo nel letto, niente. Era scontato, quello neanche se scoppiasse una bomba se ne accorgerebbe!Esco dalla baita e mi rendo conto che ancora non è giorno, così accendo la torcia del telefono per fare luce. Wow Nora, ora sicuramente vedrai tutto!
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Jindabyne ~ C.H
FanfictionDue parole, anzi tre: camposcuola di pazzi. Tra suore, preti e ragazze con nomi strani, Nora si ritrova a passare l'estate in una baita fuori dal mondo. Lì conosce tre ragazzi che non le danno pace, in particolare uno di questi, Calum. Cosa succeder...