"Mamma mi hai fatto prendere di tutto e di più, non devi parlare"
"I vestiti in gravidanza fanno comodo, e anche al piccolo" ribatte mia mamma.
"Mamma ma non sappiamo ancora se è maschio o femmina! E poi di maglie me ne hai fatte prendere 17! Le ho contate! Ora decido io, fin quando non si sa con sicurezza se è maschio o femmina non si prende più NIENTE!" dico per poi chiudere lo sportello.
"Marina sono d'accordo con Emily" ride mia zia.
È da venti minuti che discutiamo sul fatto che lei mi ha fatto comprare due sacchettate piene di roba per me e altrettante per mio/a figlio/a dopo che aveva detto che dovevamo comprare poco...
"Va bene adesso muoviamo però perché stiamo ritardando. Sono le 11.50"
Affrettiamo il passo, siamo quasi davanti la clinica del dottore.
Di certo l'agitazione si fa sentire però non vedo l'ora di vedere il piccoletto.
"Emily ma l'hai detto al padre?" Mi sussurra all'orecchio mia zia.
"Se ti dico chi è mi uccidi" rispondo alla stessa maniera.
"Adesso me lo dici, sono curiosa."
"Mmh va bene, Jason Gasper" rispondo sempre più a bassa voce per non farmi sentire da mia mamma che mi ucciderebbe.
"COSA?!" grida lei.
"Zia ma sei scema?" Ribatto io sussurrando.
"Di che state parlando?" Si volta mia mamma.
"No niente mamma" dico sottolineando le parole per far capire a mia zia la cavolata che ha appena fatto.
"Eh no, adesso me lo dite" ribatte mamma.
"Questa cretina è andata a letto con Jason Gasper, quello che va con tutte ed è il padre del bambino" dice mia zia.
Io sorrido nervosamente cercando di non far arrabbiare mia madre.
"Di cognome si chiama Gasper? Io sapevo solo il nome! È il figlio del mio capo!"
"Stai scherzando? Oh cazzo"
"Emily per favore utilizza un linguaggio più adeguato." Dice mia madre. "Bene,ti avevo detto che stasera sarebbe venuto il mio capo a cena? Ecco c'è anche tutta la famiglia..."
"CAZZO!" Esclamo.
"EMILY! FALLA FINITA!" Mi sgrida "Poi è la tua occasione per dirgli che sei incinta"
Effettivamente è vero.
"Bene, però adesso possiamo andare a fare l'ecografia? Forse la salute del mio nipotino di secondo grado è più importante. E siamo in ritardo..." ci sgrida mia zia.
Entrambe annuiamo ed entriamo nell'ambulatorio.
Lansegretaria ci dice che il dottore ci sta aspettando dentro la sala.
Benissimo, prima figura di merda: fatta.
Entriamo nella sala e mi fanno stendere su un lettino dopo però essermi tolta la maglia.
"Pronta? Adesso sentirai un po' ghiaccio ma stai tranquilla" mi rassicura il dottore prima di spruzzare un po' di gel azzurro sulla mia pancia.
Al contatto sussulto ma mi ci vuole veramente poco prima di abituarmi.
Con la macchinetta ruota sulla mia pancia e sul monitor appare un piccolo fagiolino.
"Lo vedi quello? Ecco è il tuo bambino. È ancora troppo presto per stabilire se sia maschio o femmina ma tra un mesetto ci riusciremo. Sei già di tre mesi e mezzo!"
STAI LEGGENDO
Il più bell'errore della mia vita #wattys2017
RomanceEmily Lancaster, una giovane ragazza di 16 anni rimasta incinta. Non vuole dire niente alla sua famiglia per paura di come reagirebbe. Non ha il padre, vive con la nonna e la mamma in un appartamento a Milano. Ha due migliori amiche di cui sa di pot...