Capitolo 5

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Alle 6.00 in punto la mia rumorosissima sveglia suona facendomi scattare in piedi in un nano secondo nonostante la mia pancia.

Sbuffando mi dirigo verso la cucina cercando di non svegliare nessuno.

La mia missione fallisce appena, mentre cerco l'accendino per accendere e il gas, faccio cadere il porta posate in metallo che cadendo provoca un rumore assurdo.

Dopo pochi secondi tutte le luci del salotto e del disimpegno si accendono rivelando una mamma assonnata e scarduffata venire verso di me.

Rido alla visione.

"Mamma, sono io non preoccuparti" la rassicura sussurrando.

"Ah okay, che ci fai in piedi a quest'ora?" Chiede mettendo piede in cucina.

"Ho deciso di andare a parlare con Jason ma devo farlo stamattina perché poi io, Cloe e Bianca andiamo in centro a Milano per una sorpresa per il compleanno di Bianca." Spiego sempre parlando molto piano.

"Va bene, a che ora torni? Ti servono soldi?"

"Torno verso le 18.30 stasera, e sì,mi servirebbero dei soldi."

"Va bene, ora te li prendo. Mi raccomando eh Emily, fai attenzione." Si raccomanda.

Annuisco e tolgo il latte dal fuoco che nel frattempo si è riscaldato.

Lo verso nella tazza e mi siedo al tavolo dopo aver preso i biscotti.

Dopo 10 minuti ho finito e vado in camera a vestirmi.

Mi ricordo di avere una maglia e una felpa con il logo di Sabrina.

Speriamo che mi stiano ancora era una S...

Me le provo e con mia grande sorpresa mi entrano, anche se tirano un po'.

Mi vado a lavare e come al solito stiro i capelli che ormai mi arrivano a metà schiena.

Adoro i capelli lunghi.

Mi trucco con un semplice eyeliner e mascara e metto il mio adorato rossetto matt color carne.

Torno in salotto e noto che sono già le 6.45 e dovrò muovermi se non voglio fare tardi dato che Cloe mi  aspetta a casa sua per le 8.00.

Mia mamma mi da i soldi e dopo averla ringraziata mi avvio alla porta di casa.

Lo infilo nel portafogli e prendo la borsa.

Quando sto per uscire mi ricordo della casa.

"Ah mamma, ho trovato l'appartamento, ne parliamo stasera. Ti voglio bene" dico prima di uscire.

Prendo l'ascensore e in pochi secondi sono al piano terra.

Corro verso la fermata dell'autobus.

Giusto in tempo.

Salgo e cerco il posto con la precedenza per le donne incinte.

La trovo e un ragazzo e già seduto.

Mi cede il posto e dopo averlo ringraziato mi siedo.

Mi infilo le cuffiette e aspetto la fermata che mi lascerà proprio davanti a casa di Jason.

Dopo pochi minuti scendo.

Mi avvio al vialetto di casa sua.

Mi fermo un attimo ad osservare l'imponente villa che mi ritrovo davanti.

Faccio un grande respiro e suono.

Metre aspetto batto il piede per l'agitazione.

Ti prego fa che apra Jason.

Il più bell'errore della mia vita #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora