Capitolo 19

5.8K 271 32
                                    

Dopo tre giorni finalmente mia mamma può tornare a casa.

Il piccolino è nato un po' prima del previsto ma per fortuna non ha influito in niente.

Paolo è sano, che più sano non si può, in più è un bambino bellissimo.

Gli occhi non sono come i miei, lui li ha verdi come mio papà.

Però confrontando una foto di me appena nata e lui, siamo identici apparte per gli occhi.

Ho appena finito il mio turno di lavoro e mio papà sta per venirmi a prendere con mia figlia per poi andare a prendere mia mamma e Paolo.

La nonna è già là con loro, fortuna che mio padre ha la macchina a 7 posti, adesso che siamo così tanti non entreremo tutti.

Mi tolgo il grembiule e lo attacco al mio appendino.

"Ciao ragazzi, a domani" saluto.

"Ciao Emily" rispondono in coro.

Quando sto per uscire vado a sbattere contro una persona.

Un centinaio di fogli vola per tutto il locale.

Senza aprire bocca mi chino a raccoglierli.

Quando non ce ne sono più in giro mi tiro su.

Provo ad aprire bocca ma rimango incantata dal suo sguardo.

"Sc-scusa" blatero.

"Fa niente, Edward" sorride porgendomi la mano.

"E-Emily" sorrido nervosamente stringendo la mano. "A-adesso devo a...ndare. C-ciao Edward"

"Ci si vede, ciao bellezza" saluta prima di rifugiarsi dentro il locale.

Mi ha chiamato bellezza?

Sclero dentro di me.

Minchia che pezzo di figo che era.

Alto due metri e muscoloso da far paura.

Uno sguardo di pietra incorniciato tra due occhi color nutella.

Il clacson della macchina nera di mio padre mi distrae dai miei pensieri così scuoto la testa e cerco di tornare in me.

Apro lo sportello ed entro.

"Ciao papà, ciao amore mio" saluto sbaciucchiando la mia piccola seduta sul suo seggiolino.

"Mamma" dice battendo le mani.

"Ehi Emy" saluta mio padre mettendo in moto.

"Felice di andare a prendere mamma e Paolo?" Chiedo cercando il cellulare nella borsa che è appena squillato.

"Tantissimo, devi vedere quanti giocattoli gli ho comprato!" Esclama entusiasta.

Sghignazzo mentre leggo il messaggio.

Ciao Emily, sono Lorenzo questo sabato siete libere tu e Cloe? Che ne pensate di passare da me? Il mio coinquilino sarebbe felice di conoscervi in più è un dei pochi sabati in cui siamo liberi dalla band. Fammi sapere.

Mi spiegate perché questo ragazzo tutto d'un tratto si interessa me?

Al liceo manco mi considerava.

C'è qualcosa sotto, tutta questa storia mi puzza.

Metto da parte le mie paranoie e rispondo.

Ciao Lorenzo, siamo libere e ci farebbe molto piacere venire. Allora a sabato, ti ricordo che c'è anche mia figlia, va bene?

Il più bell'errore della mia vita #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora