«Non ci credo».
Louis sembrava poter scoppiare da un momento all'altro, e la sua risata travolgeva tutti, Zayn compreso che cercava di fingersi arrabbiato per la terribile situazione in cui era stato costretto a trovarsi. Sebbene si sentisse in imbarazzo, sapeva che era solo un momento di puro divertimento e, in fondo, guardando i sorrisi dei suoi amici, uno per uno, non si pentì poi così tanto di aver preso parte a quella messa in scena.
Niall, che nel frattempo si era allontanato senza avvisare nessuno, ritornò con le mani occupate rispettivamente da: una parrucca, che prevedeva capelli lunghi e neri, sistemati in morbide onde e, nell'altra, un paio di tacchi. Liam, che se ne stava in disparte, con la mano davanti alla bocca a coprirgli il sorrisino, si chiese da cosa sarebbe stato costretto a vestirsi se con Zayn ci erano andati giù così pesanti.
«I tacchi no..» piagnucolò Zayn, con la fronte corrucciata e le sopracciglia aggrottate, mentre un Niall vittorioso e divertito gli porgeva gli ultimi accessori.
«Sarai uno schianto» lo prese in giro Barbara, prima di beccarsi un sentito dito medio da parte di Zayn. Attento alla gonna e adottando movimenti simili a quelli di una vera donna, il moro si abbassò attentamente, trattenendo la stoffa aderente con le mani per evitare che si alzasse, per allacciare i cinturini intorno alle caviglie. Quando ebbe finito, cercò di rimettersi in piedi e di mantenere l'equilibrio, che era facile perdere su un tacco dodici, perché sì: Niall non si era proprio risparmiato.
Mentre Louis e Barbara se la ridevano di puro gusto, Zayn indossò quello che pregava essere l'ultimo accessorio. Iniziò a scuotersi i capelli e camminare, seppure in difficoltà, sul parquet dei camerini. Tutti erano sorpresi di come Zayn riuscisse a muoversi decentemente su quei tacchi e, passo dopo passo, l'imbarazzo fu messo da parte, lasciando spazio al divertimento e alle risate condivise tra quelle mura. Lo squillo di un telefono interruppe la piccola sfilata del moro, che guardò Gigi capendo che si trattava del suo cellulare. Quando Gigi glielo porse, Zayn rispose prima di leggere il nome sullo schermo.
«Harry? Sì, ti avevo chiamato. Ho bisogno che tu mi faccia un favore.» Disse Zayn afferrando il braccio di Louis per evitare di cadere. Gigi e Barbara si scambiarono una scrollata di spalle. Nessuna delle due aveva mai sentito quel nome e Gigi si chiedeva quale fosse il favore che il presunto Harry avrebbe dovuto fare a Zayn.
Le due riuscirono a captare solo sprazzi di conversazione.
«Ho bisogno che mi procuri un po' d'alcol» spiegò Zayn liberandosi definitivamente dalle scarpe e ritornando alla sua altezza naturale.
«Per domani sera» continuò. Non appena Gigi capì che quell'alcol sarebbe servito alla sua festa, decise di intervenire.
«Zayn, non voglio che ci sia alcol domani». Gli disse, voltandosi verso Barbara per ricevere la sua approvazione. Barbara non esitò a supportarla, poiché l'ultima cosa che entrambe avrebbero voluto era che il loro appartamento si riempisse di persone ubriache.
«Ti prometto che non sarà tanto» sussurrò Zayn coprendo con una mano il telefono, per evitare che Harry sentisse. «Grazie amico. A domani», continuò chiudendo definitivamente la telefonata. Gigi era furiosa, con le braccia incrociate al petto e un piede che non voleva saperne di smetterla di colpire il parquet.
Sapevano tutti come sarebbe andata a finire se avessero introdotto dell'alcol alla festa. Ci sarebbero state persone ubriache ovunque, in ogni angolo della loro piccola casa.
«Non tocca a Liam adesso?» disse Zayn per fuorviare la questione. Liam, che sperava che gli altri si fossero completamente dimenticati di lui, sgranò gli occhi e sospirò pesantemente, incrociando poi le mani come se stesse pregando.
«Vi prego di non esagerare» piagnucolò come un cucciolo indifeso. Per un attimo, Gigi e Barbara misero da parte la questione, sperando che il tutto non sfociasse in un casino assurdo e confidando che Zayn avesse buone intenzioni.
«Niall, lasciamo a te il compito di procurarti l'outfit per il nostro Payne» disse Louis sfregandosi le mani in fermentazione.
«Non esagerare, biondo tinto» lo richiamò Liam, mentre Niall, fingendo di non aver ascoltato, si allontanava dallo spazio per dar inizio alla ricerca di vestiti.
Meno di dieci minuti dopo, Liam era già vestito. Niall non si era risparmiato neanche stavolta, ma di certo non aveva esagerato tanto quanto avevano fatto con Zayn. Si poteva dire che il secondo malcapitato non era andato poi così male. Liam era stato costretto ad indossare una felpa larga, che andava letteralmente contro il suo modo di vestire, una t-shirt al di sotto, ed un pantaloncino di jeans. Inoltre, a completare il tutto, non potevano mancare gli accessori. Niall, che aveva dimostrato una strana passione per le parrucche, ne aveva fornita una bionda a Liam, accompagnata da una fascia per capelli rosa. Sebbene Liam avesse voluto lanciargliela addosso, indossò entrambe le cose prima di guardarsi allo specchio. Tutti scoppiarono a ridere e Liam, guardando il riflesso di Niall allo specchio, disse:
«Me la pagherai, Niall».
***
Come avete capito, questo è solo un capitolo di passaggio, che ho scritto perché ogni tanto mi piace immaginarmeli di nuovo tutti insieme a divertirsi. Detto ciò, vi aspetto al prossimo capitolo che conterrà una piccola sorpresa.
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DIVERTISSEMENT
FanfictionHarry Styles, ventitré anni, è uno dei ragazzi inglesi più belli ed incasinati di Washington. Persi i genitori, Harry non sa più cosa farsene della sua vita. Il suo rifugio? Il divertimento. Quello stesso divertimento definito da Blaise Pascal, filo...