2. Barbara

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Se il mondo avesse dovuto identificare due opposti, quelli sarebbero stati Harry e Barbara

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Se il mondo avesse dovuto identificare due opposti, quelli sarebbero stati Harry e Barbara.

Barbara era totalmente e completamente diversa da Harry.

Viveva perennemente nella sua aurea di felicità. Era espansiva e socievole con tutti, a differenza di Harry, che lasciava chiunque al di fuori e faceva fatica ad aprirsi. Barbara era un raggio di sole per i suoi genitori; il signore e la signora Palvin erano proprietari di una catena di imprese sparse in tutta Washington, quindi era piuttosto inutile definire e quantificare la loro ricchezza, ed erano letteralmente innamorati di lei. Qualsiasi cosa Barbara facesse, era sicura di ricevere il loro appoggio ed il loro consiglio. Nonostante appartenesse ad una delle famiglie più ricche ed agiate dello stato, Barbara non si era mai vantata sminuendo i suoi coetanei, anzi.

Barbara era circondata da amici di lunga data, tutte brave ed oneste persone che si teneva vicino sin dalla tenera età. Era una ragazza per bene e studiosa, con una carriera scolastica brillante ed un futuro imminente che sperava potesse essere ancora meglio. Viveva in uno degli appartamenti occupati dagli studenti del campus, la Washington State University, che manteneva grazie all'aiuto dei suoi genitori, che non le lasciavano pagare nulla, anche se lei si era già offerta più volte di lavorare per pagare da sola l'affitto e per guadagnarsi quel briciolo di autonomia e di indipendenza che i genitori non erano ancora disposti a darle. Per i signori Palvin, Barbara era ancora la loro bambina; quella stessa bambina che correva tra le braccia dei genitori ed andava dovunque, purché fosse con loro. Ma ora Barbara era una donna, al secondo anno di università ed i suoi genitori, fin troppo iperprotettivi, non riuscivano ancora a capirlo.

Barbara condivideva il suo appartamento con la coinquilina Gigi, nonché sua migliore amica dai tempi delle elementari, quando il primo giorno, Barbara, arrivata in ritardo come suo solito, dovette sedersi accanto alla bambina bionda, che le sorrideva e le stringeva la piccola mano. Da allora erano state inseparabili;  il loro era uno di quei rapporti duraturi, fondati non solo sul bene dell'una nei confronti dell'altra, ma anche sulla fiducia e sulla consapevolezza di esserci sempre. Gigi era sempre stata una grande sostenitrice di Barbara ed, anche nel suo periodo più difficile, la rottura con il suo ex fidanzato, era stata l'unica a riportarla in vita dopo una fase di transizione.

Ai tempi del liceo, Barbara e Gigi avevano conosciuto Zayn, attuale fidanzato di Gigi e, di conseguenza, grazie a Zayn, Barbara aveva incontrato Niall, Louis e Liam. Barbara li considerava rispettivamente la sorella ed i fratelli che non aveva mai avuto. I loro momenti, le risate condivise riempivano i giorni di Barbara che ringraziava il signore ogni giorno per aver avuto la possibilità di conoscere persone come loro. Se avesse dovuto dire a chi dei quattro fosse più legata, non avrebbe saputo farlo; erano tutti uguali per lei e tutti occupavano la stessa e medesima posizione all'interno del suo cuore. Passava la maggior parte del suo tempo con loro, e anche quando aveva tanto da studiare in vista di un esame, riusciva a ritagliare un po' di tempo da dedicare solo e soltanto a loro; loro che erano disposti a dedicarle tutto il tempo del mondo.

Si erano conosciuti tutti al liceo ed erano una di quelle comitive che i solitari invidiano. Barbara sapeva di poter contare su di loro in qualsiasi momento, e sapeva anche che ci sarebbe stata per loro, anche a distanza di tempo, anche quando ognuno di loro avrebbe intrapreso una strada diversa. Niall: il biondo irlandese dagli occhi azzurri aveva il compito di farla sorridere, non che gli altri non sapessero farlo, ma Niall sapeva quale fosse il momento giusto per uscirsene con una sua battuta che, seppure idiota, riusciva a tirarla su. Liam: il più saggio dell'intero gruppo, l'unico da ritenersi con la testa sulle spalle tra i sei, l'unico con un minimo di giudizio quando si trattava di fare qualche cazzata. Louis: il timidone -così lo chiamavano- . Louis era sensibile e tenero, tanto che Barbara era solita strizzargli le guance e spingerlo ad aprirsi di più. E poi c'era Zayn: il figo impegnato del gruppo. Barbara aveva sempre pensato che lui e Gigi fossero fatti l'uno per l'altra ed invidiava una relazione come la loro. Non era un invidia perfida, ma un invidia intesa più come adorazione e contemplazione della coppia perfetta su carta.

Barbara era stata fidanzata una volta, e non era una di quelle ragazze che hanno bisogno di un ragazzo diverso ogni settimana per sentirsi vissute e soddisfatte. Barbara credeva nel vero amore, quello che ti stravolge la vita, ed era sicura di non averlo ancora trovato. Non poteva dire di non essere stata innamorata di Kristov, ma il sentimento che provava nei suoi confronti non era nemmeno paragonabile a quello che avrebbe dovuto provare una fidanzata nei confronti del suo compagno. Si erano conosciuti al liceo, ed erano stati insieme dal quarto al primo anno di università. Era stata lei a lasciarlo, poiché la loro relazione non riusciva a darle ciò che cercava, e con il passare del tempo, era arrivata persino a considerare Kristov come Zayn, Niall, Liam e Louis.

Barbara non aveva un tipo ideale, ma sapeva che, se mai avesse dovuto scegliere e descrivere qualcuno che potesse piacergli davvero, avrebbe scelto qualcuno con gli occhi dello stesso colore dei suoi: Verdi. Aveva una certa ossessione con questo colore, tanto da aver dipinto la sua stanza di tutte le sue sfumature e gradazioni; dal verde bluastro, al verde opalo perlato. Gli occhi erano sempre stati la prima cosa che Barbara avesse mai guardato in qualcuno, e la cosa che la rendeva speciale, era che la maggior parte delle volte era riuscita a leggere oltre quel colore e carpire le emozioni che si nascondevano nell'angolo più profondo e nascosto dell'anima.

Barbara aveva i capelli castani, che risaltavano il suo viso dalla carnagione chiara, ed i suoi occhi. Aveva un fisico che la maggior parte della popolazione femminile avrebbe invidiato; eppure non si vantava. Odiava essere al centro dell'attenzione e, semmai qualcuno gliene avesse prestata più del dovuto, avrebbe cercato di spostare l'attenzione da se stessa. Barbara non sapeva di essere il sogno nel cassetto di gran parte dei ragazzi che seguivano o meno i suoi stessi corsi e che si ritenevano fortunati a vederla in quelle ore che trascorreva in classe tra i primi banchi per evitare di distrarsi, e non sapeva neanche che presto, molto presto,
qualcuno dagli occhi dello stesso colore dei suoi, l'avrebbe guardata in modo diverso.

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Kristof Somfai: primo fidanzato di Barbara Palvin.

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