6:30 del mattino
La sveglia squilla, ma Lara era già sveglia a causa della brutta nottata passata, durante la quale non era riuscita a dormire. Quella notte furono la nostalgia, i pensieri e la tristezza a vincerla.
È il secondo giorno di scuola dal rientro delle vacanze estive, ma vorrebbe che non fosse così.Si alza dal letto e si dirige verso il bagno, si guarda allo specchio e nota di avere un aspetto orribile. "Un po' di fondotinta sistemera' tutto", pensa tra sé . Si prepara e va in cucina, i suoi genitori stanno gia' facendo colazione quando la invitano a sedersi e fare lo stesso, ma lei si rifiuta, poiché sente il suo stomaco chiuso. Sua madre, Noora, era perfetta ed elegante gia' di prima mattina, il contrario di Lara, che può definirsi un po' malconcia.
Ovviamente, nessuno ha capito che il suo animo è triste, e torna in camera.
Noora:"Sbrigati, Lara, è tardi". Lara viene interrotta nell'intento di mettere i suoi capelli dentro l'elastico e urla in risposta un semplice "okay". Salgono in auto e si dirigono verso la scuola.
Lara è molto brava a scuola e i suoi voti rendono Noora, -quelle rare volte in cui se ne cura- una madre soddisfatta.
Suona la campanella che annuncia l'inizio della prima ora, Lara era già in classe, e quest'ultima comincia a riempirsi, ad un certo punto entra Cloè, colei che un tempo era la sua migliore amica, ma la quale, però non perse occasione di tradirla. Un'amicizia sbiadita fu la loro, finì da un momento all'altro e Lara non era forte, non ancora. Adesso si trova con le sue nuove amiche e sembra essere felice. Questa scena si rivela un déja' vu durante l'ora di pranzo a scuola, quando ad un certo punto, Lara le si avvicina.
Lara: "Sono stanca, ti devo parlare, è da tempo che devo farlo". Cloé la ignora.
Lara:"Non fingere indifferenza"
Cloé:"Non fingo indifferenza, semplicemente, nutro indifferenza nei tuoi confronti. C'è differenza". Lara sente il mondo crollarle addosso, poco dopo si allontana mentre quelle parole riaffiorarono nella sua mente. Com'è possibile essere così stronze? Le viene da piangere, si sente debole e in effetti lo è. Asciugò qualche lacrima. Mentre si dirige in classe, incontra una ragazza di sua conoscenza, di nome Jeff.
Jeff:"Ciao, Lara. Domani sera verrai alla festa?"
Lara, nella sua perplessita', ma con aria triste:"Festa?Quale festa?"
Jeff:"Quella di inizio anno, non ne sapevi nulla?"
Lara:"Ah, sì, comunque non credo di esserci."
Jeff:"Okay, ma io ti consiglio di venire, io e delle amiche stiamo organizzando questa festa, e ci stiamo impegnando molto per renderla fantastica".
Suona la campana, Lara sorride e si dirige verso la classe in cui si terrà la lezione di matematica.
Entra in classe e l'unico posto libero è quello accanto a Mike, il ragazzo che le fa la corte da 3 anni, ma che lei continua a respingere. "Che palle", pensa tra sé. Lara si siede, Mike la saluta e lei ricambia. Alla fine della lezione Mike le ronza in torno e prova a convincerla ad andare alla festa. Alla fine ci riesce, certo, magari non subito, ma ci riesce. Ma solo perché lei vede in quella festa l'opportunita' di riappacificarsi con Cloé, che, pur essendo stata una vera e propria stronza, lei continua a voler bene.Sfinita, a causa delle ore di sonno perse, e per le interrogazioni sostenute, torna a casa. Svolge gli esercizi assegnati e va a letto senza cena. Questa sera piove molto forte e lei ama la pioggia, le ricorda il suo stato d'animo. I suoi genitori non sono in casa e lei si sente sola. Si addormenta nella speranza di non risvegliarsi.
La mattina seguente, Lara sembra avere un aspetto migliore e anche il meteo sembra averlo.
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•My Best Mistake•
RomanceLara si avvicina a lui, ma quest'ultimo resta immobile. Lei fa per baciarlo, ma lui si allontana. Lara:"Che c'è?" Derek:"Bada, ragazzina, stai per commettere uno dei tuoi peggiori errori." Lara:"E se invece fosse il mio migliore errore?" "Anche il p...