*Suona la sveglia*
"All the ringing alarms screaming all over you know how to release all your doubts and wake up from coma and all the wandering charms drive you sober untie the rope 'round your arms and fly away"
La intro di Coma di Gemitaiz e Victor Kwality è la mia nuova suoneria per la sveglia.
Mi alzo canterina perché faccio partire la canzone per intero e vado verso il bagno. Faccio una doccia veloce mentre canto, mi asciugo mentre canto, mi vesto -indovinate un po'?- mentre canto.
Oggi, dato il caldo, ho preferito indossare un vestitino bianco con fiori rosa e tennis stesso colore della fantasia dell'abito. Enzo Miccio levati proprio. Raccolgo i capelli in un ordinato chignon e metto un filo di mascara.
Ammiro la mia figura allo specchio e sono soddisfatta del mio aspetto.
Narcisista come al solito.
Me lo posso permettere.
Smettila, ti prego... Comunque sei in ritardo Manuel ti aspettava per le 10 e sono già le 10:30.
Una lady si fa sempre attendere.
Sei un caso disperato...
Esco da casa, saluto alcuni vicini che a quanto pare stanno uscendo e mi incammino verso casa del mio best.Decido di controllare le innumerevoli notifiche sul cellulare: ignoro i cessi ambulanti che vorrebbero provarci con me, rispondo ai messaggi delle mie amiche e noto due chiamate perse da Manuel; me ne farò una ragione.
Comunque non ti sei allenata.
Non si prende peso in tre giorni.
Quando arrivi a casa però ti alleni, vero?
Sì, basta che mi lasci in pace.
Perfetto. Perché non guardi se nelle vicinanze della tua scuola ci sono palestre?
Effettivamente ho il cellulare in mano, non mi costa nulla.
Apro Google Maps e vedo che ci sono ben due palestre vicino i dormitori della scuola. Ottimo!
Ti sei tolta il pensiero, vedi?
Grazie coscienza, ogni tanto sei utile; quasi quanto la tecnologia.
Sono arrivata da Manuel. Suono il campanello e mi apre con un sorriso a trentadue denti."Tesorino!" Mi strizza le guance, odio quando lo fa!
"Smettila subito Manu" lo fulmino con lo sguardo.
"Sei bella come una bambolina, perdonami! Su su, entra." Mi lascia spazio per entrare e andiamo verso la sua stanza.
"Allora Manu, cosa mi racconti?" Sorrido; lui mi fa sentire veramente bene e accresce la mia autostima.
"Tyler è fantastico a far-" lo interrompo.
"Non voglio saperlo Manu, ti prego evitiamo le cose pervertite." Non riesco a trattenere le risate. Avere un migliore amico gay è una cosa bellissima.
"Comunque tesorino, tu cosa mi racconti?" Si sdraia.
"Mmh in realtà sono nei casini..." Mi stendo anch'io, tra me e Manu, per ovvi motivi, non esiste imbarazzo.
"Non mi aspettavo altro, guarda..." alza gli occhi al cielo.
Gli spiego la situazione in breve e lui spalanca gli occhi.
"Non può essere vero... Non possono allontanarti da noi e dalla boxe." È abbastanza arrabbiato.
"Dicono ci vedremo tutti i weekend e so per certo che lì vicino ci sono due palestre." Faccio dei cerchi con il pollice sulla sua coperta.
"Va bene. Allora io e te non abbiamo più nulla da dirci. La Cara cara che conosco combatterebbe per non allontanarsi." Si alza e mi apre la porta.
"I veri amici non sono così egoisti." Lo guardo male, mi alzo ed esco.Che strano sto tipo.
Non è strano, è solo bastardo.
Dici così solo perché sei arrabbiata.
Ma è possibile che siano tutti così superficiali ed egoisti? Non si rendono conto che forse quella scuola è davvero il meglio per me?
Nonostante ci sia lui? Vederlo tutti i giorni per te sarà una tortura psicologica.
Me ne rendo conto ma cercherò di evitarlo il più possibile, non voglio altri problemi; sono così stanca...
A pensarci bene non hai detto a nessuno della sua presenza lì.
Se l'avessero saputo si sarebbero arrabbiati ancora di più...
Sta di fatto che quello ti ha praticamente buttata fuori.
Gli do due giorni al massimo... Tornerà a chiedermi scusa come un cucciolo con la coda tra le gambe.
Probabilmente sì ma tu non ci sarai.
Esattamente, ciò che ha fatto è imperdonabile.
Ma com'è che questa mattina andiamo così d'accordo?
Stai zitta.
Mai. Ad ogni modo ora che sei a casa hai del tempo per allenarti!
Ottimo. Ho proprio bisogno di picchiare qualcun... Ehm, qualcosa.Vado nella mia stanza per cambiarmi, in cucina a prendere l'acqua e sono finalmente nella stanza che funge da palestra. Metto la musica, lego i capelli e sono pronta.
Inizio con addominali e flessioni, poi faccio le trazioni alla sbarra, salto con la corda, sollevo i pesi per diverse serie e finalmente mi alleno con il sacco.
Due ore dopo sono sfinita. Sento l'acido lattico in ogni parte del corpo, sono tutta sudata e ho talmente tanta fame che potrei mangiare anche il tavolo.
Effettivamente è ora di pranzo ma prima dovrei lavarmi. Le scelte difficili della vita.
Vai a farti una doccia. Puzzi.
Ma ho fame.
Vai a lavarti immediatamente.Ignoro la coscienza e vado in cucina. Mangio pollo alla piastra con contorno di mais e lattuga.
Chi sei tu? Cos'hai fatto a Cara?
Ho la coscienza più idiota della storia. Dopo un allenamento è normale che io non mangi schifezze.
Non ti riconosco...
Butto le stoviglie nel lavello, non le lavo nemmeno pagata; devo andare a lavarmi.
Passo un bel po' di tempo sotto la doccia e quando esco, dopo essermi vestita, mi butto a letto e mi addormento.Prendo il cellulare. 16.55: ho dormito tutto il pomeriggio praticamente.
Mi alzo e, dato che non so cosa fare, decido di portarmi avanti con lo studio.
Vuoi studiare? La scuola è finita due giorni fa! Guarda un film.
No; più preparata arrivo lì, meglio è.
Mi alzo dal letto e apro il libro di chimica inorganica dell'università. Non chiedetemi perché ce l'ho. Salto i primi capitoli, so già tutto quello che è scritto in essi. Il capitolo 5 parla di stechiometria in maniera molto approfondita quindi decido di studiarlo, a scuola l'abbiamo affrontata solo approssimativamente.
Due ore dopo tra stechiometria e redox universitarie ho il cervello completamente fritto.Mio padre entra nella mia camera, sono contenta che mi trovi qui a studiare, almeno capisce che mi impegno anche d'estate e, a quanto pare, è soddisfatto per ciò che vede.
"Scusami Cara, stavi studiando e ti ho interrotto?" Mi appoggia una mano sulla spalla spostando i capelli.
"Tranquillo, studio da due ore e il mio cervello non ce la fa più." Sorrido leggermente.
"Come mai ti stai portando avanti con lo studio?" Si siede sul mio letto.
"Voglio essere preparatissima nell'altra scuola." Mi vado a sedere accanto a lui.
Annuisce; "mi dici la verità?" Si è fatto improvvisamente serio.
"Certo, come sempre." Dove vuole arrivare?
"La Cara ribelle che conosco io non se la sarebbe fatta ripetere due volte un'occasione del genere. Perché mi hai dichiarato guerra? Voglio solo il meglio per te." Mio padre è molto attento ai miei comportamenti, mi conosce bene e sa che ciò non è normale.
"Papà qui ci sono i miei amici, la boxe e te e mamma; mentre lì non c'è nessuno..." Non posso dirgli chi c'è lì...
"Prometto che faró richiesta alla palestra della scuola per farti fare boxe ogni volta che vu-" Non lo faccio finire.
"PAPÀ TI AMOO" urlo e lo abbraccio forte, forse troppo... Per me questo significa molto, vuol dire che farebbe qualsiasi cosa per farmi felice.
"Tesoro, ti prego controlla la tua forza" ridacchia.
"Ops!" Rido imbarazzata.
"Ritornando al discorso... Per te fare amicizia non è mai stato un problema; sei talmente bella che se volessi, potresti trovare anche un ragazzo." Ha uno sguardo un po' preoccupato.
"Sinceramente un ragazzo è l'ultima cosa che voglio in quella scuola..." Questo non lo dovevo dire.
"Perché dici così?" Si tocca il mento.
"Papà lì ci studia uno dei miei ex. Dopo lui ho rifiutato qualsiasi altro ragazzo..." È mio padre, con lui posso parlare.
"Questo non lo sapevo Cara..." È sbiancato in volto. Cosa? Si sente in colpa?
"Non preoccuparti." Non voglio abbia ulteriori pensieri, sta facendo così tanto per me...*Spazio autrice*
In alto Manuel✨❣️
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Noi siamo caos
RomanceSono Cara, ho 17 anni e la mia mente contorta ha deciso di fare un casino in questo mio ultimo anno da minorenne. Non soffro di personalità multipla ma è come se due persone completamente diverse vivessero in me. Da un lato sono femminile, dall'altr...