Capitolo quattro.

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The problem is 
not to endure pain.
The problem is 
pretending not
to have it.
 

Capitolo quattro. 


Sono passate due settimane da quando ho promesso a Calum e Luke che avrei provato a conoscere meglio Ashton e devo ammettere che ultimamente riusciamo finalmente ad avere una conversazione normale. O almeno, quelle poche volte in cui abbiamo voglia di parlarci. Per il resto del tempo, invece, preferiamo ignorarci.

Luke, al contrario di Ashton, è di una dolcezza infinita. Ogni volta che ci incontriamo non perde tempo a chiedermi come sto e ad abbracciarmi, lo stesso Calum e Michael, e io glielo lascio fare, perché a volte è proprio ciò di cui ho bisogno. Non riesco davvero a capire come facciano le persone ad avere paura di loro. Non trovo mai il coraggio di chiederglielo, mentre ogni volta che provo a domandarlo a Scarlett lei trova sempre un modo per cambiare discorso e non rispondere, il che mi irrita da morire.

«Signorina Green.» Mi richiama il professor James, di storia «Lei e il signorino Hemmings volete per caso un giornale e una tazza di cioccolata calda?»

«Vada per la cioccolata calda, prof.» Risponde Luke, sorridendo.
Scoppio a ridere, beccandomi uno sguardo fulminante dal professore.

«Un'altra parola e vi cambio di posto.» Ci avvisa, per poi tornare alla spiegazione della sua noiosissima lezione.

Sbuffo e sposto lo sguardo su Luke, che sta facendo facce buffe alle spalle dell'uomo. Mi porto una mano alla bocca per non scoppiare di nuovo in una risata. L'ora di storia è bella solo perché c'è lui con me.

Sento il cellulare vibrarmi nella tasca dei jeans, così lo tiro fuori e noto che quest'ultimo mi ha appena mandato un messaggio. Mi volto verso di lui, che m fa cenno di leggere, quindi clicco su di esso e faccio come mi ha detto.


"Da: Lukey.


Se il professore non vuole che parliamo, lo faremo così. Mi chiedevo se stasera ti andasse di uscire insieme, solo io e te."



Gli rivolgo uno sguardo interrogativo e mi affretto a rispondere.


"A: Lukey.

Certo! A che ora?"



Lo sento sorridere e le sua risposta arriva un secondo dopo.


"Da: Lukey.

Alle nove."



Riporto il telefono in tasca, per poi voltarmi verso di lui e sorridergli. In realtà non mi aspettavo che mi facesse tale proposta, ma ammetto che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Mi chiedo di cosa vorrà parlarmi.

  ❓ ❓ ❓       

La campanella della seconda ora finalmente suona. Mi affretto a raccogliere la mia roba e mi dirigo in mensa, dove la maggior parte degli studenti sta già richiedendo il proprio pasto. 

Predo uno dei tanti vassoi posti su un mobiletto e mi metto in fila. Quando arriva il mio turno richiedo le prime cose che vedo e accorro a prendere posto, accanto a Michael, Calum, Luke e Ashton, i quali stanno già mangiando.

«Come sono andate queste prime due ore di agonia, ragazzi?» Ci domanda Michael.

«Oh, la prima ora è andata benissimo!» Luke mi guarda e scoppia a ridere, con me al seguito.
«Cos'è successo?» Chiede Calum, visibilmente curioso.
«Beh, il professore ci ha rimproverati perché continuavamo a parlare e non appena si è voltato Luke ha iniziato a fargli facce buffe alle spalle e per tutta l'ora lui non si è accorto di nulla, nonostante si voltasse a guardarci!» Rispondo, trattenendomi dal ridere ancora una volta.

OBSESSION | ASHTON IRWIN. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora