He could make me laugh.
And I really needed it.
Capitolo diciassette.
"A: Ash.
Ti aspettiamo al parco tra un'ora.Xx A."
Quando usciamo da scuola è ora di pranzo, così invio un messaggio a mia madre per dirle che pranzo con Luke e un altro ad Ashton. Non lo vediamo da questa mattina e siamo determinati a scoprire se ciò che ha detto Lucy è vero. Ma più non abbiamo sue notizie e più i dubbi sulla sua colpevolezza crescono.Calum e Michael ci avvisano che ci raggiungeranno direttamente al parco, così io e il biondo decidiamo di andare al Mc. Non ho per niente fame, eppure accetto che mi offra un panino.
Prendiamo posto in uno dei tanti tavoli e iniziamo a mangiare.
«Credi che Ashton abbia davvero picchiato Lucy?» Gli chiedo, incerta.
«Non lo so, Amber. Vorrei dire di no, ma è da stamattina che non ci dà segni di vita e ora come ora non me la sento di escludere che possa essere vero.»
Non rispondo, continuo semplicemente a mangiare il mio panino in silenzio. Quando finiamo decidiamo di dirigerci al parco. Sono così agitata che non faccio altro che ripetermi: "Fa che non sia vero, fa che non sia vero, fa che non sia vero". Spero che Dio, almeno questa volta, mi stia ascoltando.
🙏 🙏🙏
Arrivati al parco, Calum e Michael sono già qui, intenti a fumarsi una sigaretta.
Aspettiamo Ashton per dieci minuti, finché non lo vediamo sbucare da un vicolo. Getta la sigaretta che stava fumando e viene da noi. Prende posto sull'erba verde e ci guarda uno a uno. Ho un brutto, bruttissimo presentimento. Le mani iniziano a sudarmi e ogni due secondi mi ritrovo a pulirle sui jeans.
«Quello che ha detto Lucy è vero. Siete contenti adesso?» Si alza e fa per andarsene, ma Luke lo afferra per un braccio.
«Siediti, ora!»
Ashton sbuffa, ma ubbidisce «È successo qualche giorno dopo averle dichiarato i miei sentimenti. Ero distrutto e mi ubriacai. Stavo tornando a casa, quando lei mi raggiunse. Iniziò a parlarmi del ragazzo che le piaceva, che avevano deciso di incontrarsi. Io continuavo a dirle di smetterla perché mi faceva male tutto ciò, ma lei continuava e continuava e continuava. Iniziò a chiedermi se ero vergine, se l'avevo già fatto con qualcuna e quando le dissi di no mi rispose che ero un pappa molle, che l'unica cosa che sapevo fare era segarmi sulle sue foto, che avrei dovuto trovare una ragazza oppure sarei rimasto vergine a vita. Continuava a prendermi in giro e a dirmi: "Povero Ashy, vuole che io gli faccia un pompino e che salti sul suo cazzo di merda". Io... Non so cosa mi prese, ma le mollai uno schiaffo in pieno viso. Non avrei mai voluto farlo, ma mi fece incazzare così tanto che persi il controllo. Le spaccai un labbro, non mi accorsi di quanta forza ci avevo messo.» Mi guarda «So a cosa stai pensando, Amber. Che se l'ho fatto a lei posso farlo anche a te, ma non è così. Non ti toccherei nemmeno con un dito, lo giuro. Mi dispiace di non avervelo detto prima, ragazzi. Mi sono odiato così tanto e ancora oggi non riesco a perdonarmelo, volevo solo dimenticarlo.»
Piango. Piango perché so che ci sono così tante cose di Ashton che non so e che forse verrei a sapere solo grazie agli altri e mai a lui.
Piango perché solo adesso mi accorgo che io, questo ragazzo del quale sono così tanto innamorata, non lo conosco affatto. E forse tutto ciò che so, che credevo di sapere, un giorno si rivelerà tutto falso.
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OBSESSION | ASHTON IRWIN. [COMPLETA]
FanfictionAmber e Ashton sono due facce della stessa medaglia. Acidi, freddi, strafottenti e con la paura di affezionarsi di nuovo a qualcuno. Ma quando due persone sono destinate a stare insieme, niente e nessuno può ostacolare il destino. Tratto dalla stor...