OBSESSION | ASHTON IRWIN. [COMPLETA]

Capitolo quindici.

When they were together,
it was as if nothing else existed in the world.

Capitolo quindici.

Ashton.

Non appena vedo Amber appoggiata al cancello della scuola non riesco a non trattenere un sorriso, consapevole del fatto che sta aspettando me. Mi fermo ad osservarla, in tutta la sua bellezza: le sue gambe, le sue mani, il modo in cui le passa fra i capelli in modo assente; la sua bocca, i suoi occhi. Per quanto mi riguarda, non c'è nulla in lei che possa nemmeno lontanamente essere ritenuto imperfetto.

Faccio un sospiro felice e mi avvio verso di lei. Non appena si accorge di me mi sorride, con quelle fossette ai lati della bocca che trovo adorabili in lei, ma odio in me. Le prendo la mano e le stampo un dolce bacio sulle labbra. 

«Buongiorno, piccola.»

«'Giorno.» Mi sorride nuovamente. 

«Come siamo felici questa mattina, c'è qualcosa che dovrei sapere?» La prendo in giro. 

«Mh, no, niente di che.» Mi fa la linguaccia. 

Le stringo ancora di più la mano, mentre con l'altra apro l'enorme cancello della scuola. Gli occhi di tutti i presenti si posano sulle nostre mani, dopodiché iniziano a parlottare fra di loro.

Questa gente pensa di sapere tutto, ma in realtà non sa nulla. Io per loro sono lo "stupratore", quello che non si merita una così bella ragazza come Amber. "Come fa a stare con lui?", "l'avrà costretta! Se non stai con me ti ammazzo di botte, le avrà detto!", "povera ragazza, forse ha problemi mentali". Ecco tutto ciò che odo dire da quando siamo entrati e spero con tutto me stesso che Amber non se ne sia accorta, ma purtroppo so che l'ha fatto ancor prima di me. 

Mi volto a guardarla; il suo guardo è impassibile, non riesco a capire cosa stia provando in questo momento. Le lascio la mano e le prendo il volto, costringendola a guardarmi negli occhi. 

«Mi dispiace così tanto, Amber. La gente è così crudele.» 

«Ash» Mi prende le mani e le stringe dolcemente fra le sue «Tutto quello che desidero è stare con te, non m'importa del giudizio degli altri.»

«Ne sei sicura, piccola?»

«Sicurissima.» Mi bacia, e per un attimo mi sembra come se il mondo intero si sia improvvisamente arrestato.

  😚 😚😚    

La matematica è la peggior materia che possa esserci per me. A cosa serve? A un bel niente, solo a rovinarci la vita! E quest'ora sembra non passare mai. Mentre il professor Jekins spiega, io non ascolto una parola. Me la cavo quasi in tutte le materie, ma in questa proprio no, e poi il professore sembra avercela sempre con me. 

«Irwin, sai risolvermi questo calcolo?» Alzo gli occhi per guardarlo, per niente sorpreso che si sia rivolto a me. Sa che non ne sono in grado, ma si diverte a mettermi in imbarazzo davanti a tutta la classe. O almeno così crede, perché ormai del giudizio degli altri non me ne faccio un bel niente. 

«Mi dispiace professore, ma sono del parere che la matematica non serva a nulla, quindi per tanto no, non so risolvere il suo stupido calcolo. Se lo risolva da solo, visto che è un professore dovrebbe esserne in grado, o sbaglio?»