Capitolo ventotto - Epilogo.

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Something tells me 
I'm going to love you forever.


Capitolo ventotto – Epilogo. 

«Dopo tutto questo tempo vuoi finalmente dirmi il perché?» Avverto la rabbia montarmi dentro; quella rabbia che ho represso in tutti questi anni. «Hai avuto sei anni, Ashton! Sei cazzo di anni! E non ti sei mai fatto vivo. Né una chiamata, né un messaggio, né un cazzo di "auguri" al mio compleanno, niente di niente, sei sparito! Hai idea di quello che ho passato? Per un anno ho vissuto l'inferno, domandandomi cosa avessi fatto di male per mandarti via da me, a chilometri di distanza. Ogni volta che chiedevo spiegazioni ai nostri amici se ne uscivano sempre con: "L'ha fatto per proteggerti" e guai se domandavo: "Proteggermi da cosa?", chiudevano la bocca e non parlavano più finché non cambiavo argomento. È stato Luke a farmi riprendere, almeno per metà, perché quell'altra metà è rimasta ancorata a te. Non sei stato tu, tu mi hai solo distrutta. Mi avevi promesso che non mi avresti lasciata mai, ma invece lo hai fatto e non te lo perdonerò mai!» 

«Stai con Luke ora, vero?» 

Dopo quello che gli ho detto conta soltanto il fatto che stia o meno con Luke?

«Sì, stiamo insieme.» Rispondo, fredda.

«Dopo di te non sono stato più con nessuna, nemmeno una sveltina, nulla. Te lo avevo promesso.» Non posso crederci, davvero lo ha fatto? Davvero mi ha aspettata per sei anni?

«Okay.» Dico soltanto.

«Lascia che ti spieghi, dopodiché ti lascerò in pace per sempre, se è quello che vuoi davvero. Ma lasciami soltanto spiegare il perché.» 

«Okay.» Ripeto.

«Il giorno prima di partire ho ricevuto una chiamata, ero mio zio da Singapore, che mi avvertiva del fatto che mio padre era da poco uscito di prigione. Non sapeva come, ma l'aveva fatto. Ho subito realizzato che se fossi rimasto qui, mio padre sarebbe venuto a cercare me e mia madre, ma non solo, se avesse saputo che avevo una ragazza, Dio solo sa cosa ti avrebbe fatto. Così mio zio mi ha chiesto di trasferirci lì e mi ha promesso che avrebbe pagato tutto lui, anche le spese mediche per mia madre, che ora, se ti interessa, sta benissimo. Ho accettato, non solo perché avrei potuto finalmente curare mia madre, ma perché così avrei potuto tenere al sicuro te. Ho preferito non dirtelo, così non sarei stato costretto a vederti mentre ti spezzavo il cuore e mi sono pentito di questa scelta, avrei dovuto almeno dirti addio, anche se poi sei venuta in aeroporto. Non ti ho chiamata, né scritto, per fare in modo che tu mi odiassi, così ti avrebbe fatto meno male, ma so che non è stato così, anzi, forse te ne ha fatto solo di più. Sono qui, oggi, perché ho saputo che mio padre è morto, avevo chiesto a Luke di investigare per me. L'hanno trovato dissanguato dietro un cassonetto nei posti malfamati di Sydney, così a questa notizia la prima cosa che ho fatta è stata venire da te, per raccontarti finalmente perché ho fatto quello che ho fatto sei anni fa, e se tornassi indietro lo rifarei ancora, solo per tenerti al sicuro. Chiesi a Luke di prendersi cura di te e ha fatto un buon lavoro, sono felice che stiate insieme.» 

Inizio a piangere. Per tutto questo tempo non ho fatto altro che infuriarmi quando mi veniva detto "lo ha fatto per te", perché non riuscivo a capire; ma ora sì, dopo sei lunghi anni. 

Lo ha fatto per tenermi al sicuro, per far sì che stessi bene e fossi felice, anche se finora non ero riuscita a comprenderlo. Ashton mi ha amata a tal punto da far di tutto per me, perfino trasferirsi a chilometri di distanza solo per la mia incolumità. 

OBSESSION | ASHTON IRWIN. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora