Capitolo ventisei.

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I who never needed anyone, 
now I tremble at the thought of you 
away from me.



Capitolo ventisei.


Ashton.


Sono le nove di sera quando passo a prendere Amber. Michael mi ha gentilmente prestato l'auto, così mi fermo sotto casa sua ad aspettare che scenda. Sento i nervi tesi e quando la vedo uscire e venire verso di me il cuore prende a battermi più forte. Calmati, mi dico, ma questo, di rallentare, non vuole saperne nulla. 

Entra in macchina col sorriso stampato sul volto, e subito si allunga per darmi un bacio sulle labbra. Indossa un vestito nero, semplice, che le arriva fin sopra al ginocchio e ha arricciato i capelli. Dio, quant'è bella, e non riesco a capacitarmi del fatto che sia mia. Sarà sempre mia, non importa cosa accadrà. Io appartengo a lei e lei appartiene a me, e niente e nessuno potrà mai metterlo in dubbio. 

Le sorrido anch'io e metto in moto l'autovettura, mentre lei accende la radio e le note di "Perfect" di Ed Sheeran ci invadono le orecchie. 

Iniziamo a cantarla, per poi scoppiare a ridere due secondi dopo perché nessuno dei due conosce a memoria le parole. Quanto mi mancherà tutto questo: il suo sorriso, la sua risata, i suoi capelli, il suo carattere che lei definisce sempre "insopportabile", ma del quale io sono innamorato alla follia. Il suo corpo che è solo un qualcosa in più; i suoi occhi, così azzurri e così intensi. Mi mancherà anche dormirle accanto o semplicemente restare sveglio per guardare lei farlo. E mi mancherà accarezzarla, i suoi baci, i suoi abbracci, persino le litigate. 

Io la amo. 

Dio, quanto la amo.

Non ci sarà mai nessun'altra. 

Mai e poi mai.

💖 💖 💖 

Una volta arrivati a destinazione mi fermo a guardarla mentre le apro la portiera e lei osserva il luogo in cui l'ho portata. Siamo al mare, come al nostro primo appuntamento. Recupero le coperte, la tovaglia, il cesto col cibo e le bibite dal cofano, e insieme ci incamminiamo in spiaggia. Dentro di me prego che sia tutto perfetto per questa sera, perché non ce ne saranno altre.

Stendo la tovaglia e prendiamo posto su di essa. Amber afferra il cesto al mio fianco e piano piano inizia a svuotarlo. Intanto io la fisso e penso al fatto che sia la mia felicità. Rimarrà tale anche quando saremo a chilometri di distanza.

«Ash, non posso credere che tu mi abbia portata qui, è dove abbiamo avuto il nostro primo appuntamento. Cerchi di fare il romanticone?» Mi sorride. 

«No, ho soltanto pensato che sarebbe stato bello.» Le sorrido di rimando.

«È magnifico, amore.» 

Avverto il cuore fermarsi, mentre assimilo il fatto che mi abbia appena chiamato "amore". Non l'ha mai fatto e forse potrà sembrare stupido, ma io, soltanto per un attimo, mi sento l'uomo più felice del mondo. E questa parola è ancora più bella pronunciata dalle sue labbra. 

Provo a fingere che la cosa non mi abbia colpito più di tanto e afferro un pezzo di pollo, lo cospargo di maionese e lo mangio. Arriccio subito il naso, è stato uno sbaglio, odio la maionese, ma ho pensato a quando al primo appuntamento Amber mi chiese se sul pollo ci volessi la maionese e io le risposi che non mi piaceva, arricciando il naso. L'ho provata solo per lei.

OBSESSION | ASHTON IRWIN. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora