Capitolo ~ 5 ~

952 28 6
                                    

Non appena le ore finirono, correndo, mi avviai verso la macchina di mio padre che aspettava fuori.
«Muoviti ad andare a casa che ho la diarrea» dissi mentendo.
Lui non appena sentì ciò, accelerò sorpassando tutte le macchine le quali suonavano dietro di noi.
Per tutto il tragitto, grazie a Dio corto, continuavo a muovere e a far tremare la gamba che fino a un certo punto, mio papà posò la mano sulla mia gamba fermandola e chiedendomi se avevo qualcosa che non andava. Come potevo dirgli che dentro la mia vagina, il prof con il quale avevo scopato ieri fino a farmi venire mille volte su di lui, mi aveva infilato due palline che stimolavano all'orgasmo e guarda a caso, lui aveva il telecomando.
"Come reagirebbe tuo padre se avessi il l'orgasmo proprio nella sua macchina?"
Non appena lessi quel messaggio, sgranai gli occhi deglutendo e cercando di restare calma.
"Perché dovrei venire quando tu non mi vedi? Meglio se vengo stasera a casa tua e fai venire con le tue mani grosse, non credi?"
Il cosino, non appena poggiai piede dentro casa, cessò di vibrare il che mi tranquillizzò parecchio essendo che appena girai l'angolo, mia zia e mia cugina vennero in visita.
Per tutto il tempo restai seduta sul divano con i piedi incrociati e il telefono in mano. Ascoltai poco dell'argomento dato che l'unica cosa di cui parlava mia zia, era di quanto sua figlia fosse brava, mandandomi frecciatine e continuando a chiedermi cosa avevo intenzione di fare dopo la scuola.
Guarda a caso, avevo fatto una cosa che tua figlia, fino a quest'eta', 23, non fece: scopare.
Volevo urlarlo, dirgli che avevo scopato con un figo di 27 anni il quale era il mio prof di ginnastica.
Ma l'unica cosa che feci fu rispondere con un non lo so e ridere.
Chiamata da: Justin Drew Bieber
Non appena lo notai, lo impostai sulla modalità silenziosa.
"Piccola, faresti bene a rispondere se non vuoi che ti faccia venire proprio davanti alla tua zia"
Posando il telefono all'orecchio sorrisi mentre mi allontanavo da loro e chiudermi nella mia camera.
«Sei impazzito?» domandai lasciandomi un respiro.
Da quanto sentivo attraverso il telefono, potei sentire la sua eccitazione nella sua voce, il ciò non fece altro che voler dire di aumentare la velocità e farci venire entrambi, al telefono.
«Vieni stasera da me piccola?» domandò con una voce roca.
Mi guardai attorno cercando di non essere sgamata da qualcuno.
«Devo studiare» mormorai alzando gli occhi al cielo.
«Ti aiuto» disse facendo una piccola risata.
«Come, facendomi venire mille volte e scopandomi nella tua piscina?» domandai ridendo.
«Ammettilo che ti è piaciuto» disse.
«Cazzo se mi è piac...»
Non feci in tempi a finire la frase che fece partire le palline vibrando tra le mie gambe.
Serrai la mascella sedendomi sul letto e controllandomi.
«Dannazione Justin, fallo smettere» sussurrai.
Lui ridendo fece proprio il contrario: aumentò la velocità.
«Spogliati» disse «spogliati e stenditi sulla ringhiera del letto»
Sgranai gli occhi e senza disobbedire più di tanto, feci ciò che lui mi diceva. Iniziai a sfiorare la mia vagina contro il legno freddo mentre lui aumentava la velocità. Muovevo il bacino il più il fretta possibile cercando di venire e proprio quando ero sul punto di farlo, lui lo fermò.
«Non così presto bambolina» mormorò.
Chiudendo gli occhi mi tolsi dalla ringhiera buttandomi sul letto morbido e respirando velocemente.
«Ti prego, vengo stasera a casa tua ma lasciami andare giù, dubiteranno sicuramente qualcosa»
Lui ridendo lo fece fermare dal vibrare «va bene dai» mormorò «ti aspetto stasera»
Mi vestì velocemente e chiudendo la chiamata, scesi giù dove erano ancora sedute a parlare.
Santo cielo, avete una casa? Andatevene.

«Ti prego fallo per me» la supplicai «davvero, mi piace tanto questo ragazzo»
Lei per un instante restò zitta poi uscì fuori con un «Va bene però lo voglio conoscere»
Ridendo dissi solamente un va bene.
Se solo avessi l'idea di chi è..
Lo conosci davvero bene Gio, molto bene.

 Lo conosci davvero bene Gio, molto bene

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Il mio professoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora