Capitolo ~ 3 ~

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Potei sentire benissimo la risata vicino al mio orecchio «godi?» chiese infilzando le unghie nella mia schiena.
Gli diedi uno schiaffo sulla spalla tenendo gli occhi strizzati dal dolore mentre lui era ancora dentro di me, che non voleva uscire proprio per farmi soffrire.
«È grosso» mormorai cercando di togliermi dalle sue braccia ma fu inutile.
Cercava in tutti i modi di farlo entrare tutto dentro di me, ignorando il dolore che io sentivo sul momento.
Mi lasciai controllare da lui dato che lui aveva più esperienza di me in queste cose.
Sebbene fosse dentro di me da qualche minuto, sentì i muscoli della mia vagina ristringersi attorno al suo cazzo. Fu proprio in quel momento che lui incominciò a penetrarmi velocemente provocandomi lo squirto sott'acqua.
Mi aggrappai a lui gemendo il suo nome e dicendogli di andare più forte che stavo per venire una seconda volta.
«Ti prego, fai più forte» mormorai.
Nonostante il dolore che sentivo a causa del suo cazzo troppo grande, ero ossessionata. Lo volevo tutto dentro di me, che non si fermasse ma mi continuasse a penetrare.
Con la mano sotto acqua, iniziò a stuzzicare il mio clitoride sfregandolo tra l'indice e il pollice.
«Professor Bieber» sussurrai lasciando cadere la testa all'indietro «le piace la mia piccola figa attorno al suo enorme cazzo?» domandai tenendolo stretto a me.
Lui mi fissava direttamente negli occhi mentre continuava a fare fuori e dentro, i suoi occhi, mi facevano eccitare ancora di più perché si poteva notare dentro ad essi quanta voglia aveva di me, del mio corpo.
«Si cazzo, si» urlai quando ormai raggiunsi il secondo orgasmo «mi faccia venire ancora»
Quando notai che stava per venire lui mi afferrò di peso e mettendomi sott'acqua, mi infilò tutto il suo cazzo con la sperma che ormai deglutì.
Per i capelli, mi tirò fuori e presi una boccata d'aria sorridendo.
Mi pulì i lati della bocca deglutendo tutto, senza mancare manco un goccio.
«Delizioso» dissi leccandomi le labbra «la prossima volta però mi faccia il piacere di venirmi dentro»
Ridendo, mi portò proprio sul bordo della piscina dove stava il getto.
Mi mise a galla e posandomi la testa sul suo petto, raddrizzò il getto proprio sulla mia vagina.
«Ora, perché non facciamo un gioco?» chiese iniziando a stimolarmi «se vieni, il 60 in pagella non lo prendi»
Continuando a muovere il bacino cercai di non venire un'altra volta sebbene sentivo lo stimolo.
Lasciai cadere il capo all'indietro mettendo tutto il suo cazzo nella mia bocca e leccandolo dalla punta fino ai testicoli.
«Non ti preoccupare del mio cazzo, ci penseremo dopo» disse.
Iniziò a inserire 3 dita dentro di me muovendole con velocità.
Tra le sue dita, il getto e il suo cazzo che stava proprio vicino alla mia testa, non potei non venire.
Urlai per tutto il tempo che lo squirto usciva da dentro di me.
«Cattiva alluna» disse leccandosi le dita.
Mi girai verso di lui ridendo dell'accaduto.
«Mi spieghi prof, cosa devo fare per la sufficienza nella sua materia?» domandai massaggiandogli il cazzo duro.
Con velocità, mi ritrovai a 90 con metà corpo dentro la piscina e con il corpo appoggiato sull'asfalto.
Iniziò a sculacciarmi per poi penetrarmi nuovamente.
Mi tirò per i capelli facendomi incurvare la schiena e attaccarmi un po' a lui «non vedo l'ora di scoparti anche nella palestra, sui banchi della scuola» grugnì dando spinte forti.
«Cosa direbbero se i tuoi sapessero che il tuo professore di ginnastica, sta penetrando la vagina alla loro innocente figlia, eh?» domandò ridendo.
«Non lo sapranno mai» dissi gemendo «sono la loro piccola principessa» risi.
Lasciai passare sotto il mio corpo la mia mano iniziando a stimolarmi e venire di nuovo attorno al suo cazzo.
Quando stavo per venire un'altra volta, lui mi fece appoggiare la schiena sull'asfalto e divaricare le gambe. Iniziò a leccarmela tutta, sputò su di essa mangiandosela semplicemente.
Strinsi i suoi capelli tra le mie mani cercando di resistere ancora un po'.
Ma cazzo, ero così eccitata che spinsi la sua faccia più in profondità facendolo mangiarmi meglio.
«Domani a scuola, mentre spiegherà, sentirà solamente il gusto della mia piccola figa sulle sue labbra, ne è consapevole?» domandai ridendo.
Dall'inizio del buco fino sul monte di Venere, lasciò una scia di saliva poi mi baciò.
«Assaggiati» mormorò.
Leccai le sue labbra gustandomi e sentendomi fiera.
«Squisita» dissi.
Mi infilai due dita dentro cercando di prendere il liquido rimasto.
Mi leccai l'indice deglutendo tutto, poi il medio, glielo infilai in bocca «assaggia la tua piccolina» dissi e lui lo succhio tutto senza mancarne nemmeno un po'.
«Potrei mangiarti sempre» disse.
Mi palpò i seni e abbassandosi li leccò con la punta della lingua.
Risi, prendendo un po' di saliva, bagnai il capezzolo sinistro e lui velocemente, succhio tutto.
«Andiamo a dormire che tra poco dobbiamo andare a scuola» mormorò.
Sorridendo e baciandolo, lasciai che mi portasse su in camera nelle sue braccia.
«È stata la miglior serata della mia vita» dissi accarezzandogli il viso con un po' di barba.
Lui sorridendo, si fermò dal camminare e mi baciò «È solo l'inizio»

Lui sorridendo, si fermò dal camminare e mi baciò «È solo l'inizio»

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