Capitolo 6

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Dopo la mia risposta la sala è caduta in un silenzio inquietante.
Io non appartengono né ai Normali e né agli Isolati, quindi non avrebbe senso per me scegliere, non sarebbe giusto nei miei confronti e nei confronti degli altri, se il mio posto non è nessuno dei due gruppi, allora sarà quello.

《Luce, devi appartenere per forza a uno dei due gruppi, se non prenderai tu questa decisione toccherà a noi farlo.》

Sakura mi sta fissando dall'alto, visto che sono ancora per terra e non mi sento in forze per rimettermi in piedi.

《Se non appartengo a nessuno dei due è inutile per me scegliere, fate pure voi, mettetemi dove vi pare, ma io rimarrò comunque della mia idea》

《Comprendi vero che continui a renderci tutto più diffici-》

《Difficile cosa signora Sakura? Meglio per noi, no? Ragazzina, noi ti abbiamo dato la possibilità di scegliere e tu l'hai rifiutata.
Per me devi far parte degli Isolati, una come te tra la mia gente non la voglio.》

Ovviamente è il pallone gonfiato a parlare.
Non mi importa dove andrò, almeno non più, tanto non sarà mai il mio posto e mi sentirò sempre di troppo.

《Io ho un'idea migliore.》

Un sorriso malefico si dipinge sulle labbra di Sakura.

《Lasciamo che sia la gente a decidere in base allo scontro》

《Per me non c'è problema, dal momento che non è detto che domani ce la farà.
Sakura vai avanti tu a togliere il sigillo vero?》

Non è ancora finita? Da quanto tempo sono qui dentro?

《D'accordo.》

《Aspettate, cosa volete fare ancora?》

Mi metto istintivamente sulla difensiva. Pensavo che fosse tutto finito, che cosa vogliono ancora?

《Dobbiamo rompere il sigillo per i poteri; l'incantesimo che farò adesso ti cambierà fisicamente e sarà quindi più doloroso》

《C-cosa? Perché devo cambiare?》

Sakura butta fuori un sospiro e innalza una seconda barriera di colore nero, non ha badato alle mie domande: non le ha proprio calcolate.
Ricomincia con una cantilena differente e io in questo momento mi sto pentendo amaramente di essere andata in spiaggia oggi, se fossi andata a scuola tutto questo non sarebbe successo.
Ricomincio a sentire un caldo soffocante e la testa che mi pulsa.
Sakura va avanti fino a rendere sempre più forti le parole.
Ad un tratto sento un dolore allucinante per tutto il corpo e la testa che sta per scoppiarmi, vorrei urlare ma non riesco nemmeno a respirare, sento una lacrima rigarmi il volto.
Sakura smette e sento la sua voce che mi chiama, ma è piuttosto lontana, l'unica cosa che riesco a sentire veramente è il battito accelerato del mio cuore.
Non vedo niente, mi sento strana adesso, e ho una sensazione di dejà vu insensata visto che non ho esperienza  un episodio simile.
Sento scuotermi per una spalla che mi fa un male assurdo e apro gli occhi di botto.
Mi trovo sdraiata sul pavimento e intorno a me vedo tutti e tre che mi stanno fissando con aria preoccupata, pure il pallone gonfiato.

《Santo cielo! Come è possibile una cosa del genere?》

Sospiro. Cos'altro c'è che non va adesso? Mi tiro su seduta con fatica sotto gli occhi sbalorditi di Sakura e Jonathan, mi madre è l'unica che mi sta fissando normalmente.
Forse sono diventata un mostro e io non lo so, però ora che mi sono ripresa mi sento veramente bene e non mi fa più male niente. Anche se ho un brutto presentimento.

Mi guardo le mani ma sono apposto, analizzo i miei capelli ma anche quelli sono rimasti neri e mossi come prima, mi tocco la faccia e non sento nulla di anomalo: dove diamine sta il problema?

《È una cosa fantastica che non capitava da millenni》

Sentir dire una frase simile dalla bocca di Jonathan non mi rincuora per niente.

Mia madre si avvicina ed ora si trova ad un palmo dal mio viso.

《Hai gli occhi di colore diverso》

Questa sarebbe la gran cosa? Ora capisco perché c'era chi cambiava colore di capelli o di occhi dopo il giudizio.

《Si?》

《Uno è rimasto del tuo colore ma l'altro è verde》

Mia madre non sembra molto stupita mentre parla, quindi lo sapeva già.
Io non so cosa dire, ma vorrei tanto guardarmi allo specchio.

《Bene, ora che abbiamo finito Sakura ti mostrerà la tua stanza. Vedi di non morire perché sei una rarità.》

Sentire una frase del genere dal pallone gonfiato mi ha lasciata di stucco.
Bhe almeno ora non mi vuole morta.

Mi alzo da terra e dopo aver salutato con un arrivederci i due Normali seguo Sakura fuori dalla sala per tornare in quella di prima.
Vedo Marie che mi sta fissando e infine mi sorride, gli altri mi stanno guardando incuriositi e bisbigliano tra di loro.

《Quindi sarai un'Isolata》

Non è una domanda, ma un'affermazione da parte di Marie.

《Nessuno dei due, dovrà scegliere la gente dopo lo scontro di domani》

《Tu dici? Eppure è Sakura che ti mostrerà la tua stanza e immagino che sia stata lei fare gli incantesimi》

Ha ragione, quindi ormai è tutto deciso e io non me ne sono nemmeno accorta.

《Ti ho già portato tutto in stanza》

《Come facevi a sape-》

《Con chi stai parlando? Ti senti bene Luce?》

Sakura mi sta fissando con sopracciglio alzato.

《Con Mar...》

Le parole mi muoiono in bocca e mi guardo attorno: è sparita.

《Hmmm..... Stavo parlando tra me e me》

Non voglio passare per una pazza anche se molto probabilmente è così.
Sakura non sembra credere molto alle mie parole, ma non fa altre domande e si limita ad annuire facendomi segno di seguirla.
La gente si sposta automaticamente appena vedono Sakura, oppure me? Non lo so con certezza, ma le persone mi stanno fissano fin troppo e incomincio ad odiare profondamente questa situazione.
Seguo Sakura fino ad arrivare fuori dalla sala e a percorre un corridoio molto simile al precedente.
Ad un tratto penso a Marie, non può essere stata una mia invenzione anche se non ne sono del tutto sicura e poi, come ha fatto a portare tutto nella mia stanza se non so nemmeno io quale sia?

《Luce... Per lo scontro di domani l'unico consiglio per vincere che ti posso dare, è di immaginare quello che vuoi che accada per far funzionare i tuoi poteri》

Non ho mai seguito un allenamento né tanto meno studiato quello che dovrei fare per far funzionare i miei poteri, e non so nemmeno cosa sono in grado di fare.
Non ho speranze di vincere.
Ringrazio Sakura e terrò bene a mente le sue parole per lo scontro di domani.
Proseguiamo a camminare in rigoroso silenzio fino ad arrivare a quella che dovrebbe essere la mia stanza.

《Sarà solo per oggi, domani dopo lo scontro verrà stabilito il tuo gruppo di appartenenza e poi ti sarà data una stanza e ti verrà spiegato tutto ciò che devi sapere》

《Sakura, francamente, faccio già parte degli Isolati vero?》

La donna davanti a me mi guarda stupita, ma subito dopo accenna un sorriso compiaciuto.

《Bhe, in teoria si, ma se domani i Normali dovessero sceglierti allora non sarà così》

《Va bene.》

Apro la porta della stanza e prima di chiuderla saluto educatamente Sakura.
La camera è molto semplice, c'è un semplice letto, un tavolino con sopra il cibo che mi aveva portato Marie, un divano, un armadio e poi in un'altra stanza a parte c'è il bagno.
Non ci penso nemmeno due volte e mi butto letteralmente sul letto, sono a pezzi.
Mi giro su un fianco e provo a immaginare che il vassoio con su il cibo si sposti, ma non succede niente, ci riprovo un'infinità di volte ma il risultato è sempre lo stesso.
Sbuffo pesantemente e mi giro dalla parte opposta, maledetto vassoio, maledetta Samanta, maledetta la mia voglia di andare in spiaggia e maledetta la mia vita.
Sento gli occhi che si riempiono di lacrime e mi lascio andare in un pianto liberatorio.

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