Capitolo 14

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Qualche minuto prima....

《Ehi Kuro, va a controllare che la ragazza non si sia svegliata.》

《Tra qualche minuto si sveglierà.》

Sto cucinando e non posso andare io ad accoglierla purtroppo, e di certo non posso mandare gli altri considerando che quando hanno scoperto che Luce si trovava a casa nostra, la loro reazione non è stata positiva.

《Kuro, bisogna trattare bene gli ospiti, per cui ora alzi quel culo dalla sedia e vai a vedere in che condizioni si trova, hai capito?》

Con tutti i giorni che c'erano, proprio oggi doveva mancare la cameriera.
Sento Kuro che scocchia la lingua sul palato e sicuramente avrà tirato gli occhi verso l'alto, anche se non lo posso vedere, ormai lo conosco meglio di me stessa.

《Vado, ma tu mi devi un favore.》

《Come ti pare, basta che vai.》

Vuole sempre qualcosa in cambio dalle persone, è esasperante.
Il suono dei passi di Kuro che esce dalla cucina sono in contrasto con quelli di Alek che entra.

《Che buon profumino.》

Sorrido spontaneamente, e la cameriera può anche non tornare più.

《Alek, visto che ci sei, apparecchia la tavola.》

Mi volto verso di lui facendogli cenno di muoversi e mi osserva con uno sguardo confuso.

《Ma sono appena arrivato!》

Balbetta sconcertato.

《Allora? C'è una legge che mi vieta di chiederti di apparecchiare? Se vuoi mangiare aiuti.》

Lo vedo sospirare, ma non ribatte, e si dirige a prendere i piatti.
Magari Kuro fosse così obbediente... Che fine ha fatto poi?
Aggiungo un po' di sale allo spezzatino di carne e lo lascio cuocere, infine metto la torta al limone in forno.
Spero sia commestibile la cena stasera.
Vado a prendere i bicchieri per dare una mano ad Alek, ma un tonfo che fa tremare il terreno mi fa perdere l'equilibrio, che ritrovo subito senza rompere niente. Sarebbe stato un bel pasticcio se fossi caduta visto che i bicchieri sono di cristallo...
Che diamine è stato?
Esco dalla cucina e sento delle urla che provengono da fuori.

Stacco la collana che si trasforma in una falce enorme che mi permette di attutire il colpo, anche se non credo che sia possibile che una semplice arma mi abbia evitato dal farmi del male, inoltre, è rimasta conficcata nel terreno e ora mi chiedo ...

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Stacco la collana che si trasforma in una falce enorme che mi permette di attutire il colpo, anche se non credo che sia possibile che una semplice arma mi abbia evitato dal farmi del male, inoltre, è rimasta conficcata nel terreno e ora mi chiedo come farò a staccarla da lì.
《Riza ma con tutte le armi che ci sono proprio questa?》
Mi ricorda Samanta, anche se questa, è veramente molto più bella.
《Ti sei fatta male? No. Per cui ringraziami e ricorda, io non sono una semplice arma
Sbuffo esasperata e scuoto la testa rassegnata, magari mi dicesse che cosa è.
《Renditi visibile per favore》
《Come desideri.》

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