Capitolo 42

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Ayzhel non era riuscita a parlare con Riza, l'aveva chiamata e richiamata ma non rispondeva ai suoi ordini. Oltre ad essere preoccupata per sé, lo divenne anche per la sua arma.
Prima di andarsene da casa tutti l'avevano salutata con sguardo amorevole, Shiro e Rei erano abbracciati e con il sorriso sulle labbra, anche Ines era sollevata è contenta.
Solo lei si sentiva inquieta, aveva paura di non rivederli più, sentiva che in qualche modo quello sarebbe potuto essere un addio.
Non voleva seguire Malcom che era contento di quello che sarebbe successo, eppure non riusciva a ritirarsi dalla faccenda.
I due avevano un incarico semplice, dovevano svolgere una ronda ai confini della città dove c'erano stati degli avvistamenti. Non era nulla di complicato, se non fosse che Ayzhel non era mai uscita dalla città e quando arrivarono al confine, rimase profondamente turbata da quello che vide.
Il mondo degli Isolati era in cielo e lei per tutto quel tempo era stata su una delle tante zollle di terreno. Loro erano nella città degli studi, intorno c'erano tutte le altre dove a detta di Malcom si trovavano tutte quelle altre persone che avevano deciso di svolgere una vita tranquilla.

《Quindi non tutti gli Isolati combattono?》

Chiese Ayzhel meravigliata.

《Non tutti sono fatti per farlo, molti sono rimasti anche feriti, altri sono persone che sono state salvate dalle altre dimensioni, altri ancora si sono semplicemente ritirati. Come pensi che possa andare avanti questo mondo se tutti combattessero? Chi si occuperebbe di tutti gli altri settori?》

Disse Malcom con una nota di arroganza nel tono di voce. Inoltre, trovava assurdo il fatto che Claire non l'avesse portata a fare un giro per mostrarle quello che era diventato il suo nuovo mondo.

《Sotto cosa c'è?》

Domandò Ayzhel mentre camminava al fianco di Malcom guardandosi in torno.
L'uomo fece una smorfia di disgusto.

《Non muori se precipiti, cadi nel nulla sperando di poter atterrare su qualche città abbandonata.》

Rispose Malcom.

《Ma come fai a non morire se precipiti nel nulla?》

Chiese la ragazza che non riusciva a capire come poteva essere possibile. Lei aveva Riza che attutiva i colpi, ma gli altri?

《Nel momento che ti avvicini alla città diminuisce la velocità e atterri come se avessi fatto un semplice salto, questo è dovuto al fatto che intorno a loro hanno tutte una barriera per questo scopo. Mentre per spostarti in orizzontale utilizzano quello che è il teletrasporto, e per coloro che non hanno più i poteri è possibile utilizzare quelle cabine lì》

Disse Malcom indicando alla ragazza delle strutture rettangolari di vetro.

Ayzhel annuì, anche se la sensazione di trovarsi in aria non le piacque per nulla.

《Direi che qui è tutto apposto. Sei pronta Ayzhel?》

Le domandò Malcom.

Non era pronta per niente, ma annuì soltanto.

《Perfetto, allora, devi posizionarti davanti a me, ma devi essere distante, d'accordo?》

La ragazza rispose con un debole "sì", e si allontanò di qualche metro per poi posizionarsi davanti a Malcom.
Ayzhel prese un bel respiro e buttò fuori l'aria.
Era una bella giornata di sole, le due solite lune nel cielo erano ben visibili. Probabilmente non si rese conto del fatto di trovarsi in cielo a causa di quelle due lune, anche se le sembravano molto vicine non avrebbe mai pensato che fosse perché erano loro ad essere vicini ad essse. Una era metà mentre l'altra piena. Raramente erano entrambe uguali.

《Sarà come la rottura del sigillo, per cui è qualcosa che hai già vissuto!》

La ragazza annuì alle parole di Malcom, il quale per farsi sentire dovette urlare.
Si trovavano al confine, in un luogo isolato in cui non vi era vegetazione. La vista era bellissima, vedere le altre città con i loro edifici e le loro caratteristiche, una tra le tante catturò l'attenzione di Ayzhel che era un miscuglio di colori diversi, edifici rosa, verdi, blu, gialli, e molti altri.
Se mai uscirò indenne da tutto, vorrei andare lì. Pensò la ragazza con un grande peso sul cuore.

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