Capitolo 37

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Un semplice gesto che racchiudeva tutto l'amore che una madre può provare per il proprio figlio.
Ayzhel percepì una sensazione di calma, come se tutto quello che era successo non fosse mai avvenuto. Le mancava terribilmente sua madre e solo ora se ne rese conto. Era da tempo che non le dava un abbraccio, da un anno per l'esattezza.
In quel frangente un pensiero si fece largo nella mente della ragazza: avrebbe distrutto con le sue stesse mani il sistema di diseguaglianza nel quale era costretta a vivere.

Sakura, così come tutti gli altri, assistevano alla scena in silenzio. Molti pensavano che fosse giusto, ma Kuro era contrario. Non concepiva la malsana idea della madre di lasciare la possibilità ad Isabel di incontrare sua figlia, perché sapeva che sarebbe stato più difficile per la ragazza affrontare le conseguenze di questo incontro. Il ragazzo, non voleva che Ayzhel soffrisse più del dovuto, non voleva dare un ulteriore peso sulle spalle della ragazza, non voleva aggiungere problemi agli altri che già aveva. Eppure, sembrava che fosse lui nel torto, quando in realtà aveva la più completa ragione.
Isabel invece, era estremamente grata della possibilità che gli era stata concessa, anche se stava infrangendo le regole imposte. Si era impegnata tanto per rispettarle, ma dopo aver udito la voce di sua figlia in lontananza non ha resistito. Nel profondo sperava di incontrarla è così era stato.
Quando la vide, capì che era cambiata. Negli occhi di sua figlia percepì la solitudine, l'amarezza e le difficoltà affrontate. Non poteva sapere nello specifico tutto quello che accadde, ma sapeva che non stava bene, e nonostante lo sapesse, voleva chiederglielo.

《Stai bene?》
Le chiese mentre si separò dall'abbraccio.

La ragazza non sapeva cosa rispondere. Guardò la madre negli occhi per poi distogliere lo sguardo, e annuii semplicemente.
La madre sapeva perfettamente che stava mentendo, ma non volle indagare oltre.

《Lo so che deve essere stato difficile. Ma sei molto brava, dal momento che sei nella prima squadra, vero?》
Le domandò con orgoglio.

Isabel lo era veramente. Sapeva che quello era il posto giusto per sua figlia. Quando riconobbe sia Rei che Kuro, non poté non essere felice. Ayzhel anche se non nel mondo dei Normali, come avrebbe voluto, aveva dato il meglio di sé.

《Sì.》 le rispose Ayzhel rivolgendole un lieve sorriso.
Era felice nel vedere negli occhi di sua madre un sentimento di orgoglio, raramente le aveva rivolto quello sguardo, anche se sapeva che poche volte le aveva dato dei validi motivi per riceverlo.

《Sei la persona che ho cresciuto.
Mi dispiace di essere sembrata poco orgogliosa nei tuoi confronti, ma dopo che tuo padre ci ha lasciate in quel modo, mi sono sentita un fallimento come moglie e come madre.》

In quelle parole c'era solo la pura verità. Era fiera di sua figlia nonostante tutto, anche prima che diventasse un'Isolata. Non si era comportata da buona madre nell'ultimo anno, ma la prematura scomparsa del marito l'aveva mandata in uno stato confusionario e di tristezza. Non sapeva più come comportarsi e come affrontare la questione, né con sua figlia e né con le persone al di fuori.
Si sentiva in colpa. Credeva che l'estremo gesto di suo marito fosse a causa sua, e in fondo, aveva anche la motivazione per crederlo. Quella mattina litigarono molto, anzi, era da tempo che le cose non andavano bene. Eppure, non immaginava che per suo marito andassero male fino a quel punto. Ancora adesso, la ragione di quel gesto le era sconosciuta.
Ayzhel le rivolse uno sguardo carico di comprensione.

《Lo so, lo so.》

Le rispose rincuorandola con voce spezzata a causa delle lacrime che volevano uscire. Era sincera, non erano solo parole per tranquillizzare la madre.

《Quando te ne sei andata, mi sono resa conto di quanto avessi sbagliato nei tuoi confronti.
Sei forte, riuscirai a superare tutto, lo so perché sei mia figlia.》
Isabel le prese le mani con dolcezza.

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