22. In trappola

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Quando un amore finisce, uno dei due soffre.
Se non soffre nessuno, non è mai iniziato.
Se soffrono entrambi, non è mai finito.

Federica Pov.
C'era un tempo in cui l'uomo e la donna beneficiavano delle loro caratteristiche fisiche e non provavano nient'altro che piacere e soddisfazione, ma ora il nostro cervello si è evoluto... è un bene o un male?
È davvero una fatica alzarsi la mattina e rifare le stesse cose di sempre come se nulla fosse successo, estremamente difficile.
Ryan è letteralmente scomparso, vive da giorni nella sua stanza e non esce nemmeno per mangiare, mentre Riccardo è impegnato.
Molto impegnato a seguire Ginevra.
Io cosa faccio? Io sto progettando la scaletta per la mia prima data di tour, che inizierà tra una settimana.
Non ho idea di cosa troverò al mio ritorno, ma non penso mi piacerà.
Di malavoglia mi vestii con un paio di shorts e una canotta e scesi in cucina dove i miei cani, gli unici a notarmi ultimamente, mi diedero il buongiorno... o meglio, mi chiesero del cibo.
Glielo concessi, prima però li faccio un po' di coccole: Thiago è diventato alto e mi arriva al fianco, mentre Lisa ancora piccola è un po' più bassa rispetto a lui, ma si difende egregiamente come ogni donna dovrebbe fare.
Versai alcune crocchette ammorbidite con l'acqua nelle ciotole e poi andai a prepararmi una tazza di caffè.
Oggi in tarda mattinata sarebbe dovuta passare Shady e mi sorpresi a vederla così presto.
"Buongiorno raggio di sole, è una bella giornata e ti ho portato dei croissant come piacciono a te... con la crema, non troppo dolci per il tuo prezioso stomaco." disse scherzando.
"Oh, ma grazie Madame... che ci fai qua a quest'ora?" chiesi ridacchiando.
"Sono venuta a mangiare ovviamente!" esclamò.
"Questo era un dato trascurabilmente ovvio..." scossi la testa sorridendo.
"Sono venuta per parlare un po' e per mangiare." precisò.
Annuii e le preparai una tazza con del latte e poi ci sedemmo a fare colazione.
"Riki è in casa?"mi chiese.
"No, non dorme più a casa da... quattro notti." dissi.
"Ah... e dov'è?" mi chiese perplessa.
"Non lo so." dissi mordendomi il labbro.
Rimase a bocca aperta tanto da lasciarmi intravedere i residui di cibo presenti nella sua bocca.
"Cooosa?" disse sorpresa.
"Non so dove sia andato." ridissi.
"Ma tu... ma lui... oh insomma Fede!" brontolò.
"Shady, devo dargli tempo..." sospirai dicendolo più a me stessa che a lei.
"Sì, dovresti... però..." disse tentennante.
"Però?" la incalzai.
"Però non se ne può andare per quattro notti chi sa dove a fare chi sa cosa con chi sa chi!" esclamò.
"Beh... io che cos'ho fatto? Me ne sono andata a New York per scappare da sola." dissi.
"È vero, però no. Riccardo non se ne andrebbe mai." disse.
"Perché lo dite tutti? Magari ha solo bisogno di cambiare aria." mormorai.
"Sarà... io quello che penso te l'ho detto. Devi andarlo a stanare nel suo buco." disse.
Roteai gli occhi.
"Tu piuttosto tra una settimana parti, sei sicura di voler andare?" mi chiese.
"Sì, perché?" risposi.
"Perché non hanno ancora trovato il colpevole e perché Riccardo sta per riconoscere suo figlio una bambino che chiaramente non lo è!" sbuffò.
"Shady, i test parlano chiaro. Nero su bianco." le ricordai.
"E se avesse pagato il medico? Guarda che si può fare eh, tanto più se Riki ha usato un preservativo." disse.
"Non so cosa sia successo esattamente quella notte e non mi interessa saperlo." feci una smorfia.
"Allora andiamo in ospedale, cerchiamo qualcosa... qualsiasi cosa." disse decisa.
"Cosa vuoi fare? Andare in ospedale vestita da spia e rifare tutti gli esami da capo? Ti ricordo che nessuna di noi due ha studiato medicina." dissi.
"Magari Ryan ci può aiutare." suggerì lei.
"Ryan non è un medico." dissi contraria.
"Ma Ryan è un cervellone e ha quell'aggeggio super attrezzato." disse.
"Bah... se proprio insisti." e nel giro di due secondi Shady si ritrovò a bussare nella sua camera.
Ryan Pov.
In che guaio mi sono cacciato? Perché sono stato così stolto da cadere nella trappola come un topo?
Mi dimenai, mi dolevano i polsi e con i denti e la lingua stavo cercando di togliermi dalla bocca quello stupido panno che non mi permetteva di parlare.
Mi ero fatto rinchiudere in un cazzo di buco sotterraneo, solo e al buio.
Riuscii a togliermi quell'affare dalla bocca e mossi le mani in modo tale da poter slegare in qualche modo il nodo.
Mai avvicinarsi troppo a scoprire le persone, specie se sono psicopatiche.
Tolsi una mano dalla corda, ero libero, o quasi.
C'era una luce fioca che proveniva dal lungo corridoio in cui mi aveva trascinato un uomo qualche giorno prima, ero sconsolato... non avrei dovuto chiudermi in camera mia e uscire solo di notte, con la tragica conseguenza che nessuno ora mi sarebbe potuto venire a cercare.
Facendo piano mi mossi al buio verso quello spiraglio di luce.
Mi catapultai in una saletta, meno umida rispetto a dov'ero prima e più luminosa, esaminai i miei polsi: erano rossi e in alcune parti di un colore violaceo.
Mi stavo un po' cagando sotto, ma ero arrivato fin qui: non potevo tirarmi indietro.
Veloce cercai l'uscita e trovai una porta, mi paralizzai.
"Ryan..." sussurrò una voce famigliare.
Federica Pov.
"Non c'è." disse Shady entrando con cautela nella stanza.
Entrai anche il e constatai che effettivamente non c'era nessuna traccia di lui.
Il letto era rifatto e sembrava non essere venuto in stanza da almeno qualche giorno.
Toccai il suo computer e ci trovai una lettera sotto, lessi ciò che c'era scritto e imprecai.
Ciao, sono Ryan Carter.
Se siete le persone giuste dovete cercare dei biglietti... mi conoscete, scoprirete presto dove sono. Se invece siete quegli stronzi, andatevene a farvi fottere.
"Shady, leggi!" boccheggiai.
Lesse di filata il foglio che le avevo consegnato e lo fissò.
"Qui parla di indizi. Dove può averli nascosti?" chiese.
Iniziammo a frugare tra le sue cose.
"Ne ho trovati due qua!" esclamò Shady.
Su uno c'era scritto che c'erano delle telecamere in casa e su un altro c'era scritto più di due.
"Fede, oddio... ci stanno spiando. Dobbiamo trovare le telecamere." disse sottovoce la mia amica.
"Shady... evidentemente se Ryan li ha scritti non ci sono in questa stanza." dissi.
"Ti ricordo che è scomparso..." borbottò.
Andai verso il computer e ne trovai un altro dentro al lettore cd.
"Mike... non Bird. P. Che diavolo vuol dire? Mike?" chiesi.
Shady quasi mi strappò il bigliettino dalle mani sentendo il nome del suo fidanzato.
"Mike non Bird significa che il mio Mike non c'entra." sospirò.
"E ne dubitavi anche?" ridacchiai.
"No, però non si sa mai." disse.
"Quella P che vuol dire... c'è un altro Mike con la P al posto della B?" aggiunse.
"Mike.... Michele. Non Bird, Michele P... Michele Perniola." diventai cupa, stranamente era passato da qui qualche giorno fa.
"Perniola? Ma è da anni che non lo vedi, e poi... perché dovrebbe essere invidioso di Riccardo?" mi chiese Shady.
"Lui era innamorato." dissi.
"Appunto! Se era innamorato di te mica ti vuole uccidere!" esclamò.
"Ma mi fido di Ryan e se non ha stracciato il biglietto vuol dire che aveva ragione. Michele poi è passato da casa un paio di giorni fa, non so che cosa pensare... coincidenze?" mormorai.
"Guarda qui, Via Umberto II, 37. Roma. È un indirizzo." disse Shady.
"Sì, ma non è mica l'indirizzo della vecchia fabbrica che qualche anno fa hanno buttato giù?" mi chiese subito dopo.
Feci spallucce, non ne avevo idea.
"Dobbiamo andare a vedere là... qualcosa mi dice che lo troveremo." biascicai.
"Si, ma prima devi avvertire la polizia... Riccardo e devo chiamare Mike." dissi.
"Prima di tutto dobbiamo setacciare casa. Le telecamere che ci sono devono essere distrutte, dove pensi che le abbia messe Michele? Quando è venuto qui si è avvicinato alla tv e poi per il resto siamo sempre stati sul divano." dissi aggrottando il sopracciglio.
"Paper, mi sembra di essere in Pretty Little Liar oppure in uno di quei film d'azione... ad ogni modo, se ti ricordi qua dice più di due. Quindi se uno è Michele e l'altro è il grande capo... gli altri chi sono?" chiese Shady.
"Io... non lo so." mormorai accasciandomi sul letto.
"Eh no, non fare così. Devi combatterla questa battaglia, tieni. Chiama Riccardo, io Mike lo chiamo dopo. Tanto in questa camera non siamo sorvegliate." mi passò il telefono e chiamai Riccardo.
Era staccato oppure continuava a suonare a vuoto.
"Non risponde." mormorai.
TO BE CONTINUE
Ihihih spero vi sia piaciuto, come state? Io bene, ce la faranno Shady e Fede a ritrovare Ryan? Dov'è finito Riccardo?
Mentre il mistero si infittisce io non ci sto capendo nulla....
Nella realtà ultimamente Riki e Fede sono sempre più distanti, comunque stanno spaccando entrambi. Mi è piaciuta troppo Fede ai Wind Summer Festival😍
A presto
Vitto😘

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