Epilogo

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Stava guardando la finestra e la luce del sole penetrare dalle tende, era sdraiata sul letto ed era il primo giorno di scuola dei sui figli.
Aveva appena dato alla luce la piccola Emma, la sua esatta copia, eppure non era per niente stanca.
"Mamma, ma questo lo devo mettere?" sbuffò Viola, facendo letteralmente strisciare il grembiule per terra.
"Sì, tesoro." le sorrise Federica alzandosi dal letto lentamente e aiutandola ad infilarsi le maniche.
"Papà dorme?" le chiese poi la piccola.
"No, si è alzato presto stamattina a portare a passeggio Emma. Dovrebbe arrivare tra poco a casa per la colazione e per accompagnarvi al vostro primo giorno di scuola. Sei contenta?" le chiese Federica allacciandole i bottoni.
"Mah... diciamo che è tutto normale. Poi la zia mi ha detto che comunque sarà una bella esperienza, anche per conoscere altri bambini e fare amicizia e avere tanti ragazzi." sorrise soddisfatta Viola.
"Eh? Cosa? Chi te le ha dette queste cose? Zia Arianna?" chiese Federica rimanendo colpita e un po' divertita dalle parole della bambina.
"No, zia Nanci!" esclamò la bimba.
Federica rimase un attimo interdetta e poi scoppiò a ridere, Viola la guardò male.
"Mamma! Guarda cos'ha fatto Viola!" urlò il bambino dai capelli castani irrompendo nella stanza con un quaderno in mano tutto stropicciato.
"Viola, sei stata tu?" chiese Federica.
"No, davvero..." rispose Viola.
"Mhm... va beh, vieni dammi che ci penso io." disse Federica afferrando il quaderno e andando nella loro stanza per prenderne un altro.
Glielo porse e poi gli portò in cucina a fare colazione.
"Thiago!" esclamò Viola abbracciando il golden retriever.
"Possiamo dare a Thiago e a Lisa da mangiare?" chiese Alessio.
"No, non abbiamo tempo. Non possiamo arrivare tardi il primo giorno, quando tornate a casa, promesso." gli riprese la loro mamma, che nel mentre stava preparando il latte e del pane tostato.
Dopo pochi minuti Riccardo entrò in casa, portando il braccio Emma e spingendo il passeggino.
"Buongiorno a tutti!" disse entrando in cucina.
Posò un bacio casto a Federica e due baci sulla fronte dei suoi bambini, mise Emma nel seggiolone e addentò un pezzo di pane.
"Vieni amore." disse Federica prendendo in braccio Emma e allattandola.
"È stata una bella passeggiata, piena di aria fresca... si stava così bene là fuori. Che ne dite se dopo la scuola andiamo a fare un bel picnic?" chiese Riccardo alla sua famiglia.
"Una bellissima idea." rispose Federica vedendo le facce contente di tutti.
Prima di accompagnare i bambini a scuola Federica prese il telefono e fece una chiamata.
"Pronto, ciao Fede!" la salutò Ryan con la sua amabile voce squillante.
"Ryan, come stai?!" chiese Federica
"Bene tu? Questo week end tornerò a Columbia Falls per aiutare ad organizzare il matrimonio di mio fratello Devon." spiegò il ragazzo.
"Devon? Quel Devon?" chiese sorpresa.
"Eh già, pensa un po'... hai avuto la mia stessa reazione." rise Ryan.
"Quindi rivedrai Alex?" sorrise Federica.
"Non credo, ormai si è stabilita a Chicago e abbiamo rotto i rapporti cinque anni fa. E poi sarà impegnata a scrivere il suo prossimo libro." disse.
"Mai dire mai, adesso scusami Ryan... ma devo accompagnare i gemelli a scuola. Un bacio, ci sentiamo più tardi.. o appena atterri in Montana. Buonanotte a te e buongiorno a me."lo salutò Federica.
Chiuse la chiamata e accompagnò i bambini a scuola.
Mentre Viola percorse il vialetto verso il cancello di corsa, Alessio si fermò un attimo.
"Mamma, ma sarà difficile?" le chiese il piccolo tirandola per la manica.
Federica si inginocchiò davanti a lui e lo guardò negli occhi sospirando.
"Ale, io credo che tu ce la possa fare. Andare a scuola è un passo importante, ma fidati di me. Troverai un sacco di amici con cui divertirti e ti piacerà." Gli sorrise.
Alessio e Viola abbracciarono i loro genitori e insieme entrarono a scuola.
"Stanno crescendo." constatò Riccardo.
"Sì, stanno crescendo e cresceranno." rispose Federica.
"Al parco c'erano tante belle ragazze..." ridacchiò Riccardo, non cambiava mai!
"Ah sì?" chiese Federica con sguardo di sfida.
"Uhm... sì, ma nessuna poteva trasmettermi il calore che mi porti tu." sorrise continuando a cullare Emma, che era nel passeggino.
Si diedero un bacio casto e tornarono verso casa insieme.
"Ryan e Alexandra si rimetteranno insieme?" chiese Riccardo, che era seduto sul divano e aveva appena messo a dormire la neonata.
"Non so, ma penso di sì. Ho una sensazione." sorrise.
"Dalle foto sembravano fatti l'uno per l'altra." ammise.
"Per questo lo penso." disse Federica.
"Ad ogni modo, basta pensare a loro." disse Riccardo e cominciò a baciarle il collo.
E in quella casa, il loro nido d'amore, consumarono ancora una volta il sentimento e la passione che ardeva dentro di loro e non si spegneva mai.
Federica e Riccardo, Riccardo e Federica, i Rederica, una persona sola... o meglio, due persone con un'anima sola.
Perché non erano solo la coppia tanto amata dai loro fans, ma erano prima di tutto l'uomo e la donna che un giorno si erano innamorati l'uno dell'altra e tra musica, difficoltà, famiglia e tanto altro erano diventati quello che erano.
Nel tepore che proveniva dai loro cuori avevano reso migliore il mondo, con la loro sincerità e il loro essere semplicemente loro stessi... perché sì, in fondo erano comunque i fantastici rederica.
Fine
Ed ecco la vera fine, l'epilogo tanto aspettato e tanto odiato forse da alcuni.
Non dirò nulla di troppo sentimentale, lascio tutto ai ringraziamenti.
Nulla da aggiungere, spero vi sia piaciuto... a presto.
Vittoria😘

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