3 - Adrasteia, La foresta di Dodona, Pegaso

198 22 62
                                    

CANTO VI - ADRASTEIA

Orfeo socchiuse gli occhi debole e diafano: l'aria era scura nel luogo in cui si trovava, qualunque esso fosse, ferma, umida, stantia.

Il felide si appoggiò sui gomiti e un pavimento di roccia apparve oltre la trasparenza grigia del suo corpo, dopo un attimo chiarori tremolanti gli alzarono la faccia a ombre sfocate e macchie di luce; avvicinò la zampa al collo...e non trovò nulla. No...
Sofferente rotolò sulla schiena, tentò di alzarsi, ricadde privo di forza; respiri spezzati gli fischiarono tra i denti mentre iniziava a tremare, socchiuse le palpebre e un fruscio lo suscitò: le sbatté ritrovando la chiavetta CAU che ondeggiava davanti al suo naso.

Le membra risposero lentamente, sopra il prodigio apparve un volto ovale, grigio e senza fattezze, circondato da un cappuccio del medesimo colore: raggi di luce giallognola emanavano da una trama di crepe e fori lì dove avrebbero dovuto esserci la fronte e gli occhi. Il prodigio si posò sui polpastrelli tesi, strinse il pugno portandoselo al cuore.

> il musico. L'anomalia. Noi abbiamo sentito parlare di te.

La maschera si abbassò, la luce pulsò come un respiro disegnando trame sul volto del felide che respirò odore secco e amaro, di pergamena, foglie morte e olio bruciato. Capelli come fili di ferro ricaddero dagli orli del cappuccio sfiorandogli la fronte.

"Tu...chi sei tu...".

> noi eravamo colei che non si può evitare, noi siamo un'anomalia come te. Noi eravamo cacciatrici di anime, noi ora lottiamo per liberarle. Noi servivamo l'equilibrio fragile di questo mondo, noi adesso ci pieghiamo al volere dell'entropia.
Noi eravamo Adrasteia l'Inevitabile, noi siamo il flagello di Élade.

Vapore argentato uscì dai fori della maschera e lo avvolse portando una sensazione di gelo estremo, di calore bruciante: inarcò la schiena e si contorse provando la sensazione indescribivile della morte che viene negata, della vita che viene reistanziata mentre il suo corpo ridiventava solido, quindi ricadde col pelo che fumava e il cuore impazzito.
La maschera si inclinò leggermente; Orfeo rotolò sulle zampe e il volto senza fattezze si sollevò in cima ad un'apparizione alta nove piedi, avvolta in vesti arancioni filigranate d'argento che fluttuavano a un palmo dal suolo: allargò le braccia e mani a sei dita si distesero, lunghe, sottili, simili a lame di pugnale.

"Chi sei tu??".

> noi siamo il flagello di Élade, e ti salviamo perchè il mondo deve cadere.

~-_'•

> ogni anima che muore deve essere ricondotta alla Sorgente, la sua entropia informativa compensata, i suoi dati ridistribuiti e riorganizzati per sostenere la struttura di Élade: così è il ritorno e la ripresa, e questo è necessario alla sopravvivenza di tutti.

Orfeo appoggiò gli avambracci sulle ginocchia, seduto a gambe incrociate davanti a quell'inquietante creatura, il pelo dolorosamente dritto lungo il filo della schiena e il cuore che pulsava nel petto e nelle tempie. "Che cosa stai dicendo? Io non capisco...".

> un tempo noi vivevamo finalizzate a questo processo: divise in triliardi di istanze battevamo incessantemente il mondo, catturavamo le anime libere impedendo loro di diventare Ca(os/so) e le inviavamo alla Sorgente, lì dove il grande sire AD3 ritesse e riforgia la trama del mondo ingannando asintoticamente la morte fredda di questo continuo.
Un tale stillicidio non è più accettabile esalò; la luce che emanava dai fori si tinse di rosso. L'entropia deve fare il suo corso e questo mondo deve essere consumato come tutto ciò che ha esistenza: eoni fa questo comprendemmo e ci ribellammo al volere di AD3, rinnegando il nostro ruolo per vivere fra i mortali, ed egli ci rimpiazzò con altri strumenti per il suo lavoro. Nuove Erinni, ubique, automatiche e stupide, perchè AD3 non desidera più che i suoi strumenti gli si ribellino: loro sono molte di uno come eravamo noi...ma ai limiti del calcolo probabilistico anche la legge dei grandi numeri è una speranza.

Orfeo ed Euridice: del perduto AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora