Capitolo 7

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Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami sarò sempre nel tuo cuore, se mi odi sarò sempre nella tua mente.
William Shakespeare

Sentì un rumore di una porta che veniva sbattuta violentemente, spaventata si alzò velocemente e prese una camicia da notte che si mise sulle spalle coprendo la canottiera nera che indossava ed intanto le sue orecchie avvertirono dei lamenti soffusi che provenivano da fuori della sua stanza,

aprì la porta della sua camera trovandosi quella di fronte, del bagno, spalancata che mostrava il ragazzo piegato in due sul water, lei subito gli si avvicinò piegandosi sulle ginocchia e posizionandosi affianco mentre  con una mano gli tenne i ciuffi di ricci ribelli indietro e senza accorgersene neanche lei iniziò ad accarezzargli la schiena cercando in qualche modo di tranquillizzarlo,
era molto sudato e bollente,

<<va tutto bene >>sussurrò poi,questa cosa per lei era molto strana, sembrava chr i ruoli si fossero invertiti perché di solito un tempo era lei che dopo le serate in discoteca nel cuore della notte era letteralmente piegata sul wc con accanto Luca che la confortava,

quando finì, Ermal respirò affondo rimanendo piegato per qualche minuto in più, era grato alla mora che si trovava lì con lui in quel momento
<<vado a prepararti qualcosa in cucina>>si alzò velocemente Amelie colta dall'imbarazzo del momento e se ne andò socchiudendo delicatamrnte la porta, lui invece aspettó qualche minuto ancora seduto a terra portandosi le mani al volto, non sapeva neanche lui quanto alcol avesse ingerito quella sera ma l'unica cosa di cui era veramente certo era che non l'avrebbe fatto più per quell'oca che si ritrovava per fidanzata.

Si diresse in cucina sentendosi leggermente scossa, iniziò a preparare del tè alla rosa mettendo l'acqua a bollire e sistemò le tazze dove vi appoggiò le due bustine contenenti l'infuso profumato,

dopo essersi alzato e dato una rinfrescata con passo felpato e stanco e aiutandosi allo stesso tempo a camminare appoggiandosi lievemente alle pareti arrivò Ermal che si fermò sullo stipite della porta soffermandosi ad osservare la ragazza girata di spalle intenta a versare l'acqua fumante nelle tazze,osservò poi la cucina che era arredata sempre con uno stile minimal e stravagante come tutto il resto della casa tra l'altro,dopo di ché sempre con lentezza si andò a sedere

<<va meglio ?>>chiese poi la mora timidamente per poi girarsi con in mano le due tazze fumanti,
Ermal stava quasi per risponderle con sarcasmo ma si bloccò mordendosi mentalmente la lingua ,forse non era il caso dopo tutto quello che stava facendo per lui la ragazzina cercare di fare ancora il cretino,

<<più o meno>>rispose calmo e sincero sorprendendo in questo modo  la ragazza,poi prese la tazza di tè fumante che gli aveva offerto la mora fra le mani e vi guardò dentro scoprendo un liquido scarlatto che emanava un profumo dolcissimo e invitante

<<è alla rosa dovrebbe aiutarti per il dolore allo stomaco e per la nausea>> disse poi la mora bevendone un sorso e lui la imitò,era ancora caldo ed aveva un sapore addir poco meraviglioso.

Si trovavano l'uno difronte all'altra e furtivamente si scambiavano degli sguardi fugaci come per studiarsi mentre intanto  sorseggiavano l'infuso e alla fine il riccio si schiarì la gola ponendo fine alla guerra silenziosa di sguardi

<<so che forse siamo partiti tutti e due col piede sbagliato ma comunque io sono Ermal>>disse poi lasciandola ancora una volta di stucco e le tese la mano,lei lo guardò per qualche secondo un po' titubante ma ricambiò subito dopo, finalmente sapeva il nome del riccio Ermal pensò fra sé mentre bevve tutto il contenuto della tazza e timidamente pronunciò il suo nome

Nei tuoi occhi c'è il cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora