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...

- Seguimi, Moccioso.

Il ragazzo dagli occhi giallastri e cupi, ombrati da lunghe sopracciglia color pece, non aggiunse più altro, sbuffò solamente prima di dare le spalle a Christopher ed iniziare ad incamminarsi verso chissà quale luogo.

Il giovane umano cercò di mettersi in piedi per seguirlo, ma le gambe gli tremavano e la Terra sembrava aver iniziato a girare più velocemente attorno a sé.

Christopher cadde a terra, lasciandosi sfuggire un lamento di dolore quando il ginocchio entrò in contatto con il freddo asfalto color grigio scuro. Il rosso risaltava facilmente sul grigio spento della strada, formando presto una pozza di sangue cremesi di uno dei più rossi mai visti.

- che male... - sussurrò, a denti stretti. Lo disse talmente piano che per un secondo pensò di aver perso la voce.

Era accorse subito in suo aiuto, aiutandolo a rimettersi in piedi sul suo corpicino sempre più debole e traballante. Le mani della ragazza, che cercavano di sostenerlo dalle braccia, erano calde e delicate, come quelle di un bambino, e sembravano voler far svanire dalla sua mente ogni sua preoccupazioni. Chris non sapeva se la maga gli aveva lanciato un incantesimo o meno, sapeva solo che si sentiva bene fra le sue braccia.

- Matthias, per gli Dei, vieni ad aiutarmi! - aveva urlato la ragazza, mentre cercava in ogni modo di sostenere il peso del ragazzo. Non era mai stata un'amante dell'attività fisica ed ora se ne pentiva amaramente, soprattutto quando l'altro giorno aveva rifiutato la generosa offerta di Plume, un suo tutorato del primo anno nella scuola di magia che entrambi frequentavano, che le ha chiesto sorridendo di frequentare in una palestra umana per aumentare la loro forza fisica e non solo magica; Era lo aveva liquidato quasi subito, cambiando argomento, e di questo iniziò a pentirsene.

Matthias non rispose ai suoi continui richiami, ma si fermò, girato di spalle.

- Matthias, per favore!

Il licantropo si voltò ed il volto suo corrucciato non prometteva nulla di buono.

- Era, è uno stupido umano come tanti. Se lo lasci qui è meglio, vedrai che penserà sia stato tutto un sogno e noi non saremo mai puniti. Fidati di me, è meglio così per tutti.

- Ma tuo fratello potrebbe tornare! Vivresti comunque una vita felice avendolo sulla coscienza!?

- Certo.

Era si morse il labbro, come se non sapesse cosa dire. Non voleva nemmeno mettersi a litigare con Matthias, una persona a cui voleva un bene dell'anima, per un umano che aveva a malapena conosciuto. Però sentiva nel profondo che cerano di mezzo gli Dei, sentiva che c'era un motivo se il fato desiderava che fosse successo esattamente quesro.

- Ma non puoi darla vinta a tuo fratello! E poi, forse, potrebbe mantenere il segreto...

- Gli umani non sanno mantenere un segreto, al massimo, pubblicano ogni cosa su Facebook o qualsiasi altra cosa.

La ragazza morse ancora il labbro, ma più forte, le sembrava quasi che stesse per esplodere, mentre le gambe iniziavano a cedere piano al terreno.

- Ti prego, Mat. Me ne assumo la completa responsabilità.

- Santi Dei! Non è un cane, è un umano, Era! Lo capisci o no? - sbottò Matthias, esasperato.

La ragazza si zittì un attimo, abbassando il volto per non guardarlo negli occhi.

- volevi ucciderlo prima, non è vero?

Matthias non rispose, mentre alla giovane maga si colmarono gli occhi di lacrime. La maga era una ragazza molto sensibile, sapeva affezionarsi con un solo sguardo e avrebbe fatto di tutto per il bene di una persona. Purtroppo per lei, la gente la reputava parecchio appiccicosa e molte volte insopportabile. Solitamente la liquidavano con un: "ho un impegno, scusa". O altre volte la abbandonavano, dopo qualche settimana di oppressione con un: "scusami, sei una persona dolce, ma non riesco più a sopportarti. Addio". Oppure un: "Senti, non ce la faccio, sei intollerabile! Sparisci dalla mia vita!".

- E va bene, me ne occuperò io. - gli rispose decisa, asciugandosi in fretta e furia le poche lacrime, per non far cadere a terra il ragazzo - Se il Consiglio Delle Streghe ti reclama colpevole, digli che è tutta colpa mia e che possono anche togliermi i miei poteri magici.

- Fai sul serio? - Matthias incrociò le braccia al petto ed inarcò un sopracciglio, quasi come se fosse divertito e, allo stesso tempo, stupito dalla determinazione della sua amica.

- Sul serio. - dopo circa quattro passi, fece levitare il corpo del ragazzo, così da trasportarlo più facilmente, come se fosse un palloncino - Tu divertiti a rincorrerti la coda qui, io salvo la vita a questo ragazzo.

Matthias aveva la tipica espressione di chi non sapeva se ridere o piangere e, nel dubbio, si lasciò scappare un risatina. Guardò Era allontanarsi, col sorriso sulle labbra.

Come al solito tornerà da me piangendo, pensò.

- Sappi che vi tengo d'occhio. - rispose Matthias, allontanandosi per tornare a casa sua.

- Non mi serve il tuo aiuto!

Matthias avrebbe voluto rispondergli un "come no", ma non voleva continuare a parlare di quella stupida faccenda oltre. Fosse stato per lui, avrebbe ucciso Christopher seduta stante, così da eliminare il problema in un battito di ciglia, ma qualcosa che neanche lui si spiegava glielo aveva impedito.

Prima che io sfasci la mia casa;-;, volevo annunziarvi(?) il capitolo quattro weeee;-;.

*partono i grilli in sottofondo*

Questa volta ho pubblicato io, Anna. Hi :P.

Non ho voglia di fare un angolo decente, dato che pubblicare le storie dal mio computer equivale al parto di tre orsi polari ;-;.

Pubblicheremo il prossimo capitolo dopo le solite quindici visualizzazioni.

addio ;-;

- Anna&Kaya.

Illunis ||•Yaoi•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora