||8||

59 8 0
                                    

Erano passati ormai cinque giorni da quando Matthias aveva volontariamente e gentilmente dato alloggio a Chris nella sua casa. 

La loro amica maga aveva spiegato, in modo forse troppo sbrigativo, ai due che stava succedendo qualcosa di strano e inopinabile che lei stessa non si sapeva spiegare.
Tutto ciò non era molto rassicurante, soprattutto il fatto che Era non si facesse vedere già da tre giorni e che Matthias si dimostrò, nell'arco della giornata, molto preoccupato per lei.

Nonostante tutto, però, il licantropo non capiva il perché doveva tenersi quell'umano in casa e l'umano, a sua volta, non capiva il motivo di quel bizzarro ordine coatto della maga che non accettava nemmeno l'ombra di un rifiuto. 

Comunque sia, i ragazzi, lasciando da parte il loro animo contrariato e l'inesistente voglia di dare inizio ad una convivenza forzata sotto lo stesso tetto, si rassegnarono all'idea di sopportarsi e vedersi tutti i giorni.

Quando arrivò il momento per Christopher di tornare nella sua vecchia residenza, fu obbligato ad attendere un paio di giorni prima di potersi trasferire, benché l'attesa non gli dispiacesse per nulla.
Dovette firmare varie scartoffie per abbandonare la sua casa-famiglia - inizialmente preoccupata da tutto quel via vai che stava facendo Chris in quei giorni -, dopodiché, finalmente, si poté trasferire nella sua nuova casa: la, non troppo sfarzosa, villetta di Matthias.
Beh, doveva ammettere che non gli dispiaceva un po' di lusso.

Portò con sé solo il minimo indispensabile - quindi un paio di vestiti, dei libri, la maggior parte dei suoi colori e degli acquerelli, tutti i suoi amatissimi disegni e il suo telefono - lasciandosi dietro le spalle tutto ciò che non ebbe la necessità di trascinare con lui nella sua nuova casa. 

E da lì iniziò il suo viaggio verso una cosa che tutti gli adolescenti bramano: andare a vivere senza genitori (o adulti, nel suo caso). Sembrava una cosa straordinaria, e magari lo sarebbe stata, se solo lui e il suo coinquilino non avessero quel bizzaro rapporto da conoscenti, se non meno. Non potevano certo dire di essere amici, alla fine sapevano solo i reciproci nomi ed appena un paio di ragguagli aggiuntivi.

- Perché sono dovuto andare a fare una passeggiata quel giorno!? - Si domandava continuamente Christopher, mentre puliva le stoviglie nel lavandino, come di routine. 

Ormai si era totalmente acclimato a quello stile di vita solitario e parecchio pacato del licantropo: La mattina si svegliava molto presto, lo aspettava per fare colazione - ovviamente Matthias assumeva sempre la sua tazza di caffè amaro - e, per tutto il resto della mattina, leggeva e rileggeva i libri presenti nella sua immensa biblioteca che lui stesso amava definire una piccola e modesta babilonia di libri. Chris, nel mentre, aveva l'onore di pulire e di svolgere le solite mansioni domestiche, esattamente come stava facendo ora.
La sera, però, era sicuramente il momento della giornata che più attendeva, poiché la monotonia quasi svaniva per lui. Si preparava da mangiare per se stesso, siccome il licantropo usciva e tornava usualmente il giorno seguente, a volte neanche rientrando per colazione.
In quei momenti Chris aveva molta più di libertà con l'immensa casa a sua totale disposizione che si divertiva, nei limiti datogli da Matthias, ad esplorare. Ma soprattutto si poteva svagare senza avere gli occhi del licantropo sempre mirati a dosso.

La cosa che però all'umano mancava di più era uscire, infatti era costretto a rimanere segregato in casa finché non fosse stato, secondo gli strani criteri di Matthias, fuori pericolo. Doveva ammettere che per certi versi il corvino aveva anche ragione, visto che lui stesso non si sentiva pronto ad uscire di nuovo da solo col rischio di rimetterci la pelle.

Beh, almeno poteva ancora usare il cellulare, benché in quel posto desertico non si gioiva di un'eccellente connessione dati. 

- Uff ...spero che Era venga a farci visita presto e ci spieghi una volta per tutte questa storia... - rifletté Chris, mentre faceva scoppiare con le mani, munite di guanti in gomma, le ultime bolle di sapone createsi sulla superficie dell'acqua imbrattata di sporco, non possedendo alcuna voglia di mettersi a pulire. 

Illunis ||•Yaoi•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora