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Disteso sul letto cedutogli diverse settimane fa da Matthias, Christopher sfogliava velocemente le pagine di un libro per prendere sonno, accompagnato solo dalla luce di una piccola bajour poggiata affianco a lui. Essa illuminava le parole presenti sul libro, permettendo al giovane di leggere.

Il libro tra le sue mani prendeva il nome di Girl in Snow e lo aveva prelevato delicatamente dalla biblioteca, scovandolo nel bel mezzo di quella babilonia di libri che Matthias possedeva, affascinato dalla copertina che lo ricopriva.

Il licantropo gli aveva consigliato di leggere uno o due libri nel caso si fosse annoiato la notte e la mattina successiva, sostenendo poi che non vi sarebbe potuto esserci in quei momenti a causa della Luna piena. 

Chris, finito di leggere il terzo capitolo del libro, lo pose delicatamente accanto alla preziosa fonte di luce. Mentre spegneva quel oggetto, il quale fece calare un buio cinereo nella stanza, ripensò al fatto che era già passato un mese esatto dal giorno in cui era venuto a conoscenza di un mondo parallelo popolato da altre creature.

Poi, tra qualche giorno ancora, sarebbe giunto novembre, portatore di freddo e gioia nelle case delle famiglie, le quali erano consapevoli che ciò le rendeva sempre più vicine alla magica notte di Natale.

- Chissà se i licantropi festeggiano il Natale… - mormorò fra sé e sé.

A lui piaceva molto quella festività - anche se ciò lo faceva apparire molto più infantile di quanto già lo considerassero - e sperava piacesse anche al suo coinquilino dai capelli color nero. 

- Devo comprare un regalo a Matthias? - si chiese subito dopo, iniziando a domandarsi che gusti avesse il licantropo, oltre a libri, libri e libri.

Beh, Era Natale e dopotutto un regalo lo doveva fare d'obbligo, anche se non era proprio sicurissimo che il suo quasi-amico la pensasse come lui.
 
Magari un mese fa non lo avrebbe mai immaginato, ma Matthias era un ragazzo molto più gentile e altruista di ciò che pensasse e meritava assolutamente un suo regalo.

Sommerso da quei pensieri Christopher chiuse gli occhi, lasciando che il buio lo cullasse lentamente verso la terra dei sogni. 

*****

Il ragazzo riaprì di scatto gli occhi, mentre la fioca luce del Sole gli accarezzava il volto, dandogli un incentivo in più per svegliarsi.

Sopra di lui si estendeva un cielo limpido e azzurro, talmente bello che gli sembrava di potersi specchiare all'interno di esso.

Si alzò lentamente, mettendosi a sedere. Sotto di sé sentiva dei fili d’erba accarezzarlo in modo vellutato e fragile, come fossero la mano di un bambino.
Si chinò per toccarli e constatare la freschezza: riuscì anche a strapparne un paio e tenerli sul palmo della sua mano sinistra, per poi vederli volar via trasportati dal vento con vari movimenti circolari. 

- …Dove mi trovo? - si chiese tra sé e sé, sbattendo i suoi occhi smeraldini un paio di volte, per poi alzarsi del tutto e guardarsi intorno. Davanti a lui vi era un’immensa distesa di verde, con miliardi e miliardi di fili d’erba bagnati dalla fredda rugiada mattutina, la quale concedeva ad essi l'abilità di brillare sotto i raggi caldi e trapelanti dell’unica stella diurna conosciuta.

'Avanti a lui erano anche presenti dei fiorellini, dai petali variopinti da diversi e brillanti colori, che vivacizzavano il paesaggio. In mezzo a quelli però vi era situata una bellissima rosa dal color rosso sangue, le quali radici spinose fuoriuscivano dal terreno a causa della loro grandezza. Sembravano quelle fruste che un tempo venivano usate per punire gli schiavi disobbedienti senza alcuna pietà.

I suoi petali, lisci e delicati, erano incantevoli ed emanavano un buonissimo odore: era come se il contenuto di una fialetta di profumo dall’aroma delizioso le fosse stato appena svuotato sopra.

Illunis ||•Yaoi•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora