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Matthias camminava a passo lento sulla riva di un purissimo fiume dalle acque cristalline, nel quale un qualsiasi volto si rifletteva talmente bene da far sembrare uno specchio quel piccolo frangente d’acqua. 

Era calata la sera e, nonostante ciò, grazie alla sua vista perfetta, Matthias riusciva ancora ad osservare il suo volto sulla superficie del fiumiciattolo.

Il licantropo distingueva ancora in modo impeccabile ogni lineamento del suo stesso volto: gli occhi giallastri che irradiavano luce come fossero due torce, la sua pelle diafana ed i suoi capello scuri e spettinati. 

L'unica cosa di cui Matthias aveva bisogno era di allontanarsi da casa, ma senza restare solo, per questo motivo aveva chiesto ad Era di accompagnarlo a fare un giro per tutta la notte. La maga infatti continuava a seguirlo ovunque andasse e teneva fra le mani una lanterna per far luce su ogni via che i due avrebbero intrapreso, in modo da non abbandonare mai il suo migliore amico.

Benché la ragazza fosse una completa impicciona e una gran combina guai, Matthias la considerava meglio di qualsiasi sigaretta: Era gli metteva sempre molta allegria e spensieratezza, oltre al fatto che ella stessa era diventata l'unica ragione che lo teneva in vita.
Era un vero peccato che in quell’anno sarebbero riusciti a vedersi molto poco a causa della scuola impegnativa scelta dalla maga. 

Era si stava specchiando nel lago, esattamente come Matthias, con l’unica differenza che lei vedeva riflessa nel fiume una ragazza bellissima con un sorriso stupendo, mentre lui un orribile mostro che non sarebbe mai dovuto nascere.
 
La luce della lanterna si rifletteva su entrambi i volti, rendendo visibile ai loro occhi l’ambiente circostante che era avvolto in un mantello freddo e nero. 

- Matty. - lo richiamò dai suoi pensieri la maga, utilizzando il soprannome che lei stessa gli aveva affibbiato. - è successo qualcosa? Mi sembri preoccupato, è da interi minuti che non dici nulla. - iniziò, accentuando la sua voce ed il suo sguardo preoccupato che si nascondeva fra le ombre che la lanterna creava.

- Sì, sì… Starò bene quando la smetterai di chiamarmi così. - la liquidò in fretta il licantropo, tornando a guardare il suo volto riflesso nell’acqua, lasciandosi sfuggire un sospiro.

Non sapeva nemmeno lui perché o come, ma qualcosa al suo interno lo mandava in confusione.

- Ma, Matty, anche se la smettessi di usare questo soprannome staresti ancora male... - La ragazza si avvicinò al licantropo dai capelli scuri, stringendolo in un dolce abbraccio da dietro, sorridendo contro la sua schiena. 

Poteva anche sembrare un tipo freddo, ma il calore e la sicurezza che emanava il suo corpo non avevano eguali per lei. 

- Però contribuisce. - Borbottò Matthias, il quale sentì Era soffocare un ridolio. Questo lo fece sorridere a sua volta, tanto da voltarsi per abbracciarla meglio e affettuosamente. 

- Qualcuno qui sta sviando il discorso! - esclamò la maga, conoscendo a memoria quella sua abitudine di cambiare discorso ogni qualvolta non gli piacesse l'argomento trattato.  

- Ma chi sarà mai. - le braccia di Matthias andarono a cingere i fianchi di Era, mentre il suo mento si appoggiava perfettamente sulla testa della ragazza, la quale sbuffò sonoramente a causa di quel gesto. Ogni momento era buono per farle rammentare la sua inconfondibile bassezza.

- Forse tu, ma non ne sono sicura, eh. - ridacchiò lei, per poi tornare ad avere un'espressione seria sul suo viso turbato. 

- Matty, ora mi dici che hai? Non mi hai nemmeno detto perché volevi fare un giro... - Alzò lo sguardo Era, col volto sommerso e sovrastato dai propri capelli bianchi. Matthias non ci pensò due volte a scostarli per guardarla in quelle due grandi pozze blu che rappresentavano i suoi occhi.

Illunis ||•Yaoi•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora