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- Ti va di partire dal presupposto che io non sia un umano? – Domandò Nicholas. 

- Pff, come no. – Lo contraddì il ragazzo trattenendo una risata derisoria, ovviamente incredulo e titubante sul credere a una sciocchezza del genere. – Vuoi farmi credere che sei uscito da Twilight o Harry Potter? – lo rimbeccò. 

- Ma no, per piacere! Io sono molto meglio di loro. – Nicholas incrociò le braccia, mentre le strinse vicino alla bocca dello stomaco, ripensando con orrore a come Leo lo abbia subito paragonato ai personaggi di quelle famose saghe di vampiri e maghi. 

- Bene, quindi che cosa saresti? Un vampiro? – Domandò scettico il ragazzo, voglioso di arrivare al più presto ad un punto, anche se era consapevole che quella conversazione assurda durerà ancora per molto. 

- Tu mi offendi, cara mogliettina. – Rispose l’altro, con tono di rimprovero. – Non sono uno di quei morti viventi, sono così noiosi, per non parlare del fatto che una faccia tanto pallida rovinerebbe il mio volto perfetto.

- Ah, ho capito: Sei un cane, uno di quelli che ululano alla Luna. Certo. – Leo sorseggiò un altro po' di camomilla, mentre iniziava a credere che Nicholas non sia altro che un gran ciarlatano. Non gli credeva nemmeno un po', ma nessuno poteva dargli torto, tutte quelle informazioni sembravano inventate solo per attirare l’attenzione di Leo. 

- Prima di tutto: io non sono un cane, cerchiamo di capirci. Io sono un licantropo, okay? Cane inizia con per “C”, licantropo per “L”. Non puoi affatto confonderti. – Nicholas aveva un volto corrucciato, come se non gradisse il modo sciatto con cui Leo recepiva i messaggi. – Seconda cosa: Non mi credi nemmeno un po'? 

- Certo che no, cane. – Continuò a prenderlo in giro una volta finito l’ultimo sorso di camomilla. 

- Non ho mai detto una sola bugia in vita mia, posso assicurartelo. – giurò l’albino.

- Dimostrami che non mi stai prendendo in giro allora. – Lo esortò l’altro, alzandosi in piedi per andare a riporre la tazza nel lavastoviglie, accanto al resto della sporca stoviglieria. 

Leo sbuffò, stravolto da tutte quelle sciocche frottole delle quali non sapeva proprio cosa pensare e cosa farsene. Oltretutto reputava pesante la compagnia di Nicholas, poiché egli stava davvero esagerando nel fargli credere che ora poteva addirittura trasformarsi in un famelico lupo mannaro. 

Non riusciva a credergli, per un ragazzo nato e cresciuto in un mondo dove la magia non era altro che pura fantascienza tutto ciò era assurdo.

Quando Leo si voltò per tornare da Nicholas, sul divano non vide questi seduto, ma bensì un enorme lupo bianco.
Il manto dell’animale aveva lo stesso colore albino dei capelli del ragazzo con l’aggiunta di maggiore lucentezza. Anche il colore degli occhi era lo stesso, cioè un meraviglioso azzurro lampante, quasi elettrico, che risaltava subito a una prima e veloce occhiata.

L’animale osservava Leo, e solo da quello sguardo sicuro, pieno di sé, il giovane dai capelli biondastri riusciva a intuire che quello non poteva essere altro che Nicholas, o almeno la sua variante animale. 

- M-mi prendi in giro!? – Sbottò l’umano. – Tu non puoi…! – Le parole non uscivano fluide dalla bocca di Leo, con quella voce mozzata gli risultava difficile parlare o anche solo urlare dalla paura. 

L’animale non si mosse e, al contrario di ciò che pensava Leo, non cercò di aggredirlo, anche se allo stesso tempo non fece niente per rassicurarlo.
Restava solo lì, immobile e perfetto come una statua greca esposta in un museo.

Leo fece qualche passo verso il lupo, incuriosito e allo stesso tempo preoccupato per la sua vita, visto che, nonostante Nicholas non avesse fatto altro che dargli fastidio per ora, avrebbe potuto staccargli un braccio a morsi. Infatti l’animale possedeva dei canini bianchi quasi come la sua pelliccia, perfetti per divorare e masticare le prede ambite. 

Illunis ||•Yaoi•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora