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- Chris? Chris!? Christhpher, mi stai ascoltando!? - la voce imperiosa di Leo, che altresì non era che il migliore amico di Christopher, fece risvegliare quest'ultimo dai suoi pensieri.

Leo lo aveva costretto a svegliarsi “presto” (alle nove di mattina) affinché si incontrassero, visto che non si vedevano da troppo tempo.

- Devi mandarmi dei messaggi a volte però! Non ti sei fatto sentire per quasi una settimana! Dov'eri finito!?- il moro guardava ancora annoiato Leo, il quale da poco aveva avuto la stravagante idea di farsi le punte di quei capelli, arruffati e biondastri, castane.

- Mhm... Ho avuto degli imprevisti. - sbadigliò sonoramente Christopher. Egli non aveva alcuna voglia di spiegargli tutti i fatti accaduti in quella sfiancante settimana, soprattutto perché non aveva la minima idea su come poterli raccontare.

"Ehi! Ciao, Leo! Sapevi che il mio nuovo coinquilino è un licantropo intellettuale, che ho fatto la conoscenza di due strani maghi e che ho quasi rischiato di essere sbranato da chissà cosa? E poi no, tranquillo, non inziato a drogarmi."

Terribile, no?

Poi non aveva la più pallida idea se fosse corretto o meno raccontarlo a qualcuno e nel dubbio era meglio tacere.

- Io e gli altri eravamo preoccupati. Dopo gli ultimi esami non ti sei più fatto sentire. Sei passato... Non sei contento? -gli chiese velocemente Leo cercando di attaccare un discorso che, a quanto pare, morì subito dopo essere nato, disintegrato da un semplice "mhm".

- Oh, insomma, spiegami questi imprevisti!- il ragazzo biondo-castano sospirò, siccome era molto preoccupato per il suo migliore amico che sembrava quasi nascondere qualcosa

Magari l'esistenza di moltissime creature magiche e di un intero mondo popolato da esseri sovrannaturali, o magari solo la sua visibile stanchezza.

- Sono solamente stanco, Leo...

Leo era sempre stato un tipo molto insistente e Chris non poteva negare di aver avuto delle discussioni con lui visto il suo carattere testardo, cinico e non troppo affiatato con le persone.

- Mh....- sospirò il biondo, deciso a sospendere il discorso per non iniziare un bisticcio - Va bene. Oh, ieri sono passato per la tua casa-famiglia e mi hanno detto che ti sei trasferito da un amico. Chi sarebbe? Dove abita? Lo conosco? Quanti anni ha? Sappi che devo valutarlo. - questa volta a sospirare fu il moro che stava lentamente annegando sotto le domande dell'altro.

- Si chiama Matthias, mi faceva da tutor e ha ventiquattro anni. Mi ha aiutato a passare gli esami, è a posto. cerca di calmarti. - lo liquidò in fretta Chris con giusto un paio delle generalità del licantropo.

No. Leo non si poteva calmare: si è sempre preoccupato molto per il suo unico migliore amico, visto che quest'ultimo da piccolo non ha avuto una vita così agiata e tranquilla. Non voleva gli succedesse qualcosa di male che lo potesse deprimere o peggio.

Inoltre, lui aveva sperimentato sulla sua pelle il sentimento che si provava quando le cose non vanno come si desidera, quando ci si sente soli ed abbandonati. 

- Uff... Okay. Allora tra un paio di giorni voglio trovarvi tutti e due a casa di questo signor Matthias. - Disse Leo, per poi alzarsi dalla sedia del bar dove si erano riuniti. Avevano già finito da un quarto d'ora la loro colazione in quella piccola caffetteria del paesino e non sarebbero certo rimasti lì ancora allungo. 

Infatti, dopo essere andati a pagare, ognuno la propria parte, si vestirono con i caldi giubbotti neri per ripararsi dal freddo. fuori da lì tirava un leggero vento e le previsioni dicevano di sperare in una probabile ventata di caldo nella settimana.

Illunis ||•Yaoi•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora