Capitolo 23

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Chantal

<<Gabriel, ho un brutto presentimento>> non so, è come se fosse successo qualcosa a tutte le mie amiche ed io ne fossi all'oscuro, sono una veggente ma ancora i miei poteri non si sono manifestati, a detta di mia madre si presenteranno quando qualcosa di veramente grave incomberà su di noi, com'è successo a lei, ma ho solo dei presentimenti per adesso, e fino ad'ora non sono mai stai infondati <<A che proposito?>> mi dice avvicinandosi con solo un asciugamano attorno alla vita, non posso ancora crederci, dal giorno in cui mi sono beccata un proiettile nel braccio è cambiato radicalmente, il suo comportamento nei miei confronti è diventato più tenero, ma con gli altri continua ad essere il solito stronzo scorbutico, persino con le mie amiche, le ha cacciate letteralmente dalla stanza poco più di un ora fa <<E' come se a tutte le mie amiche fosse successo qualcosa, non riesco a stare con le mani in mano, voglio andare a vedere>> lui mi guarda con quel suo sguardo sexy che oramai fa parte della mia quotidianità, il nostro primo appuntamento è stato fantastico, non me lo aspettavo nemmeno, mi perdo nei ricordi.

<<Non lo saprà nessuno>> mi dice Gabriel con fare complice <<Le mie amiche devono sapere che sto bene!>> dico irritata <<Lo sapranno, ma non ora>> mi prende la mano e accarezza il palmo con il pollice, sono appena stata dimessa dal dottor Sanchez, il medico del branco, e Gabriel insiste per andare in un posto, le mie amiche sono all'oscuro di tutto e pensano che io sia ancora in stato di incoscienza <<Ma dove vuoi portarmi? Piove a dirotto>> lui mi guarda sorridente, oh mio Dio quel sorriso <<Tu seguimi senza fare storie>> lo seguo in silenzio ignara di quello che avrei trovato una volta arrivati <<Chiudi gli occhi>> mi dice <<Stai scherzando spero!?>> dico irritata <<Non rendere le cose più difficili, chiudi gli occhi o te li faccio chiudere io>> chiudo gli occhi immediatamente <<Brava piccola mia>> a quel nomignolo un brivido attraversò la mia spina dorsale <<Ti guido io, tu devi solo camminare>> un tuono echeggiò tra noi e sobbalzai <<Tranquilla, ci sono io>> mi rilassai all'istante, da freddo incominciavo a sentire caldo, non riuscivo a vedere nulla ma sentivo che non eravamo più dentro la villa <<Apri gli occhi>> quando li aprii rimasi a bocca aperta, <<E' una serra>> dico sbalordita, l'aveva arredata in modo impeccabile, era piena di candele ad ogni angolo, mi indica uno spiazzale poco lontano, appena lo raggiungo vedo un tavolo apparecchiato per due <<Cena a lume di candela>> dice soddisfatto <<Ma è giorno>> dico divertita <<Beh, si.. è pomeriggio, ma non riuscivo ad aspettare>> disse imbarazzato <<E' splendido Gabriel, davvero>> mi fa cenno di accomodarmi, e con mio stupore mi sposta la sedia per farmi sedere, arrossisco cercando di sedermi in modo decente <<Spero che il menù che ho scelto ti piaccia>> mi sarebbe piaciuto anche un piatto di patate bollite se lui fosse stato con me, la conversazione venne da sé, parlavamo in modo spontaneo, senza imbarazzo, come se ci conoscessimo da sempre, finita la "cena del pomeriggio" mi riaccompagnò in stanza <<Credevo di essere con le mie amiche>> dissi <<Cambio di programma, tu da ora in poi, starai con me>> un calore allo stomaco si diffuse in tutto il mio corpo, mi gettò dentro la stanza in fretta <<Senti Gabriel, tutto quello che hai fatto per me oggi, è magnifico, ma io non ho ancora dimenticato che tu mi hai... rifiutata>> abbasso lo sguardo per non guardarlo negli occhi <<Chantal, i tuoi occhi>> non capivo <<Dammi i tuoi occhi>> oh, voleva che alzassi lo sguardo, feci di no con la testa, allora lui si avvicina e mi prende dal mento costringendomi a guardarlo <<Sono stato uno stupido, me ne rendo conto, ma.. mi sono accorto dell'errore madornale che stavo commettendo appena in tempo>> gli occhi mi divennero lucidi <<Questo vuol dire che...>> non volevo crearmi dei castelli per aria <<Si, vuole dire proprio questo, tu, questa notte e tutte quelle a venire sarai mia, nel mio letto, nel mio cuore, nella mia mente, dovunque>> non ci fu bisogno di altre parole, quella notte, o quel pomeriggio, ormai avevo perso la cognizione del tempo, ci amammo per la prima volta, fu un qualcosa di magico, che se mi chiedessero di descriverlo direi "Dolce",quando mi marchiò non me ne accorsi nemmeno, so solo che ero la ragazza più felice del mondo. Il giorno dopo i vampiri ci attaccarono, ma è una cosa che preferirei dimenticare.

<<Ehi! Terra chiama Chantal!>> mi ridestai dai miei meravigliosi ricordi e tornai alla realtà, che mio malgrado, era davvero bella con Gabriel al mio fianco <<A che stavi pensando?>> mi guarda sorridente <<A te>> dico felice <<Immaginavo, se avessi pensato ad un altro uomo lo avrei trovato e ucciso>> disse venendo sul letto <<Gabriel, sei mezzo nudo>> mi guarda le labbra <<E che male c'è, tra poco i vestiti non ci serviranno mica>> ciò che successe dopo non fu dolce come la prima volta, ma era più che lecito, a me piaceva così. Subito dopo, sarei andata a vedere come stavano le mie amiche. 


Angolo me:

Buon salve!! Questo è un capitolo di passaggio, più che altro per farvi sapere che fine hanno fatto questi due piccioncini, che da questo momento in poi saranno decisivi per la storia, perchè Chantal è una veggente, quindi molto importante per gli eventi che accadranno in futuro. Lasciate le stelline e buona lettura ;) 

The Fate of an Alpha - La morte ha un nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora