Capitolo 24

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Vi avverto cari lettori, in questo capitolo ci sono scene abbastanza piccanti, ho cercato di  fare del mio meglio per non sfociare nel volgare, spero di esserci riuscita, se comunque non amate questo tipo di scene, vi invito a non leggere, buona lettura ;) 

Jasmine

Mi guardo attorno circospetta, dove sono? Cerco di alzarmi ma un dolore al fianco me lo impedisce, ricordo vagamente quello che è successo al villaggio, c'era Nathan su di me e poi Justin... <<Justin>> provo ad alzarmi per andare a cercarlo ma tutto ciò che ottengo è un incontro ravvicinato con il pavimento <<Jasmine, che stai facendo?>> eccolo, così bello, mi solleva da terra e mi rimette sul letto <<Stavo venendo a cercarti>> lui mi guarda serio <<Sei ferita, non devi muoverti>> alzo gli occhi al cielo <<Justin, sto guarendo, tra qualche ora non avrò più niente>> avvicina pericolosamente il suo viso al mio <<Dimmi cosa è successo, dimmi perché ti ho trovata nuda e ferita sotto di lui>> dice stringendo i pugni, lo guardo negli occhi ormai diventati due rubini rosso sangue <<Justin, non ha più importanza, davvero>> mi prende il viso fra le mani <<Devo sapere, Jasmine, lo devo sapere>> annuisco comprensiva e gli racconto tutto, dall'incontro nel negozio fino ad arrivare allo scontro nel fienile, man mano che raccontavo il suo corpo diventava sempre più teso <<Lui non sarà più un problema, e neanche David, puoi stare tranquilla>> lo guardo sgomenta <<Li avete... tu ed Emanuel li avete.. uccisi?>> annuisce serio <<E credimi, non ho rimpianti, se lo meritavano>> davanti a questa atrocità non riesco ad essere arrabbiata, forse dentro di me so che hanno fatto l'unica cosa possibile da fare, o forse no? <<Io non sono arrabbiata con te Justin, o forse si? Si, lo sono, credi che sarebbe successo se quei due avessero saputo che io e Nicole siamo...>> non riesco a finire la frase, è troppo imbarazzante <<Le nostre compagne? Cazzo, Jasmine, certo che so che non sarebbe successo, nessuno si mette contro il futuro Alpha e i suoi beta>> almeno lo sa questo scemo, lo sa <<Non accadrà più te lo prometto>> mi tasto il fianco per vedere se è perlomeno guarito <<Non sento più dolore, credo che posso togliere la benda>> vado in bagno, mi tolgo la maglietta e levo la benda, il mio fianco è immacolato, come se non fosse accaduto nulla, la rigenerazione dei licantropi è fantastica, d'un tratto sento la porta spalancarsi <<Justin cavolo! Sono mezza nuda!>> prendo un asciugamano per coprirmi il seno, mi guarda come se io fossi la sua preda, mi prende dalla vita e mi getta sul letto mettendosi sopra di me, prende i miei polsi e i porta sopra la mia testa <<Per favore, spostati>> dico ansimante, l'uomo che ho davanti è davvero pericoloso <<Sto bene dove sono>> Sto bene anch'io penso, <<Hai due scelte, alzati o ti bacio>> apro gli occhi incredula, brutto cavernicolo, sa benissimo che non riuscirò mai a liberarmi dalla sua presa <<Allora? Mi darai la tua bocca?>> sento le guance andarmi a fuoco, eppure si, voglio che mi baci, lo desidero, Justin si avvicina fino a sfiorarmi le labbra, emetto un gemito di piacere quando la sua lingua si insinua dentro la mia bocca, le nostre lingue si intrecciano come se stessero danzando, dapprima lentamente, poi con un ritmo sempre più veloce e selvaggio, le mie gambe si rilassano attirando Justin più vicino a me, facendolo aderire al mio corpo <<Justin>> sussurro <<Hai un buon sapore>> sento il mio corpo tremare a queste parole, mi affonda una mano nei capelli, apprezzandone la morbidezza, e sposta l'altra lungo la spalla, la curva del seno, le costole e poi la coscia. Vengo scossa da un fremito più potente e stringo più forte le gambe intorno alla sua vita. Lui riporta su la mano e rifà tutto il percorso, strappandomi un mugolio di gola. Justin prende il mio reggiseno e lo scaraventa via, <<Era il mio preferito>> Justin si allontana un attimo per togliersi la maglietta e poi è subito sopra di me, i miei seni a contatto con il suo petto muscoloso, con un coraggio preso chissà dove, gli tolgo i pantaloni e lui fa lo stesso con me, quando il mio corpo entra in contatto con la sua erezione Justin emette un ringhio soffocato <<Sei pronta? Non ce la faccio più>> annuii persa in quel mare di sensazioni, Justin affonda la testa nell'incavo del mio collo marchiandomi e lentamente affonda dentro di me con una sola e vigorosa spinta, ci abbandonammo al piacere completamente, quello era il paradiso.


 Angolo me: 

Buon salve! Era ora direi, era ora. Ahahaha

Lasciate le stelline e buona lettura ;) 

The Fate of an Alpha - La morte ha un nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora