Capitolo 25

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Informazioni: Nella mia storia, i berserker hanno poteri che sono completamente di mia invenzione, quindi se riscontrate diversità rispetto a dei berserker visti in altre storie è semplicemente per questo, detto ciò, buona lettura ;) 

Nicole

<<Lash, smettila, sto bene, sul serio>> non voglio vederlo, l'unica cosa che voglio è rimanere sola con Emanuel, ma è da almeno dieci minuti che Lash non smette di bussare alla porta <<Nicole, se apro la porta lo faccio fuori, non sono dell'umore giusto>> disse Emanuel, lo guardo intensamente, i suoi occhi sono nero pece, segno indistinto dei Berserker, come ho fatto a non capirlo prima, giallo fluo quando provano emozioni intense, nero quando sono furiosi, e poi non ricordo, dovevo stare più attenta alle lezioni di mitologia invece di tirare palline di carta ad Astrid <<Apri la porta, lo mando via io, non fare niente di avventato, per favore>> con un grugnito si dirige verso la porta e la spalanca <<Nicole, piccola, stai ben.. Oh mio Dio>> già, Lash mi fissa inebetito, credo di essere un bello spettacolo, un occhio nero, che tra l'altro fatico ad aprire, la mascella inviolata, e un morso sul collo che ad ogni mio movimento sgorgano rivoli di sangue, in mezzo al sangue già secco di prima <<Senti Lash, sono molto stanca, vorrei solo riposare, potresti lasciarmi tranquilla?>> dissi in maniera gentile <<No, sei impazzita? Hai bisogno di me>> un ringhio si fa spazio nella camera <<Lei ha bisogno di me, non di te, ora fuori, se non vuoi che ti faccia male>> disse Emanuel sull'orlo di una crisi di rabbia, un tono che non ammetteva repliche <<No Emanuel, io resto>> guardo Emanuel con occhi imploranti, ho già visto troppa violenza in un giorno solo, non voglio vederne dell'altra <<Allora dovrò farti andare via io>> Emanuel si avvicina a Lash, lo prende dal colletto e lo scaraventa fuori dalla stanza con un calcio <<Se ritorni, non sarà con un calcio che te la caverai!>> detto questo chiuse la porta alle sue spalle <<Grazie per non aver sparso sangue inutile>> lui mi fa un cenno di assenso <<Posso.. insomma, posso fare un bagno?>> credo proprio di averne bisogno, devo togliermi il sangue secco, l'odore di David, devo lavar via ogni cosa <<Ovvio, ti do una mia maglietta>> mi lancia una delle sue magliette e mi fiondo direttamente in bagno, una volta sola, annuso la maglietta, okay, non sono una maniaca, ma ha un così buon odore! Mi levo i miei vestiti che ormai sono tutti sgualciti, grazie a Dio l'intimo è rimasto intatto e posso ancora utilizzarlo, una volta che la vasca è ben riempita mi fiondo dentro, come un manto caldo l'acqua mi avvolge, emetto un gemito di piacere al contatto con l'acqua calda, <<Magnifico>> credo sia d'aiuto che non sia una vasca normale, è una di quelle vasche enormi e rotonde, con l'idromassaggio incluso, ci potrebbero stare almeno dieci persone e sarebbe comunque grande, dopo un po' sento uno spostamento dell'acqua, mi giro con cautela <<E-E- manuel, cosa ci fai qui?>> cerco di coprirmi il più possibile stando sotto l'acqua fino al mento <<Cosa ci faccio qui? Mi faccio un bagno>> disse lui disinvolto, come se ogni giorno facesse il bagno insieme ad una ragazza nuda! <<Beh, potresti voltarti così esco?>> domando, lui mi guarda divertito <<No, io faccio il bagno con te>> spalanco gli occhi <<Non puoi!>> ma ormai si stava levando le scarpe, i pantaloni, la maglietta, oh caspita, è già in mutande! Mi volto imbarazzata, sento indistintamente l'acqua che si muove, ormai è dentro, non posso più scappare, mi allontano il più possibile da lui, non vado lontano, due mani forti mi prendono per i fianchi e mi posizionano in mezzo a delle gambe, le sue gambe, deglutisco a vuoto, quando la mia schiena tocca il suo petto, sento come se la pelle bruciasse in tutti i punti dove lui mi tocca, sento la sua erezione toccare il mio fondo schiena, che situazione! <<Emanuel...>> non finisco la frase che sento la sua lingua leccarmi il morso creato da David <<Le compagne dei Berserker possono usufruire di alcuni vantaggi, questo è uno di quelli>> non capisco cosa voglia dire, poi tocco il punto in cui prima c'era il morso e come per magia non c'è più nulla, solo la mia pelle liscia <<Ma è magnifico! E' più efficace della rigenerazione dei licantropi!>> dico girandomi completamente verso di lui, aspetta un secondo, appena mi ricordo di essere completamente nuda, ergo, seno al vento, lo abbraccio prima che il suo sguardo possa posarsi in delle parti imbarazzanti <<Non guardare!>> urlo, la sua risata riecheggia in tutta la stanza <<Così non sei di aiuto Nicole>> in effetti abbracciandolo il mio seno è completamente schiacciato contro il suo petto, sento le guance andarmi a fuoco, d'un tratto lui mi accarezza la schiena con movimenti lenti, rabbrividisco, mi stacco un attimo da lui guardandolo negli occhi, giallo fluo, mi cattura la bocca con la sua in un bacio ardente <<Nicole, devi essere mia>> ed io voglio essere sua, <<Pronta?>> non saprei, ho immaginato tanto questo momento, e ora che sono qui non riesco a pensare a niente, annuisco, spinge i miei fianchi verso la sua erezione e quando ormai è dentro non perde tempo a mordermi, strizzo gli occhi per il dolore, che per mia fortuna è solo un attimo, <<Adesso sei mia, solo mia!>> dice affondando sempre di più, si lo sono, adesso sono sua, un pensiero si fa strada nella mia mente "Ed era anche ora"


Angolo me:

Buon salve! Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e siccome non so che altro dire, lasciate le stelline e buona lettura ;)

The Fate of an Alpha - La morte ha un nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora