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«Che ne diresti di sdebitarti offrendomi qualcosa

Jimin, che stava uscendo dal veicolo seguendo Jin-hyung, si giró nella direzione del biondo guardandolo con un sopracciglio alzato.

«Come?»

«Beh, dovresti, ti ho salvato la vita e ti ho anche offerto un passaggio» fece con fare ovvio Taehyung facendo spallucce e sorridendo nel frattempo in direzione del ragazzo.

Jimin lo guardò per un tempo che parve infinito, non capendo se quel biondo stesse facendo sul serio o no, finché, con un lungo sospiro, scese dalla vettura non degnando di una risposta il ragazzo che non gli staccò un attimo gli occhi di dosso.
"Questo qui è fuori...Ma cosa vuole. Bravo Jimin, sempre a cacciarti nei guai" e mentre pensava questo si avviò verso l'entrata del locale.



Quando il ragazzo dai capelli neri non si girò più nella sua direzione, e stava per entrare all'interno del locale, capì che doveva fare qualcosa altrimenti il piano, da lui stesso escogitato, sarebbe stato del tutto inutile.
Con fare annoiato scese dalla sua amata macchina e seguì il ragazzo all'interno del ristorante.

«Coraggio, non voglio mica ucciderti» esordì con fare sarcastico Taehyung, seguendo il corvino.
Anche se in realtà voleva farlo nel minor tempo possibile e senza lasciare nessuna traccia di questo Park Jimin.

«Forza, che ti costa?» insistette Taehyung che si stava già spazientendo.
La pazienza non era, purtroppo, una delle virtù di un demone.



Jimin, che nel frattempo aveva notato il ragazzo seguirlo, emise un sonoro sbuffo seguito da un occhiataccia.
L'aveva salvato, di questo non c'era alcun dubbio, però non riusciva a sopportare il suo essere così insistente e sbruffone.

Jimin si affrettò a raggiungere la sala dove si sarebbe cambiato e avrebbe indossato la divisa pensando che ormai il ragazzo si fosse scocciato di seguirlo e fosse magari tornato a casa.
Così inizió il suo turno di lavoro.

Velocemente entró nelle cucine e, vedendo i primi clienti già entrare, si diede coraggio mentalmente.
Vide Jin-hyung alzare un pugno in aria:
"Ce la puoi fare" era chiaramente il messaggio.
Sorrise in direzione del suo hyung e si affrettò a entrare nella sala prendendo le prime ordinazioni.
Si sentiva piuttosto strano -come osservato- ma non ci diede molto peso continuando il suo lavoro.
La sensazione, tuttavia, non voleva sparire e, per un attimo, si sentí quasi in soggezione e...Improvvisamente goffo.
Diede una rapida occhiata ai clienti del locale rimanendo di stucco:
lui era ancora lí, non se ne era andato...
E lo stava fissando.
Jimin lo fulminó con lo sguardo e si avvicinò al suo tavolo.

«Che ci fai ancora qui?»

Un sorriso, del tutto strafottente, nacque sulle labbra di Taehyung che, in tutta risposta, disse di star semplicemente aspettando la sua ricompensa.
Jimin si allontanò e, con fare scocciato, andò in cucina, volendo sbarazzarsi di quello strano ragazzo al più presto.
Avvisó Jin-hyung che avrebbe offerto una cioccolata calda al tavolo dodici e aspettando l'ordine si mise ad osservarlo da lontano: era un ragazzo piuttosto bello, alto, biondo e sembrava simpatico se non fosse per quell'aria sarcastica che lo accompagnava.
Subito scosse la testa e, rimettendo in ordine i pensieri, sentì Jin chiamarlo: l'ordine era pronto.
Prese il vassoio e si avvicinò al biondo, che in tutta risposta pareva confuso.

«Ma io non ho ordinato questo, mi pare»

«Questo è tutto quello che ti offrirò, fattelo bastare»

Jimin, detto ciò, si allontanò continuando a servire altri tavoli non riuscendo però a concentrarsi a causa dello sguardo persistente del biondo.




BECAUSE OF YOU - VMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora