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1995

Era una giornata d'autunno.
La natura morta era divenuta soggetto di foto e dipinti, a causa dei vari colori che la componevano e che rendevano magico il paesaggio.
Le foglie di diverso colore continuavano a cadere senza sosta, il piccolo ruscello dall'acqua ghiacciata che continuava imperterrito il suo percorso, gli uccelli che scomparivano oltre le nubi, i bambini che correvano felici in quell'ambiente così vivo mentre il cielo era ormai divenuto di un assoluto grigio, come sarebbe stato per i prossimi mesi avvenire, dato che ormai l'estate aveva abbandonato definitivamente l'aria della piccola cittadina.

Oggi non c'era nulla che non andasse: sembrava tutto così perfetto, ma mancava qualcosa a quel piccolo quadro autunnale.

La giornata passò senza troppi problemi ed era già sera.
Il cielo, ormai di un nero implacabile, si estendeva e racchiudeva sotto la sua protezione la cittadina.
Era ancora coperto da diverse nubi, ma non sembrava che avrebbe piovuto, almeno non quella notte.

Lui se ne stava lí, come ogni notte, a pensare. Cosa precisamente? Non lo sapeva neanche lui, semplicemente pensava.

Come ogni notte se ne stava su un'altura, questa volta era un tetto di un vecchio e malconcio edificio.

Se ne stava lí, immobile, ad osservare la notte mentre quest'ultima lentamente passava.

Poi successe.
Una cosa inaspettata, una cosa non prevista.


Era sera, una donna stava ammirando le vetrine di numerosi negozi: voleva trovare il regalo perfetto...
Ma cosa avrebbe potuto prendere per il suo piccolo?
Tra poco sarebbe nato, se lo sentiva.
Infondo era la madre, se non lo sapeva lei come potevano altri?

Era indecisa: avrebbe voluto prendergli un cappellino, infondo sarebbe nato ad ottobre e gli sarebbe sicuramente servito o magari un piccolo gioco? Sarebbe stato tranquillo? Vispo?
Mentre immaginava come sarebbe stata la sua vita dopo la nascita del piccolo, sorrise.
Era davvero emozionata, era innamorata del suo piccolo e non vedeva l'ora di poter finalmente abbracciare e stringere tra le sue braccia l'amore della sua vita.
Pensando a tutto questo, senza rendersene conto, si trovó in un luogo sperduto e isolato.
Aveva forse imboccato il sentiero sbagliato?
Subito la paura prese il sopravvento e si accinse a aumentare il passo per arrivare al luogo dell'appuntamento che aveva con suo marito.
Si sarebbero dovuti incontrare alle venti circa, vicino quel delizioso ristorante che conoscevano entrambi da anni e avrebbero dovuto trascorre una felice e romantica serata...
Ma perché ora si trovava lí?

«Non imparo mai, mi perdo troppo facilmente» pronunció con debole voce e sorridendo forzatamente, data la paura.

Mentre la donna si malediva mentalmente un'ombra lentamente si avvicinava.

«Oi, dammi tutto quello che hai o finirà male, molto male»

Una voce glaciale arrivò dritta alle orecchie della donna che non si era accorta della presenza di un uomo che si era avvicinato pericolosamente a lei.
Lo squadrò con paura e vide che aveva una mano in tasca pronta a far uscire qualcosa.
Un coltello? Una pistola?
Spaventata indietreggió.
Sentiva il cuore farsi sempre più rumoroso e le gambe parevano pesanti.

«Io n-non ho nulla con me se non questa...»
La donna davvero non aveva nulla, se non l'amata borsa che aveva ora ceduto al presunto aggressore.
Ma dall'espressione di quest'ultimo la donna capí che doveva scappare, doveva scappare e salvare lui.
Il suo bambino.

«Come puoi non avere nulla, donna? Vuoi per caso morire?»

L'uomo urlò e ormai era come impazzito.

BECAUSE OF YOU - VMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora