"E questa?" Jimin si guardò intorno, per capire da dove mai potesse essere sbucata fuori quella piuma, ma i suoi occhi vedevano solo un'enorme distesa bianca incorniciata da un incessabile e stordente silenzio. Nessun animale. Come era possibile allora? E perché la testa gli girava? Cosa era successo esattamente?
Jimin, che si rigirava ancora la piuma tra le mani, si alzò e con sguardo interrogativo domandó a Taehyung se avesse mai visto una piuma di quelle dimensioni. –«Io...N-Non lo so, sarà di qualche animale ma ora non pensiamoci, andiamo» Taehyung prese la mano di Jimin, che nel frattempo aveva riposto quella strana piuma nel suo cappotto, e lo stava conducendo verso la macchina per poter dimenticare quel piccolo incidente. Jimin si lasciò semplicemente trascinare: la presa di Taehyung era sempre così leggera e così protettiva...Non sapeva spiegarlo bene ma gli faceva sentire un senso di protezione incredibile.
"E adesso? Come posso risolvere il problema della piuma? Ora ce l'ha nel cappotto...Aish è sicuro: sto impazzendo per colpa di questo umano"
I due si accomodarono in macchina e quando Taehyung stava per partire la voce di Jimin ruppe il flusso dei suoi pensieri chiedendogli se potesse accompagnarlo prima alla sua università poiché aveva dimenticato delle cose. Taehyung alla sua richiesta annuì semplicemente e, senza guardarlo, partì.
–«Non ci impiegherò molto» e dicendo questo si avviò all'interno dell'edificio aggiustandosi e rifugiandosi nell'enorme cappotto.
Jimin non capiva. Riprese la strana piuma dalla sua tasca e la osservò meglio: era soffice al tatto, sottile...Ma era troppo grande per qualsiasi animale. Era la seconda volta che vedeva una piuma del genere ed era sempre successo quando si era trovato in una situazione di "pericolo". Prima il pilastro e poi la rottura del ghiaccio. Quando il ghiaccio si era rotto era come... Era come se il tempo si fosse fermato e all'improvviso lui si fosse trovato dall'altra parte del lago. In un secondo.
Si prese la testa tra le mani e si inginocchiò al suolo. Le immagini scorrevano veloci. Strizzó gli occhi più e più volte e si incamminò verso l'aula di arte ancora frastornato da quelle immagini confuse. Arrivó nell'immensa e immacolata aula, dopo aver preso degli appunti vicino ad uno dei quadri -appunti ovviamente suoi che aveva dimenticato- gli venne un strana voglia: voleva dimenticare per un attimo tutti i problemi e le preoccupazioni e sapeva che c'era solo un modo per sfogarsi, almeno però lui. Si tolse velocemente il cappotto, poggiando gli appunti sopra esso, e appoggiò il telefono al suolo mentre la canzone iniziava e lui si posizionava al centro della sala. Le note della melodia dolce iniziarono da subito a riempire ogni angolo di quella bianca sala decorata da pochi ma significativi quadri.
Tell me With your sweet smile Tell me Tell me like you're whispering into my ears Don't be like a prey Be Smooth like a like a snake I want to escape but...
"Dove mai si sarà cacciato quel ragazzo?" Taehyung lo stava cercando: camminando a passo svelto e controllando ogni aula con agitazione. Non lo trovava da nessuna parte, non riusciva a capire dove potesse mai essere. Si passó freneticamente una mano tra i capelli e poi sbuffó sonoramente quando ad un certo puntò udì una sottile e triste canzone. Così iniziò a correre nella direzione dalla quale proveniva quella melodia giungendo ad un'aula completamente bianca con al centro una figura che si muoveva sinuosamente.
Il suo corpo danzava sulle note di quella dolce e triste canzone: la sua espressione, i suoi movimenti, le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue ansie e le sue debolezze. Tutto era lí, tutto racchiuso in piccoli e concisi passi. E lui lí, al centro della bianca sala, si muoveva... Frenetico. Energico. Bisognoso.
Taehyung non osava distruggere il suo momento di sfogo, perché l'aveva capito: lui in quel momento stava cercando di calmarsi, di sfogarsi e di liberarsi da tutte le sue preoccupazioni.
Caught in a lie Find the me that was innocent I can't free myself from this lie Give me back my laughter
La melodia aveva completamente preso il corvino così come la figura che ballava aveva preso Taehyung che pareva come incantato. Si inumidì le labbra con la lingua mentre con lo sguardo seguiva ancora il ragazzo e ne studiava ogni singolo movimento.
Caught in a lie Take me out of his hell I can't free myself from this pain Save the me who's being punished.
La canzone terminò e nella sala si sentiva solo un respiro affannoso.
Jimin, stanco e provato, respirava affannosamente e appoggiò le mani sulle cosce per riprendere fiato quando un applauso ruppe il silenzio che, da relativamente poco, si era fatto spazio nella grande sala.
–«Sei stato...È stato bellissimo. Sei davvero bravo» Taehyung non sapeva cosa dire, era stato catturato dai movimenti di quel ragazzo e non riusciva a capacitarsi di come ne fosse stato così rapito. In fondo era solo un umano insignificante per lui...Giusto? Taehyung ormai non lo sapeva più. Era solo un umano per lui? In poco tempo quella persona era riuscita a farlo vacillare e fargli mettere in discussione tutte le sue certezze. I suoi piani, incarichi, buttati all'aria. Ma, ora come ora, non se è preoccupava più di tanto: non voleva pensarci. Voleva solo divertirsi e, per una sola volta nella sua "vita", voleva stare bene e in compagnia di qualcuno.
–«Sei rimasto incantato, Taetae?» sghignazzò Jimin andando a prendere nel frattempo il suo cappotto e infilandoselo velocemente per poi sorridergli divertito e avviandosi verso l'uscita.
Taehyung era rimasto senza parole, non solo per il piccolo nomignolo con il quale era stato chiamato, ma per il modo e la frase che aveva usato il ragazzo. Per non parlare del sorriso che gli aveva regalato. "Quel ragazzo sarà il mio sbaglio più grande...Il mio peccato più dolce"
Si, era rimasto incantato ma questo Jimin non l'avrebbe mai saputo con certezza.
I due così si incamminarono silenziosamente verso l'uscita e raggiunsero la macchina.
«Taetae, posso guidare io? Vorrei portarti ora io in un posto. Ah, sempre se sei ancora libero e vuoi restare con me» l'ultima frase la pronunciò con un pizzico di...Malizia? Divertimento forse?
«Sai guidare anche? Sai la mia bambina è delicata»
«Non ti preoccupare, papino, non le farò nulla!» e gli fece un occhiolino.
Taehyung, a quel punto, non potendo più dir di no, passò le chiavi a Jimin andandosi poi a sedere nel sedile al suo fianco.
Jimin mise in moto e partì.
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