I due arrivarono sotto casa di Jimin, senza troppi problemi.
«Arrivati» enunciò così Taehyung che era, fin troppo, deluso dal breve tempo che avevano impiegato per arrivare a destinazione.
«Grazie mille, Tae. Buona nott-»fece
Jimin, che stava per scendere dall'auto, ma venne interrotto dal ragazzo che lo bloccò per il polso facendolo sussultare.«Sei libero domani?» chiese, non distogliendo lo sguardo da quello di Jimin.
«Eh? Ah si, è il mio giorno libero a lavoro» disse invece con titubanza il corvino, sentendo la presa al polso più leggera.
«Bene, ti vengo a prendere domani mattina. Ti porto in un posto»
«Hm, va bene Tae»
«A domani allora, angelo» e così, lasciando il polso del ragazzo al suo fianco, lo salutò e, mettendo in moto, si allontanò dalla vista di Jimin, che era rimasto ancora lí in piedi e non accennava a muoversi.
"Questo ragazzo è così...Aish, chi lo capisce...E poi...Angelo eh?"Il sole si svegliò, timido e tiepido, cercando di prendere di nuovo possesso del potere che la luna la sera prima aveva rubato.
Poche ore dopo, una piccola palla fatta di lenzuola iniziava a muoversi mugolando e cercando di prendere calore invano.
Uno sbuffo.
Jimin quella mattina si alzò sconsolato, infreddolito e decisamente poco attivo: quella notte era stata particolarmente fredda e ora aveva il naso di un rosso sconcertante e si sentiva ancora leggermente stordito.Vide l'orario ed erano appena le nove:
decise di farsi una doccia calda e magari avrebbe fatto anche colazione, una volta tanto non gli avrebbe fatto male.
Finito di lavarsi, si vestì con un adorabile maglioncino rosso largo e dei jeans neri e così andò in cucina a prepararsi qualcosa da mettere sotto i denti.Con le guance ancora piene sentì il suo cellulare vibrare: Taehyung lo stava chiamando.
-Pronto?-
-Scendi-
E attaccó.
«Certo, buongiorno anche a te...» Jimin pulì velocemente tutto quello che aveva sporcato e prese il suo cappotto, le chiavi e il suo cellulare uscendo poi di casa.
«Buongiorno!» esclamò energicamente Jimin, finendo poi per salutare il biondo con un leggero bacio sulla guancia.
Taehyung, che non si aspettava minimamente un gesto del genere, arrossì furiosamente e si girò dall'altro lato cercando di non far vedere la sua faccia completamente a fuoco.
Senza dire una parola mise in moto, cercando di non apparire troppo sotto shock da quel innocente bacio.
"Ma cosa...Mi succede? Sono impazzito?"Il tragitto fu abbastanza lungo e fu completamente silenzioso, di un silenzio imbarazzante data la faccia di Jimin schiacciata al finestrino...Finí così per addormentarsi.
I due arrivarono e il moro si svegliò quando sentì il rumore dell'auto cessare.
«Siamo arrivati?» domandò Jimin stiracchiandosi e sbadigliando sonoramente per poi stropicciarsi un occhio.
«Seguimi» disse Taehyung, sceso dalla nera auto con una borsa piuttosto grande, avviandosi verso quel che sembrava un boschetto:
alti alberi si ergevano di fronte a loro, l'erba sepolta dalla pura neve e il cielo coperto di nuvole.
Questo era il paesaggio che Jimin aveva di fronte.
Tutto era completamente bianco e la cosa lasció senza parole il ragazzo, che entusiasta e incantato, si affrettò a raggiungere e tenere il passo di Taehyung.

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BECAUSE OF YOU - VM
Fanfiction«Ti innamoreresti mai di un demone?» È troppo tardi... A causa tua.