Capitolo 16

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Come tutte le sante mattine, mi alzai controvoglia per andare a scuola. Il mio corpo si muoveva ma la mia mente era ancora nel cuscino che dormiva. Mi feci una doccia fredda sperando di svegliarmi e insaponai ogni centimetro del mio corpo. Uscii dalla doccia, presi un jeans, una maglietta lunga e le vans e mi vestii.

Non mi truccai nemmeno e scesi giù per prendere lo zaino.

<<Mamma io vado eh>> urlai mettendomi la giacchetta.

<<Certo tesoro>>

Eh sì. Se ve lo state chiedendo, faceva freddo per essere maggio.

Arrivai a scuola e tutti cominciarono a fissarmi.

Che cavolo guardano,vorrei dire,ma mi trattenni.

Ogni passo che facevo era straziante.

Odio quando sono al centro dell'attenzione.

Vidi arrivare una moto nera e bianca dalla quale scese un ragazzo. Strizzai gli occhi per mettere a fuoco meglio e vedere bene il ragazzo.

Ah è quel cretino. Perfetto posso pure andarmene. Non ho nessuna voglia di vederlo.

Però il bacio di ieri ti è piaciuto..

No!  non mi è piaciuto.

Certo certo come no..

Osservai ogni suo movimento e come al solito se ne stava nel cortile con i suoi amici a drogarsi o fumare.

Non mi accorsi dell'arrivo di Julie e Edie fino a quando non vidi una mano passarmi davanti al viso.

<<Charl ci sei??>>

<<Si>> dissi scacciando via i miei pensieri.

<<Non dirmi che ti interessa mio cugino>> disse Edie.

<<Ma che?  Quel coso drogato? nah. C'è di meglio>> dissi ridendo.

<<Stavi osservando lui ed eri così presa che neanche hai notato la nostra presenza>> rispose la mora con tono offeso.

<<Allora? Com'è andata ieri con Leon?>> chiese la mia migliore amica.
<<Bene>> dissi indiferrente.

<<Non è successo niente?? >> mi chiesero in coro tutti e due.

<<No,cosa dovrebbe accadere?>>  mentii.

Il suono della campanella decise di mettere fine a quel discorso e la ringraziai mentalmente per avermi salvata, o almeno perora.

Entrammo e per sfortuna avevamo corsi differenti, tranne per me e Julie.

Ci incamminammo verso la nostra classe e ci sedemmo nei posti vuoti.

Buttai lo zaino nel banco con la delicatezza di un elefante e presi il cellulare andando un pò su facebook.

<<Allora? Cosa è successo ieri con Leon? >> mi chiese Julie.

<<Nulla>> mentii ancora.

<<Puoi mentire alle amiche, ma non alla tua migliore amica>>

Cavolo è vero... mi conosce fin troppo bene..

Stavo per parlare,ma la professoressa di matematica arrivò e cominciò la lezione.

Non ero psicologicamente pronta per lettere e numeri alla prima ora.

Mezz'ora dopo...

L'ora sembrava non passare più. È da mezz'ora che è qui sta cornacchia e ancora non se n'è andata... Aiuto.

Il ragazzo con la moto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora