*Leon*
Da quando Chris mi fece la sorpresa di quel mostruoso garage, mi alzavo con un motivo in piú la mattina: andare dalle mie bambine. La mia routine era questa:mi svegliavo presto la mattina e tornavo la sera tardi. Non avevo tempo per studiare.Cosa significa studiare?
E sinceramente non so come ci sono arrivato al terzo anno di liceo.
Una bella botta di fortuna.
Mia madre era preoccupata, la salutavo velocemente e poi sparivo dalla sua circolazione.
Meglio così, non ho voglia di sentire le sue lamentele, preoccupazioni e tutto quello che riguarda il rapporto madre-figlio.
Dovrei ringraziarla per tutto ciò che fa per me ogni giorno perché è chiaro che non sia facile gestire la casa, lavoro da sola e soprattutto gestirmi.
Le uniche donne al mondo che mi sanno gestire sono la velocità e la droga.
Tutto il resto nessuno sà gestirmi.
Meglio così.
Non mi piace essere gestito. Mi piace sottomettere, non essere sottomesso.
Chris mi aveva dato le chiavi del garage, per cui potevo anche andarci da solo.
Mi misi il casco e partii. Il vento non era molto rinfrescante, segno che l'estate stava per arrivare e ne ero felicissimo.
Niente scuola equivaleva a potevo fare quello che volevo.
Mentre pensavo alla fine della scuola, non mi accorsi che stavo investendo una ragazza.
Perché tutte a me?!
Cercai di non prenderla in tutti i modi, anche perché erano guai seri e la sfiorai appena vedendola a terra.
Mi fermai di botto, scesi dalla moto e andai incontro alla ragazza.
Lei.. Quei capelli lunghi biondi che tanto mi fanno impazzire.
I suoi occhi color nocciola mi guardavano terrorizzati.
La stavo ammazzando.
Mi avvicinai a lei.
<< Non avvicinarti! >> urlò.
La forza di urlare ce l'ha a quanto vedo.
<<Non pensavo di trovarti da queste parti..>> biascicai.
<<E invece ora sí. Questo quartiere non è tuo>>
<<Esatto, non è tuo,ma mio.>>
<<Hai firmato per caso un contratto Leon Foster? >>
<<Non ho bisogno di quei pezzettini di carta, il mio nome è impresso nella mente di tutti>>
Fece una risata nervosa e poi si alzò in piedi.
<<Bruciano? >> indicando i graffi che le avevo provocato.
<<Un pò>> affermò.
Ripresi la mia moto e il mio casco.
<<Sali>> dissi.
Indugiò un pò per poi salire tenendosi ai lati della moto.
<<Non mordo mica eh>> dissi ironico.
Le spostai le mani e le allacciai sulla mia schiena e si appoggiò su quest'ultima.
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Il ragazzo con la moto
RomanceDove un ragazzo e una ragazza condividono la stessa passione: le moto. Lei una ragazza diversa da tutte le altre. Lui tipico ragazzo bastardo che gioca con i sentimenti altrui. ** Questa è la mia primissima storia che scrivo, perciò non giudicate...